Le mani sul calcio? "Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema". Così, in un'intervista alla Stampa, il ministro per lo Sport Andrea Abodi. "Ho ripreso in mano i lavori fatti dai governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni - sottolinea - colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all'intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c’è più tempo per il 'Gattopardo'". Il ministro spiega che l'emendamento Mulè "è stato approvato dopo una sua significativa riformulazione che ha, di fatto, messo a tacere gli oppositori: stabilire, nell'autonomia della Figc, che alla Lega di Serie A siano riconosciuti un peso politico e una rappresentanza superiori all'attuale 12 per cento e ai tre membri all'interno del consiglio federale è affermare un criterio di equità e buonsenso". Per il ministro Abodi "lo ius soli sportivo è un tema che va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport - dice - è inclusione, coesione ed educazione, un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l’opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal".
di Napoli Magazine
17/07/2024 - 09:40
Le mani sul calcio? "Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema". Così, in un'intervista alla Stampa, il ministro per lo Sport Andrea Abodi. "Ho ripreso in mano i lavori fatti dai governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni - sottolinea - colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all'intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c’è più tempo per il 'Gattopardo'". Il ministro spiega che l'emendamento Mulè "è stato approvato dopo una sua significativa riformulazione che ha, di fatto, messo a tacere gli oppositori: stabilire, nell'autonomia della Figc, che alla Lega di Serie A siano riconosciuti un peso politico e una rappresentanza superiori all'attuale 12 per cento e ai tre membri all'interno del consiglio federale è affermare un criterio di equità e buonsenso". Per il ministro Abodi "lo ius soli sportivo è un tema che va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport - dice - è inclusione, coesione ed educazione, un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l’opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal".