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IL PARERE - Avv. Grassani: "I cartellini dei calciatori scadono il 31 agosto, i contratti invece il 30 giugno, auspico un provvedimento che abbia natura onnicomprensiva"
05.06.2020 16:40 di Napoli Magazine

Mattia Grassani, avvocato, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Contratti? Noi abbiamo due atti che viaggiano con differente velocità: il tesseramento, il cartellino del giocatore che è stato automaticamente prorogato al 31 agosto, l’altro documento è il contratto di prestazione sportiva individuale, con i quali le parti fissano i compensi annuali, fissi e variabili, che sono bloccati al 30 di giugno. Dopo il 30 giugno con l’assetto negoziale attuale si può dire che i giocatori difficilmente potranno scendere in campo con la squadra attuale. Si attende un documento, un provvedimento della federazione, della Uefa e della Fifa. Il problema è di tutte le federazioni e non solo dell’Italia. È un fatto unico ed eccezionale e non c’è una regolamentazione. La federazione non ha competenza sui contratti economici e non può dire quando questi esauriscono i loro effetti. Siamo in una impasse che dovrà essere affrontato e risolto da tutte le componenti di categoria. Se il provvedimento fosse di natura collettiva, le situazioni individuali potrebbero essere scardinate. In caso di trattativa individuale questa potrebbe incidere sulla regolarità del campionato. Come anche per la riduzione degli stipendi mai come in questo caso auspico un provvedimento che abbia natura onnicomprensiva e che sia vincolante per tutti i club”.

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di Napoli Magazine

05/06/2024 - 16:40

Mattia Grassani, avvocato, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Contratti? Noi abbiamo due atti che viaggiano con differente velocità: il tesseramento, il cartellino del giocatore che è stato automaticamente prorogato al 31 agosto, l’altro documento è il contratto di prestazione sportiva individuale, con i quali le parti fissano i compensi annuali, fissi e variabili, che sono bloccati al 30 di giugno. Dopo il 30 giugno con l’assetto negoziale attuale si può dire che i giocatori difficilmente potranno scendere in campo con la squadra attuale. Si attende un documento, un provvedimento della federazione, della Uefa e della Fifa. Il problema è di tutte le federazioni e non solo dell’Italia. È un fatto unico ed eccezionale e non c’è una regolamentazione. La federazione non ha competenza sui contratti economici e non può dire quando questi esauriscono i loro effetti. Siamo in una impasse che dovrà essere affrontato e risolto da tutte le componenti di categoria. Se il provvedimento fosse di natura collettiva, le situazioni individuali potrebbero essere scardinate. In caso di trattativa individuale questa potrebbe incidere sulla regolarità del campionato. Come anche per la riduzione degli stipendi mai come in questo caso auspico un provvedimento che abbia natura onnicomprensiva e che sia vincolante per tutti i club”.