Salvatore Bagni, ex calciatore dell’Inter e del Napoli di Maradona, è stato ospite del 17esimo appuntamento con #SportLabLive, trasmissione web in onda su sport-lab.it.
Salve sig. Bagni. Crede nell’impresa del Napoli contro il Barcellona?
Assolutamente sì. Il Barcellona è una squadra di blasone, ma al momento il Napoli si ritrova a questo appuntamento molto bene dal punto di vista fisico, tecnico e tattico con la cura Gattuso. Se la giocheranno alla pari, non vedo una favorita. Certamente loro hanno grandissime qualità, ma i blaugrana post lockdown non sono travolgenti, lasciano molti spazi, fanno fatica a creare e hanno qualche giocatore fuori condizione. Rispetto all’andata, però, hanno recuperato Suarez…
Qual è il punto debole dei blaugrana?
Il Barcellona ha sempre giocato un calcio offensivo, ma gli anni passano per tutti; Busquets sarà squalificato e la sua assenza sarà determinante, perché è quello che fa filtro. Ho visto diverse gare dei blaugrana e ho notato che hanno sempre concesso tanto agli avversari, lasciandogli campo e spazio. Se così fosse anche col Napoli…
Un pensiero su Gattuso.
Sono contento per Rino. Ci ha messo pochissimo per far capire alla squadra come stare in campo e ad avere la stima della squadra. Le chiacchiere stanno a zero: il Napoli sta bene e si è visto anche nella crescita tecnico-tattica e di mentalità nell’affrontare in vario modo le diverse partite.
Che ne pensa di Osimhen?
Ho visto tante volte dal vivo Osimhen: è fantastico, mi piace da morire. Gattuso voleva uno che aiutasse la squadra, che segnasse e il nigeriano ha tutte queste caratteristiche unite ad una straordinaria rapidità: Osimehn non è un giocatore di prospettiva, ma è uno già pronto per far bene al Napoli.
Ha le carte per far meglio di Mertens?
Dura far meglio di Mertens, penso che nessuno per molto tempo possa far meglio di lui sia sul campo che fuori.
Allan andrebbe ceduto?
Non è più il giocatore che conoscevamo, ha avuto un calo e ha giocato meno. Fino all’interessamento del PSG è stato un giocatore fondamentale per il Napoli, sicuramente cambierà aria.
Capitolo Juventus: riuscirà ad accedere ai quarti?
Me lo auguro per il calcio italiano e per la Juventus. Il Lione è una squadra insidiosa, lo si è visto anche contro il PSG: hanno giocatori veloci e rapidi che danno fastidio. I bianconeri hanno avuto alti e bassi dopo il lockdown, ci vorrà qualcosa in più per andare avanti in questa Champions League.
Bagni e la sua carriera
Ci racconti un aneddoto della sua amicizia con Maradona.
Siamo arrivati a Napoli lo stesso anno, la nostra amicizia è nata in albergo. Noi lo ringraziamo tutti perché noi eravamo un’ottima squadra, ma senza di lui non avremmo vinto. Era un uomo squadra, ci spronava, si è fatto voler bene da tutti, una persona spettacolare anche fin troppo generosa… Poi ha commesso degli errori e ha pagato per quello che ha fatto. Durante il suo “periodo nero” lo ho avuto qui a casa con la mia famiglia, gli siamo stati vicini parlandogli, dialogando con lui, facendo le cose normali da amici veri.
Che persona era Bruno Giordano?
Bruno Giordano era spettacolare, divertente, di compagnia. Ha avuto una carriera inferiore alle sue qualità, sopratutto in Nazionale. Con la Lazio ha fatto benissimo, a Napoli ha avuto un comportamento meraviglioso.
Qual è, secondo lei, un evento o un personaggio sportivo che hanno in qualche modo cambiato la storia dell’umanità?
La protesta così plateale del 1968 alle Olimpiadi di Città del Messico, è stata una prova di forza straordinaria.
di Napoli Magazine
07/08/2024 - 12:03
Salvatore Bagni, ex calciatore dell’Inter e del Napoli di Maradona, è stato ospite del 17esimo appuntamento con #SportLabLive, trasmissione web in onda su sport-lab.it.
Salve sig. Bagni. Crede nell’impresa del Napoli contro il Barcellona?
Assolutamente sì. Il Barcellona è una squadra di blasone, ma al momento il Napoli si ritrova a questo appuntamento molto bene dal punto di vista fisico, tecnico e tattico con la cura Gattuso. Se la giocheranno alla pari, non vedo una favorita. Certamente loro hanno grandissime qualità, ma i blaugrana post lockdown non sono travolgenti, lasciano molti spazi, fanno fatica a creare e hanno qualche giocatore fuori condizione. Rispetto all’andata, però, hanno recuperato Suarez…
Qual è il punto debole dei blaugrana?
Il Barcellona ha sempre giocato un calcio offensivo, ma gli anni passano per tutti; Busquets sarà squalificato e la sua assenza sarà determinante, perché è quello che fa filtro. Ho visto diverse gare dei blaugrana e ho notato che hanno sempre concesso tanto agli avversari, lasciandogli campo e spazio. Se così fosse anche col Napoli…
Un pensiero su Gattuso.
Sono contento per Rino. Ci ha messo pochissimo per far capire alla squadra come stare in campo e ad avere la stima della squadra. Le chiacchiere stanno a zero: il Napoli sta bene e si è visto anche nella crescita tecnico-tattica e di mentalità nell’affrontare in vario modo le diverse partite.
Che ne pensa di Osimhen?
Ho visto tante volte dal vivo Osimhen: è fantastico, mi piace da morire. Gattuso voleva uno che aiutasse la squadra, che segnasse e il nigeriano ha tutte queste caratteristiche unite ad una straordinaria rapidità: Osimehn non è un giocatore di prospettiva, ma è uno già pronto per far bene al Napoli.
Ha le carte per far meglio di Mertens?
Dura far meglio di Mertens, penso che nessuno per molto tempo possa far meglio di lui sia sul campo che fuori.
Allan andrebbe ceduto?
Non è più il giocatore che conoscevamo, ha avuto un calo e ha giocato meno. Fino all’interessamento del PSG è stato un giocatore fondamentale per il Napoli, sicuramente cambierà aria.
Capitolo Juventus: riuscirà ad accedere ai quarti?
Me lo auguro per il calcio italiano e per la Juventus. Il Lione è una squadra insidiosa, lo si è visto anche contro il PSG: hanno giocatori veloci e rapidi che danno fastidio. I bianconeri hanno avuto alti e bassi dopo il lockdown, ci vorrà qualcosa in più per andare avanti in questa Champions League.
Bagni e la sua carriera
Ci racconti un aneddoto della sua amicizia con Maradona.
Siamo arrivati a Napoli lo stesso anno, la nostra amicizia è nata in albergo. Noi lo ringraziamo tutti perché noi eravamo un’ottima squadra, ma senza di lui non avremmo vinto. Era un uomo squadra, ci spronava, si è fatto voler bene da tutti, una persona spettacolare anche fin troppo generosa… Poi ha commesso degli errori e ha pagato per quello che ha fatto. Durante il suo “periodo nero” lo ho avuto qui a casa con la mia famiglia, gli siamo stati vicini parlandogli, dialogando con lui, facendo le cose normali da amici veri.
Che persona era Bruno Giordano?
Bruno Giordano era spettacolare, divertente, di compagnia. Ha avuto una carriera inferiore alle sue qualità, sopratutto in Nazionale. Con la Lazio ha fatto benissimo, a Napoli ha avuto un comportamento meraviglioso.
Qual è, secondo lei, un evento o un personaggio sportivo che hanno in qualche modo cambiato la storia dell’umanità?
La protesta così plateale del 1968 alle Olimpiadi di Città del Messico, è stata una prova di forza straordinaria.