“Il Napoli ieri ha perso col Benfica perché ha lamentato stanchezza fisica e mentale. Sono due fattori collegati, perché le poche risorse atletiche causate dai tanti impegni ravvicinati e dall’assenza di ricambi per gli infortuni fanno il paio con le energie nervose in diminuzione dopo le gare con Roma e Juventus. Il Napoli – ha detto l’allenatore Gigi Cagni a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - ha oggettivamente una rosa ridotta a causa degli infortuni. Conte non snobba affatto la Champions, conoscendolo non è proprio il tipo arrendevole. Antonio non vuole perdere mai, neanche a carte, quindi… Di certo se avesse 25 calciatori disponibili potrebbe alternare le forze, diversamente, in futuro, se permanesse l’emergenza sarebbe costretto ad una scelta sugli obiettivi da perseguire. A Udine penso possa andare meglio, perché c’è un giorno in più di riposo e perché dal punto di vista mentale la partita è meno stressante. Il calcio non è come il tennis, dove si gioca anche il giorno dopo: negli sport di contatto il contrasto e il duello fisico impegnano molte energie”
di Napoli Magazine
11/12/2025 - 17:15
“Il Napoli ieri ha perso col Benfica perché ha lamentato stanchezza fisica e mentale. Sono due fattori collegati, perché le poche risorse atletiche causate dai tanti impegni ravvicinati e dall’assenza di ricambi per gli infortuni fanno il paio con le energie nervose in diminuzione dopo le gare con Roma e Juventus. Il Napoli – ha detto l’allenatore Gigi Cagni a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - ha oggettivamente una rosa ridotta a causa degli infortuni. Conte non snobba affatto la Champions, conoscendolo non è proprio il tipo arrendevole. Antonio non vuole perdere mai, neanche a carte, quindi… Di certo se avesse 25 calciatori disponibili potrebbe alternare le forze, diversamente, in futuro, se permanesse l’emergenza sarebbe costretto ad una scelta sugli obiettivi da perseguire. A Udine penso possa andare meglio, perché c’è un giorno in più di riposo e perché dal punto di vista mentale la partita è meno stressante. Il calcio non è come il tennis, dove si gioca anche il giorno dopo: negli sport di contatto il contrasto e il duello fisico impegnano molte energie”