A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca.
Come giudica il percorso della Juventus nel mondiale per club?
“Il mondiale per club sta facendo bene alla Juventus. Nonostante gli avversari non siano di primissima fascia, la squadra non solo sta vincendo, ma lo sta facendo con un gioco convincente, cosa non scontata dopo una stagione segnata da alti e bassi. Questa competizione si sta rivelando particolarmente utile anche per mettere in luce il potenziale di alcuni giovani talenti che devono rappresentare il presente e soprattutto il futuro della Juventus. Mi riferisco in particolare a Yildiz e Conceição. Il turco, dopo un anno di rodaggio fatto di sprazzi e inevitabili momenti di difficoltà, sta mostrando una maturità tecnica sorprendente: in questa fase del torneo sembra pronto per diventare il vero punto di riferimento della manovra offensiva bianconera. Dall'altra parte, Conceição, protagonista nella prima parte della stagione ma poi un po' oscurato dal calo generale della squadra, con Tudor sembra rinato. Sta dimostrando di avere qualità importanti, fisiche e tecniche, e la Juventus farebbe bene – come si vocifera – a riscattarlo, perché potrebbe essere davvero un tassello fondamentale per il futuro. Due giovanissimi, dunque, su cui costruire una squadra forte e sostenibile per molti anni. Il mondiale per club, al di là del risultato finale, sta offrendo indicazioni preziose".
Come valuta l’approccio del Napoli sul mercato, soprattutto considerando che molti club, consapevoli della sua solidità economica, tendono a rialzare le richieste economiche?
“Il Napoli sta operando in maniera giusta e intelligente in questo inizio di mercato. Si è mosso con largo anticipo, prendendo un giovane come Marianucci, che ha già fatto intravedere ottime qualità, e lo ha fatto a costi contenuti, segno di una visione attenta anche al futuro. Ma soprattutto ha piazzato quello che, a tutti gli effetti, è già il colpo più clamoroso della Serie A: l’arrivo di Kevin De Bruyne, un campione assoluto che può cambiare il volto della squadra e dare una spinta importante anche sul piano della mentalità. Il Napoli, a differenza di molti altri club, può contare su una solidità finanziaria che gli permette di investire senza essere costretto a vendere i suoi giocatori più importanti. Questo, però, porta anche a una conseguenza abbastanza prevedibile: molti club, sapendo che il Napoli ha le risorse, alzano le richieste per i propri giocatori. E proprio per questo, la dirigenza sta mostrando grande lucidità, muovendosi con prudenza, evitando spese eccessive e soprattutto facendo attenzione a non pagare cifre fuori mercato. I tantissimi nomi accostati al Napoli nelle ultime settimane dimostrano che c’è una programmazione accurata. Ma allo stesso tempo, potrebbero anche rappresentare una strategia: tenere aperti più fronti per evitare che le trattative si complichino o che i prezzi salgano troppo. In un mercato dove spesso si corre dietro ai nomi e agli annunci, il Napoli sembra voler costruire qualcosa di solido, duraturo, forte ma anche sostenibile nel tempo".
Cosa ne pensa di questo mercato del Napoli orientato sempre di più verso la Premier?
“Il Napoli ha dimostrato nella scorsa stagione quanto possano incidere i giocatori provenienti dalla Premier League, soprattutto se messi nelle mani di un allenatore come Antonio Conte, capace di esaltarne il rendimento. Scott McTominay è stato il miglior giocatore della Serie A: il suo impatto è stato semplicemente devastante, trasformandosi in un punto di riferimento tecnico, tattico e caratteriale per la squadra. Con l’arrivo di Kevin De Bruyne, un centrocampista dominante sia in Premier che in campo europeo, il Napoli ha confermato la volontà di puntare su profili di altissimo livello, pronti a fare la differenza. In quest’ottica, è chiaro che se si presentassero nuove opportunità sul mercato, la società potrebbe proseguire su questa linea. In tal senso, nomi come Darwin Núñez e Jadon Sancho rappresentano profili di grande valore e potenziale, che potrebbero trovare a Napoli l’ambiente ideale per esprimersi al massimo. Talento cristallino, qualità tecniche superiori alla media, ma finora espresse con discontinuità: in un contesto tatticamente strutturato come quello di Conte, e con il supporto di un ambiente caloroso e ambizioso come Napoli, potrebbero finalmente esplodere. Entrambi avrebbero le caratteristiche ideali per diventare giocatori devastanti nel nostro campionato".
Come valuta il profilo di Noa Lang per il Napoli?
“Un talento come Noa Lang infiammerebbe lo Stadio Maradona con le sue giocate spettacolari e il suo estro imprevedibile. Parliamo di un calciatore capace di accendere la partita con accelerazioni brucianti e un dribbling secco, in grado di saltare l’uomo come pochi in Europa. Nel corso di questa stagione al PSV, Lang ha raggiunto la “doppia doppia” tra gol e assist, confermandosi decisivo sia in Eredivisie sia in campo internazionale. Emblematica la sua prestazione in Champions League contro la Juventus, dove ha servito l’assist per il primo gol del PSV, risultando determinante per il passaggio agli ottavi di finale. Immaginarlo al Napoli di Antonio Conte apre scenari entusiasmanti. In un sistema fondato su intensità, verticalità e transizioni rapide, Lang potrebbe esaltarsi nel ruolo di esterno offensivo, sfruttando la sua esplosività negli spazi e la capacità di creare superiorità numerica. Sotto la guida di un tecnico esigente come Conte, potrebbe trovare la maturità tattica necessaria per diventare un protagonista assoluto in Serie A".
Cosa ne pensa di Jonathan David in ottica Juventus?
“Jonathan David alla Juventus sarebbe un colpo di grande spessore, soprattutto considerando la linea giovane, talentuosa e dinamica che il club sta seguendo nella costruzione del nuovo reparto offensivo. Al mondiale per club stiamo già ammirando le potenzialità di profili come Yildiz e Conceição, e l’inserimento di un attaccante come David — mobile, intelligente nei movimenti e allo stesso tempo estremamente freddo sotto porta — darebbe ulteriore solidità e imprevedibilità al reparto. Parliamo di un giocatore che da cinque stagioni consecutive raggiunge la doppia cifra in Ligue 1, dimostrando continuità realizzativa e maturità. La sua presenza, affiancata a quella di Kolo Muani (nel caso si riuscisse a rinnovarne il prestito), consentirebbe alla Juventus di disporre di due punte mobili, capaci di svariare e attaccare lo spazio, ideali per un calcio rapido e verticale. Una coppia come David–Kolo Muani aprirebbe a soluzioni tattiche versatili e moderne, in grado di adattarsi sia a un 3-5-2 che a un 4-3-3, offrendo alla squadra soluzioni in profondità e combinazioni tecniche in velocità. In prospettiva, si tratterebbe di un attacco potenzialmente da altissimo livello europeo".
di Napoli Magazine
24/06/2025 - 11:42
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca.
Come giudica il percorso della Juventus nel mondiale per club?
“Il mondiale per club sta facendo bene alla Juventus. Nonostante gli avversari non siano di primissima fascia, la squadra non solo sta vincendo, ma lo sta facendo con un gioco convincente, cosa non scontata dopo una stagione segnata da alti e bassi. Questa competizione si sta rivelando particolarmente utile anche per mettere in luce il potenziale di alcuni giovani talenti che devono rappresentare il presente e soprattutto il futuro della Juventus. Mi riferisco in particolare a Yildiz e Conceição. Il turco, dopo un anno di rodaggio fatto di sprazzi e inevitabili momenti di difficoltà, sta mostrando una maturità tecnica sorprendente: in questa fase del torneo sembra pronto per diventare il vero punto di riferimento della manovra offensiva bianconera. Dall'altra parte, Conceição, protagonista nella prima parte della stagione ma poi un po' oscurato dal calo generale della squadra, con Tudor sembra rinato. Sta dimostrando di avere qualità importanti, fisiche e tecniche, e la Juventus farebbe bene – come si vocifera – a riscattarlo, perché potrebbe essere davvero un tassello fondamentale per il futuro. Due giovanissimi, dunque, su cui costruire una squadra forte e sostenibile per molti anni. Il mondiale per club, al di là del risultato finale, sta offrendo indicazioni preziose".
Come valuta l’approccio del Napoli sul mercato, soprattutto considerando che molti club, consapevoli della sua solidità economica, tendono a rialzare le richieste economiche?
“Il Napoli sta operando in maniera giusta e intelligente in questo inizio di mercato. Si è mosso con largo anticipo, prendendo un giovane come Marianucci, che ha già fatto intravedere ottime qualità, e lo ha fatto a costi contenuti, segno di una visione attenta anche al futuro. Ma soprattutto ha piazzato quello che, a tutti gli effetti, è già il colpo più clamoroso della Serie A: l’arrivo di Kevin De Bruyne, un campione assoluto che può cambiare il volto della squadra e dare una spinta importante anche sul piano della mentalità. Il Napoli, a differenza di molti altri club, può contare su una solidità finanziaria che gli permette di investire senza essere costretto a vendere i suoi giocatori più importanti. Questo, però, porta anche a una conseguenza abbastanza prevedibile: molti club, sapendo che il Napoli ha le risorse, alzano le richieste per i propri giocatori. E proprio per questo, la dirigenza sta mostrando grande lucidità, muovendosi con prudenza, evitando spese eccessive e soprattutto facendo attenzione a non pagare cifre fuori mercato. I tantissimi nomi accostati al Napoli nelle ultime settimane dimostrano che c’è una programmazione accurata. Ma allo stesso tempo, potrebbero anche rappresentare una strategia: tenere aperti più fronti per evitare che le trattative si complichino o che i prezzi salgano troppo. In un mercato dove spesso si corre dietro ai nomi e agli annunci, il Napoli sembra voler costruire qualcosa di solido, duraturo, forte ma anche sostenibile nel tempo".
Cosa ne pensa di questo mercato del Napoli orientato sempre di più verso la Premier?
“Il Napoli ha dimostrato nella scorsa stagione quanto possano incidere i giocatori provenienti dalla Premier League, soprattutto se messi nelle mani di un allenatore come Antonio Conte, capace di esaltarne il rendimento. Scott McTominay è stato il miglior giocatore della Serie A: il suo impatto è stato semplicemente devastante, trasformandosi in un punto di riferimento tecnico, tattico e caratteriale per la squadra. Con l’arrivo di Kevin De Bruyne, un centrocampista dominante sia in Premier che in campo europeo, il Napoli ha confermato la volontà di puntare su profili di altissimo livello, pronti a fare la differenza. In quest’ottica, è chiaro che se si presentassero nuove opportunità sul mercato, la società potrebbe proseguire su questa linea. In tal senso, nomi come Darwin Núñez e Jadon Sancho rappresentano profili di grande valore e potenziale, che potrebbero trovare a Napoli l’ambiente ideale per esprimersi al massimo. Talento cristallino, qualità tecniche superiori alla media, ma finora espresse con discontinuità: in un contesto tatticamente strutturato come quello di Conte, e con il supporto di un ambiente caloroso e ambizioso come Napoli, potrebbero finalmente esplodere. Entrambi avrebbero le caratteristiche ideali per diventare giocatori devastanti nel nostro campionato".
Come valuta il profilo di Noa Lang per il Napoli?
“Un talento come Noa Lang infiammerebbe lo Stadio Maradona con le sue giocate spettacolari e il suo estro imprevedibile. Parliamo di un calciatore capace di accendere la partita con accelerazioni brucianti e un dribbling secco, in grado di saltare l’uomo come pochi in Europa. Nel corso di questa stagione al PSV, Lang ha raggiunto la “doppia doppia” tra gol e assist, confermandosi decisivo sia in Eredivisie sia in campo internazionale. Emblematica la sua prestazione in Champions League contro la Juventus, dove ha servito l’assist per il primo gol del PSV, risultando determinante per il passaggio agli ottavi di finale. Immaginarlo al Napoli di Antonio Conte apre scenari entusiasmanti. In un sistema fondato su intensità, verticalità e transizioni rapide, Lang potrebbe esaltarsi nel ruolo di esterno offensivo, sfruttando la sua esplosività negli spazi e la capacità di creare superiorità numerica. Sotto la guida di un tecnico esigente come Conte, potrebbe trovare la maturità tattica necessaria per diventare un protagonista assoluto in Serie A".
Cosa ne pensa di Jonathan David in ottica Juventus?
“Jonathan David alla Juventus sarebbe un colpo di grande spessore, soprattutto considerando la linea giovane, talentuosa e dinamica che il club sta seguendo nella costruzione del nuovo reparto offensivo. Al mondiale per club stiamo già ammirando le potenzialità di profili come Yildiz e Conceição, e l’inserimento di un attaccante come David — mobile, intelligente nei movimenti e allo stesso tempo estremamente freddo sotto porta — darebbe ulteriore solidità e imprevedibilità al reparto. Parliamo di un giocatore che da cinque stagioni consecutive raggiunge la doppia cifra in Ligue 1, dimostrando continuità realizzativa e maturità. La sua presenza, affiancata a quella di Kolo Muani (nel caso si riuscisse a rinnovarne il prestito), consentirebbe alla Juventus di disporre di due punte mobili, capaci di svariare e attaccare lo spazio, ideali per un calcio rapido e verticale. Una coppia come David–Kolo Muani aprirebbe a soluzioni tattiche versatili e moderne, in grado di adattarsi sia a un 3-5-2 che a un 4-3-3, offrendo alla squadra soluzioni in profondità e combinazioni tecniche in velocità. In prospettiva, si tratterebbe di un attacco potenzialmente da altissimo livello europeo".