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IL PARERE - Tarallo: "Napoli, le gerarchie sono chiare, il titolare è Hojlund, con il supporto di Neres mi aspetto un risultato più tondo"
22.09.2025 11:29 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Cosa non ha funzionato giovedì contro il Manchester City?

“Ti darò una risposta molto banale: non ha funzionato il fatto che siamo rimasti in dieci troppo presto. Non ha funzionato quell’intervento di Di Lorenzo che, se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, avrebbe dovuto immaginare che potesse portare a un cartellino rosso. Da lì in poi non ha funzionato tutto il resto, perché la partita è stata giocata più che altro per limitare i danni. Secondo me Conte ha pensato: ‘Qui rischiamo di prenderne quattro, cinque o sei’ e ha cercato di contenere per evitare un eventuale contraccolpo psicologico. Io sono molto arrabbiato, perché anche in dieci non è stata una partita così tragica. Però, dai, non si può giudicare una prestazione in inferiorità numerica in uno stadio come quello, contro una squadra del genere. È stata una brutta serata".

Il Napoli, però, era parso molto guardingo anche prima dell’espulsione di Di Lorenzo. Secondo lei si era partiti più per non prenderle che per provare a vincere?

“Probabilmente Conte si aspettava una sfuriata iniziale del City e aveva preparato un piano partita difensivo, salvo poi alzare il baricentro in caso di calo dei padroni di casa. Lo dico così, magari sbaglio, ma credo che fosse questa l’idea. Però con il centrocampo che abbiamo quest’anno, secondo me è praticamente impossibile fare solo contenimento, perché sono tutti centrocampisti che puntano sempre alla porta. Proprio per questo il Napoli non è adatto a fare partite solo difensive. Certo, ci sono due o tre squadre al mondo che, se le affronti in casa loro, ti costringono ad avere un timore iniziale. Una di queste è proprio il City. Credo che Conte avesse previsto una sfuriata iniziale e poi una risalita del Napoli, anche con il solito contropiede che ha dimostrato di essere efficace". 

Parliamo della scelta di Conte di sostituire De Bruyne: al di là dell’aspetto emotivo, che ha colpito tutti, crede che sia stata la decisione più corretta?

“Secondo me sì. Perché andare ad ‘ammazzarsi’ in una partita già segnata? Ha voluto preservarlo dal punto di vista energetico e del dispendio fisico. Certo, è stato un momento particolare, ma capita. Le partite con un’espulsione iniziale sono sempre strane e condizionate. Sono gare che si possono giudicare fino a un certo punto dal punto di vista tattico, perché l’espulsione le indirizza. Il Napoli avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si scrive la storia".

Højlund, questa sera, continuerà ad essere titolare dal primo minuto o potrebbe esserci spazio per una staffetta con Lucca?

“Bisogna chiaramente vincere e affrontiamo una squadra in difficoltà, che verrà a chiudersi. In questo contesto magari puoi concedere qualche minuto a Lucca nel secondo tempo, anche nell’ottica di risparmiare energie e cominciare a gestire la stagione, che comprende anche la Champions. Per me le gerarchie sono chiare: il titolare è Højlund, e non vedo perché dovrebbe cambiare. Conte si adatta molto agli avversari, quindi potrebbe anche scegliere Lucca se immagina un Pisa molto chiuso, visto che lui è più statico e fisico. Ma ripeto: ormai il titolare è Højlund. Se ci fosse stato Lukaku sarebbe stato lui, Lucca è stato preso per fare la riserva, e per me il ruolo resta quello". 

Visto che, dopo il Pisa, ci sarà la settimana tipo, si aspetta un turnover da parte di Conte?

“Sì, un po’ di turnover me lo aspetto. Magari Politano potrebbe riposare, perché giovedì ha speso tanto e, in generale, il suo apporto è sempre intenso per tutto il corso della partita. Però all’inizio della stagione spesso è meglio giocare di più, perché serve anche a completare la preparazione. Io mi aspetto di vedere Neres, magari anche Lang. Dipenderà dall’andamento della gara, ma credo che Conte farà qualche cambio".

Secondo lei questa sera dobbiamo aspettarci un Napoli subito aggressivo, deciso a “cannibalizzare” il Pisa anche per dare una scossa emotiva dopo la serata di Manchester?

“Sì, dobbiamo per forza scendere in campo così. Il rischio da evitare è che la partita si trascini troppo a lungo, con conseguenze imponderabili. Quindi sì, bisogna partire subito aggressivi, all’assalto, per chiuderla quanto prima". 

Qual è il suo pronostico?

“Dico 3-0. Il Pisa non mi preoccupa tanto in attacco: ha segnato solo un gol, e per giunta un autogol dell’Atalanta. Però è una squadra che si difende bene: ha subito solo tre gol in tre partite, quindi è difficile da scardinare. Con la velocità di Højlund, magari supportato da David Neres con le sue doti funamboliche, possiamo portare a casa un risultato più rotondo. E non dimentichiamoci di De Bruyne: quest’anno abbiamo anche lui, che può risolverla con un tiro dai 20-25 metri. Per me finisce 3-0". 

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IL PARERE - Tarallo: "Napoli, le gerarchie sono chiare, il titolare è Hojlund, con il supporto di Neres mi aspetto un risultato più tondo"

di Napoli Magazine

22/09/2025 - 11:29

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Cosa non ha funzionato giovedì contro il Manchester City?

“Ti darò una risposta molto banale: non ha funzionato il fatto che siamo rimasti in dieci troppo presto. Non ha funzionato quell’intervento di Di Lorenzo che, se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, avrebbe dovuto immaginare che potesse portare a un cartellino rosso. Da lì in poi non ha funzionato tutto il resto, perché la partita è stata giocata più che altro per limitare i danni. Secondo me Conte ha pensato: ‘Qui rischiamo di prenderne quattro, cinque o sei’ e ha cercato di contenere per evitare un eventuale contraccolpo psicologico. Io sono molto arrabbiato, perché anche in dieci non è stata una partita così tragica. Però, dai, non si può giudicare una prestazione in inferiorità numerica in uno stadio come quello, contro una squadra del genere. È stata una brutta serata".

Il Napoli, però, era parso molto guardingo anche prima dell’espulsione di Di Lorenzo. Secondo lei si era partiti più per non prenderle che per provare a vincere?

“Probabilmente Conte si aspettava una sfuriata iniziale del City e aveva preparato un piano partita difensivo, salvo poi alzare il baricentro in caso di calo dei padroni di casa. Lo dico così, magari sbaglio, ma credo che fosse questa l’idea. Però con il centrocampo che abbiamo quest’anno, secondo me è praticamente impossibile fare solo contenimento, perché sono tutti centrocampisti che puntano sempre alla porta. Proprio per questo il Napoli non è adatto a fare partite solo difensive. Certo, ci sono due o tre squadre al mondo che, se le affronti in casa loro, ti costringono ad avere un timore iniziale. Una di queste è proprio il City. Credo che Conte avesse previsto una sfuriata iniziale e poi una risalita del Napoli, anche con il solito contropiede che ha dimostrato di essere efficace". 

Parliamo della scelta di Conte di sostituire De Bruyne: al di là dell’aspetto emotivo, che ha colpito tutti, crede che sia stata la decisione più corretta?

“Secondo me sì. Perché andare ad ‘ammazzarsi’ in una partita già segnata? Ha voluto preservarlo dal punto di vista energetico e del dispendio fisico. Certo, è stato un momento particolare, ma capita. Le partite con un’espulsione iniziale sono sempre strane e condizionate. Sono gare che si possono giudicare fino a un certo punto dal punto di vista tattico, perché l’espulsione le indirizza. Il Napoli avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si scrive la storia".

Højlund, questa sera, continuerà ad essere titolare dal primo minuto o potrebbe esserci spazio per una staffetta con Lucca?

“Bisogna chiaramente vincere e affrontiamo una squadra in difficoltà, che verrà a chiudersi. In questo contesto magari puoi concedere qualche minuto a Lucca nel secondo tempo, anche nell’ottica di risparmiare energie e cominciare a gestire la stagione, che comprende anche la Champions. Per me le gerarchie sono chiare: il titolare è Højlund, e non vedo perché dovrebbe cambiare. Conte si adatta molto agli avversari, quindi potrebbe anche scegliere Lucca se immagina un Pisa molto chiuso, visto che lui è più statico e fisico. Ma ripeto: ormai il titolare è Højlund. Se ci fosse stato Lukaku sarebbe stato lui, Lucca è stato preso per fare la riserva, e per me il ruolo resta quello". 

Visto che, dopo il Pisa, ci sarà la settimana tipo, si aspetta un turnover da parte di Conte?

“Sì, un po’ di turnover me lo aspetto. Magari Politano potrebbe riposare, perché giovedì ha speso tanto e, in generale, il suo apporto è sempre intenso per tutto il corso della partita. Però all’inizio della stagione spesso è meglio giocare di più, perché serve anche a completare la preparazione. Io mi aspetto di vedere Neres, magari anche Lang. Dipenderà dall’andamento della gara, ma credo che Conte farà qualche cambio".

Secondo lei questa sera dobbiamo aspettarci un Napoli subito aggressivo, deciso a “cannibalizzare” il Pisa anche per dare una scossa emotiva dopo la serata di Manchester?

“Sì, dobbiamo per forza scendere in campo così. Il rischio da evitare è che la partita si trascini troppo a lungo, con conseguenze imponderabili. Quindi sì, bisogna partire subito aggressivi, all’assalto, per chiuderla quanto prima". 

Qual è il suo pronostico?

“Dico 3-0. Il Pisa non mi preoccupa tanto in attacco: ha segnato solo un gol, e per giunta un autogol dell’Atalanta. Però è una squadra che si difende bene: ha subito solo tre gol in tre partite, quindi è difficile da scardinare. Con la velocità di Højlund, magari supportato da David Neres con le sue doti funamboliche, possiamo portare a casa un risultato più rotondo. E non dimentichiamoci di De Bruyne: quest’anno abbiamo anche lui, che può risolverla con un tiro dai 20-25 metri. Per me finisce 3-0".