Poco prima della finale del Memorial "Mamma e Papà Cairo", l'allenatore Gian Piero Ventura ha parlato a Sportitalia: "Ogni anno ci sono giocatori di qualità, ma il problema è che questo non può essere l’ultimo step prima della prima squadra. Il passaggio alla Serie A richiede un confronto fisico diverso: le realtà Under 23 hanno senso, perché in Primavera il livello di intensità è molto più soft. Napoli? Hanno fatto un grande mercato, merito di Conte che ha convinto De Laurentiis. Ora il Napoli ha due squadre, ma bisognerà gestire campioni come De Bruyne, McTominay, Lobotka e Anguissa. Le altre hanno più incognite: il campionato sarà interessante, anche per i cambi in panchina, da Allegri al Milan a Gasperini alla Roma, fino a Chivu all’Inter. Nazionale? Serve cambiare sistema, altrimenti sarà difficile ambire a risultati importanti. Dopo il trionfo del 2006 sono arrivate due eliminazioni ai gironi e due mancate qualificazioni ai Mondiali. La rosa di allora era molto più forte. Dobbiamo capire come fare il salto di qualità: oggi, se in una scuola calcio si fanno due allenamenti senza partita, scoppiano polemiche. È un problema culturale".
di Napoli Magazine
09/08/2025 - 22:43
Poco prima della finale del Memorial "Mamma e Papà Cairo", l'allenatore Gian Piero Ventura ha parlato a Sportitalia: "Ogni anno ci sono giocatori di qualità, ma il problema è che questo non può essere l’ultimo step prima della prima squadra. Il passaggio alla Serie A richiede un confronto fisico diverso: le realtà Under 23 hanno senso, perché in Primavera il livello di intensità è molto più soft. Napoli? Hanno fatto un grande mercato, merito di Conte che ha convinto De Laurentiis. Ora il Napoli ha due squadre, ma bisognerà gestire campioni come De Bruyne, McTominay, Lobotka e Anguissa. Le altre hanno più incognite: il campionato sarà interessante, anche per i cambi in panchina, da Allegri al Milan a Gasperini alla Roma, fino a Chivu all’Inter. Nazionale? Serve cambiare sistema, altrimenti sarà difficile ambire a risultati importanti. Dopo il trionfo del 2006 sono arrivate due eliminazioni ai gironi e due mancate qualificazioni ai Mondiali. La rosa di allora era molto più forte. Dobbiamo capire come fare il salto di qualità: oggi, se in una scuola calcio si fanno due allenamenti senza partita, scoppiano polemiche. È un problema culturale".