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IL RAPPER - Anastasio su Maurizio Sarri alla Juve: "Si è rotto il gioco, è morta una favola"
17.06.2019 00:26 di Napoli Magazine

Il rapper Anastasio scrive su Instagram pubblicando un'immagine ed un messaggio dopo l'ufficialità del passaggio di Sarri alla Juventus: "Il calcio è un passatempo, di calcio ne parlerei per ore, sapendo di starmi concedendo una parentesi di idiozia, lo so e ne ho bisogno. Parlando di calcio mi prendo spesso molto sul serio, ma lo so che c'è un inganno di fondo, che è serietà ingiustificata. Nel calcio c'è (c'era) un sottile velo di magia, quello che io chiamo "la favola".Le favole per definizione non sono vere, ma si tengono miracolosamente in piedi finchè ci si crede, e il calcio è questo: bello e spensierato. Il mio Napoli, ad esempio, nel concreto non ha alcun romanticismo, l'SSC Napoli è un'azienda, ovvero l'antipoesia, ma diventa rimantica nella favola che ogni tifoso vi proietta, è tutto un gioco, lo sappiamo. Ma se togli la favola, muore la passione e muore il calcio, i 22 guerrieri in campo diventano 22 ragionieri in mutande che rincorrono un pallone, il prestigiatore svela il trucco. Maurizio, parlo a te: eri il mio condottiero, depositario di valori che forse ancora ti appartengono, ma non sei più simbolico. Dove c'era un Comandante vedo solo un uomo molto bravo ad organizzare una squadra di ragionieri. Sei andato con loro, col potere che provavamo a sfidare. Non lo so se siamo stati noi a costruire tutto o se anche tu ti sentivi parte della rivoluzione, so solo che si è rotto il gioco, è morta una favola. Pazienza. N.B. La canzone non la ritiro ma aspettatevi 'Come Maurizio Sarri' Pt 2".

 

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IL RAPPER - Anastasio su Maurizio Sarri alla Juve: "Si è rotto il gioco, è morta una favola"

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17/06/2024 - 00:26

Il rapper Anastasio scrive su Instagram pubblicando un'immagine ed un messaggio dopo l'ufficialità del passaggio di Sarri alla Juventus: "Il calcio è un passatempo, di calcio ne parlerei per ore, sapendo di starmi concedendo una parentesi di idiozia, lo so e ne ho bisogno. Parlando di calcio mi prendo spesso molto sul serio, ma lo so che c'è un inganno di fondo, che è serietà ingiustificata. Nel calcio c'è (c'era) un sottile velo di magia, quello che io chiamo "la favola".Le favole per definizione non sono vere, ma si tengono miracolosamente in piedi finchè ci si crede, e il calcio è questo: bello e spensierato. Il mio Napoli, ad esempio, nel concreto non ha alcun romanticismo, l'SSC Napoli è un'azienda, ovvero l'antipoesia, ma diventa rimantica nella favola che ogni tifoso vi proietta, è tutto un gioco, lo sappiamo. Ma se togli la favola, muore la passione e muore il calcio, i 22 guerrieri in campo diventano 22 ragionieri in mutande che rincorrono un pallone, il prestigiatore svela il trucco. Maurizio, parlo a te: eri il mio condottiero, depositario di valori che forse ancora ti appartengono, ma non sei più simbolico. Dove c'era un Comandante vedo solo un uomo molto bravo ad organizzare una squadra di ragionieri. Sei andato con loro, col potere che provavamo a sfidare. Non lo so se siamo stati noi a costruire tutto o se anche tu ti sentivi parte della rivoluzione, so solo che si è rotto il gioco, è morta una favola. Pazienza. N.B. La canzone non la ritiro ma aspettatevi 'Come Maurizio Sarri' Pt 2".