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IL ROMA - Napoli, più che i giocatori adesso servono gli uomini, altrimenti è dura
20.01.2020 10:34 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Più che i giocatori ora servono gli uomini. Veri. Il Napoli ha dimostrato di non saper uscire dalla crisi che ormai lo attanaglia da tre mesi a questa parte. De Laurentiis sperava nella svolta esonerando Ancelotti e chiamando Gattuso. Ma così non è stato. Il gruppo partenopeo sembra un corpo estraneo nel campionato di serie A. Ringhio, da quando è arrivato, ha provato a caricare ogni singolo elemento a livello caratteriale e lavorativo. Ma nessuno ha risposto bene. Manca la volontà di combattere, di sputare veleno e mettere sotto gli avversari. Ecco, quindi, che chi non se la sente deve accomodarsi fuori e lasciare spazio a chi ha intenzione di battagliare. Proprio per questo motivo ci vogliono gli uomini con gli attributi. Se quelli che hanno sempre giocato fino ad oggi con Gattuso non sanno esserlo conviene cambiare. Un messaggio va mandato anche a chi sta fuori per molto tempo. Vabbene la privacy, vabbene un recupero lento per non rischiare di farsi male di nuovo, ma chi sta benino faccia un passo avanti e si metta a disposizione dell’allenatore. La brutta figura la stanno facendo tutti tranne i tifosi. Che sì hanno fischiato al termine dell’incontro con la Fiorentina ma in precedenza avevano sempre sostenuto la squadra del cuore. Loro sì che il cuore ce l’hanno, il problema è che manca a chi va in campo. La Viola avrà giocato pure una partita perfetta ma deve ringraziare il Napoli che non ha saputo lottare. Ognuno si è limitato a fare il compitino. Un atteggiamento penoso che ha amareggiato anche Gattuso. Che al termine dell’incontro ha alzato le mani. Si è reso conto anche lui che il gruppo è sempre più malato e via via sta andando alla morte assistita. Non c’è verso di riprenderlo e la gara con Juve prossima avversaria al San Paolo non promette nulla di buono. Ribadisco, servono gli uomini e non i quaquaraqua. Mancano le motivazioni, non c’è la volontà di riprendersi. Di riscattarsi e riportare i tifosi al San Paolo. Domani c’è l’incontro dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Lazio a Fuorigrotta. Viste le premesse, diventa difficile pensare di passare il turno considerato lo spettacolo indegno di sabato scorso. Ma chissà se non viene fuori l’orgoglio di calciatori che per anni sono stati protagonisti e hanno fatto parlare bene di loro. Facendo gli uomini prima di tutto.

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20/01/2024 - 10:34

Più che i giocatori ora servono gli uomini. Veri. Il Napoli ha dimostrato di non saper uscire dalla crisi che ormai lo attanaglia da tre mesi a questa parte. De Laurentiis sperava nella svolta esonerando Ancelotti e chiamando Gattuso. Ma così non è stato. Il gruppo partenopeo sembra un corpo estraneo nel campionato di serie A. Ringhio, da quando è arrivato, ha provato a caricare ogni singolo elemento a livello caratteriale e lavorativo. Ma nessuno ha risposto bene. Manca la volontà di combattere, di sputare veleno e mettere sotto gli avversari. Ecco, quindi, che chi non se la sente deve accomodarsi fuori e lasciare spazio a chi ha intenzione di battagliare. Proprio per questo motivo ci vogliono gli uomini con gli attributi. Se quelli che hanno sempre giocato fino ad oggi con Gattuso non sanno esserlo conviene cambiare. Un messaggio va mandato anche a chi sta fuori per molto tempo. Vabbene la privacy, vabbene un recupero lento per non rischiare di farsi male di nuovo, ma chi sta benino faccia un passo avanti e si metta a disposizione dell’allenatore. La brutta figura la stanno facendo tutti tranne i tifosi. Che sì hanno fischiato al termine dell’incontro con la Fiorentina ma in precedenza avevano sempre sostenuto la squadra del cuore. Loro sì che il cuore ce l’hanno, il problema è che manca a chi va in campo. La Viola avrà giocato pure una partita perfetta ma deve ringraziare il Napoli che non ha saputo lottare. Ognuno si è limitato a fare il compitino. Un atteggiamento penoso che ha amareggiato anche Gattuso. Che al termine dell’incontro ha alzato le mani. Si è reso conto anche lui che il gruppo è sempre più malato e via via sta andando alla morte assistita. Non c’è verso di riprenderlo e la gara con Juve prossima avversaria al San Paolo non promette nulla di buono. Ribadisco, servono gli uomini e non i quaquaraqua. Mancano le motivazioni, non c’è la volontà di riprendersi. Di riscattarsi e riportare i tifosi al San Paolo. Domani c’è l’incontro dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Lazio a Fuorigrotta. Viste le premesse, diventa difficile pensare di passare il turno considerato lo spettacolo indegno di sabato scorso. Ma chissà se non viene fuori l’orgoglio di calciatori che per anni sono stati protagonisti e hanno fatto parlare bene di loro. Facendo gli uomini prima di tutto.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma