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IN DIFESA - Il Napoli aspetta il vero Manolas
18.11.2019 11:25 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

NAPOLI. Da un caos all’altro. Non poteva immaginare, Kostas Manolas, di ritrovare a Napoli ciò che a Roma aveva deciso di lasciare. A Dimaro, nel primo incontro pubblico coi tifosi, scelse di non svelare il reale motivo alla base della scelta di salutare la Capitale. Quale mese dopo, ha conosciuto un ambiente bollente, un clima acceso, tra polemiche difficili da placare e ostacoli oltre il campo che solo il campo, ironia della sorte, potrà consolare. Non è andata come se l’aspettava, almeno fino a questo momento, la sua nuova avventura. Oltre la rivolta, l’ammutinamento e ogni altro dettaglio di una vicenda nota a tutti, il difensore greco ha pagato problemi fisici che lo hanno costretto a saltare già diverse partite. Quando ha giocato ha pagato limiti collettivi che, condizionandolo, gli hanno impedito di esprimersi come a Roma. Ma c’è ancora tempo per rimediare, è appena l’inizio della sua nuova esperienza, la stagione non è arrivata neppure a metà del suo percorso e il giudizio, oggi, è semplicemente sospeso.

 

LA SUA STAGIONE. Sono già sette le gare saltate: cinque in campionato e due in Champions, ovvero le ultime contro il Salisburgo. Rendimento altalenante per il greco, che ancora deve familiarizzare coi compagni e, soprattutto, con Koulibaly, il nuovo collega di reparto dalle caratteristiche simili. Manolas in una delle ultime conferenze stampa ha fatto notare ai giornalisti, dunque ai tifosi, che la scarsa intesa tra i due era (è) dettata dal fatto che insieme hanno giocato poche volte. Il Napoli ne ha risentito ma indizi di Manolas ce ne sono stati. Il greco, classe ‘91, è stato scelto dal Napoli come erede di Albiol pur con peculiarità completamente differenti. L’ex Roma è un marcatore puro, non un regista difensivo. Resta incollato all’avversario, tenta l’anticipo, è rapido e potente.

 

GOLEADOR. Manolas, pur giocando poco, ha già segnato due reti: una contro la Juventus e una al San Paolo col Brescia. Eguagliato il suo record in una sola stagione di Serie A. Manca un solo gol per fissare un nuovo piccolissimo traguardo. Una specialità, la sua, che tornerà utile. A Roma, nonostante la rabbia per l’addio e la scelta di andare a Napoli, i tifosi saranno sempre legati a lui per il gol decisivo contro il Barcellona, quello che valse l’accesso in semifinale di Champions. Per questo i fischi ricevuti all’Olimpico dal suo ex stadio sono stati soprattutto di rabbia. Anche i suoi nuovi tifosi sperano presto di poter esultare ad un gol storico. Ma prima sarà fondamentale ritrovare la serenità smarrita. Poi si potrà tornare a parlare anche di campo. Dunque di calcio.

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IN DIFESA - Il Napoli aspetta il vero Manolas

di Napoli Magazine

18/11/2024 - 11:25

NAPOLI. Da un caos all’altro. Non poteva immaginare, Kostas Manolas, di ritrovare a Napoli ciò che a Roma aveva deciso di lasciare. A Dimaro, nel primo incontro pubblico coi tifosi, scelse di non svelare il reale motivo alla base della scelta di salutare la Capitale. Quale mese dopo, ha conosciuto un ambiente bollente, un clima acceso, tra polemiche difficili da placare e ostacoli oltre il campo che solo il campo, ironia della sorte, potrà consolare. Non è andata come se l’aspettava, almeno fino a questo momento, la sua nuova avventura. Oltre la rivolta, l’ammutinamento e ogni altro dettaglio di una vicenda nota a tutti, il difensore greco ha pagato problemi fisici che lo hanno costretto a saltare già diverse partite. Quando ha giocato ha pagato limiti collettivi che, condizionandolo, gli hanno impedito di esprimersi come a Roma. Ma c’è ancora tempo per rimediare, è appena l’inizio della sua nuova esperienza, la stagione non è arrivata neppure a metà del suo percorso e il giudizio, oggi, è semplicemente sospeso.

 

LA SUA STAGIONE. Sono già sette le gare saltate: cinque in campionato e due in Champions, ovvero le ultime contro il Salisburgo. Rendimento altalenante per il greco, che ancora deve familiarizzare coi compagni e, soprattutto, con Koulibaly, il nuovo collega di reparto dalle caratteristiche simili. Manolas in una delle ultime conferenze stampa ha fatto notare ai giornalisti, dunque ai tifosi, che la scarsa intesa tra i due era (è) dettata dal fatto che insieme hanno giocato poche volte. Il Napoli ne ha risentito ma indizi di Manolas ce ne sono stati. Il greco, classe ‘91, è stato scelto dal Napoli come erede di Albiol pur con peculiarità completamente differenti. L’ex Roma è un marcatore puro, non un regista difensivo. Resta incollato all’avversario, tenta l’anticipo, è rapido e potente.

 

GOLEADOR. Manolas, pur giocando poco, ha già segnato due reti: una contro la Juventus e una al San Paolo col Brescia. Eguagliato il suo record in una sola stagione di Serie A. Manca un solo gol per fissare un nuovo piccolissimo traguardo. Una specialità, la sua, che tornerà utile. A Roma, nonostante la rabbia per l’addio e la scelta di andare a Napoli, i tifosi saranno sempre legati a lui per il gol decisivo contro il Barcellona, quello che valse l’accesso in semifinale di Champions. Per questo i fischi ricevuti all’Olimpico dal suo ex stadio sono stati soprattutto di rabbia. Anche i suoi nuovi tifosi sperano presto di poter esultare ad un gol storico. Ma prima sarà fondamentale ritrovare la serenità smarrita. Poi si potrà tornare a parlare anche di campo. Dunque di calcio.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma