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ITALIA VIVA - Nobili: "La decisione della quarantena del CTS? Surreale, Spadafora sul calcio ha cambiato più volte idea: nessuno voleva riaprire con 700 morti al giorno, la politica è pagata per scegliere, ragioniamo sulla parziale riapertura degli stadi"
27.05.2020 13:49 di Napoli Magazine

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luciano Nobili, Italia Viva: “Speriamo che una volta terminati i nostri problemi, potremo fare a meno dei giudizi morali del CTS. Sono da sempre in prima linea ad ascoltare la scienza, come Italia Viva l'abbiamo sempre fatto e continueremo a difenderli, ma la loro posizione sul campionato di calcio è un po' forzata. Siccome su altre cose li abbiamo portati a ragionare, come i centri estivi: il presidente del CTS disse di dimenticarci i centri estivi, invece non è stato così, non sarà così. I nostri ragazzi sono stati chiusi in casa per oltre 100 giorni, stroncati da ogni tipo di rapporto sociale. In egual modo, diciamo loro che devono fornirci di tutte le indicazioni più precise da seguire per la ripresa, ma poi le decisioni le prende la politica. Come succede in tutti gli altri Paesi d'Europa, è ovvio che quando un calciatore risulterà positivo, sarà trattato come un infortunato dal punto di vista calcistico, e da un punto di vista sanitario verrà messo in quarantena. Pensare che insieme a lui vada in quarantena tutta la squadra, tutto lo staff, è assurdo, non si capisce perché quello che va bene in Germania o in Spagna non può andare bene in Italia. Il calcio italiano non può continuare ad aspettare. Ripartiamo in totale sicurezza, senza regole che diventino alibi per non ripartire. Renzi? Siamo amici. Condivide la posizione, la battaglia è mia, ma l'ha fatta anche lui. Noi di Italia Viva non abbiamo paura delle posizioni impopolari. Ciò che secondo noi è utile per il Paese, va fatto. Spadafora? Ha la mia stima, lo conosco da tempo. Su questa vicenda ha cambiato le carte in tavola troppe volte, ci vuole correttezza e chiarezza, lavorare senza cercare alibi. 3 settimane fa, alla nostra richiesta di progettare la ripartenza dei luoghi di lavoro, aziende – arrivati anche troppo tardi, molti non riescono a ripartire – chiedemmo anche la ripartenza dello sport. Finalmente stanno riaprendo palestre, impianti sportivi, piscine, con dei protocolli. I nostri ragazzi possono andare a fare almeno sport dopo essere stati rinchiusi in casa? Abbiamo faticato per far passare il messaggio che lo sport è salute, ed adesso vogliamo dire che lo sport è contro la salute? Spadafora ha cambiato troppo spesso pensiero. Nessuno voleva far ricominciare lo sport in piena pandemia. Alla ripartenza del Paese, deve ripartire anche lo sport. Lo stesso Spadafora ha detto che i protocolli erano adeguati, la quarantena di squadra sarebbe stata rivista e che c'era intesa con la Federcalcio, non facciamo passi indietro in un ridicolo gioco dell'oca. Si sta aspettando una decisione che deve arrivare, giustamente, dal Governo, ma è ora che arrivi. Cipriani? Ha ragione. Ciò accade perché ci sono cattivi politici che pensano che il Paese può andare avanti a suon di reddito di cittadinanza, di cassa integrazione e così via. Sono misure che vanno bene in un periodo di emergenza e basta. Qualche settimana fa ci fu una discussione tra Burioni e la Ministra Azzolina, quest'ultima ha chiesto quando si può riaprire. Il virologo, che è consapevole della differenza tra scienzia e politica, ha detto che lui può dare indicazioni su come riaprire in sicurezza, ma quando e come riaprire la scuola ai ragazzi, tocca alla politica. La nostra politica non vuole assumersi responsabilità, di questo passo si delega: “Decidessero gli scienziati”. La politica è pagata per scegliere, decidere, non per commentare le decisioni degli scienziati, altrimenti sostituiamo il Governo con il CTS. E' un Paese che muore soffocato di burocrazia folle che impedisce alla cassa integrazione – decisa a febbraio – di non essere nelle tasche di chi deve averle. Sono mortificato. Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente dell'INPS per questo pasticcio, quando devi pagare una tassa si deve essere precisi, puntuali. Quando lo Stato deve dare, non si è mai precisi e puntuali, questo demolisce i rapporti. Come dice Draghi, se la liquidità, la cassa integrazione, non arrivano, sono totalmente inutili: soldi stanziati che non servono a niente. Per fortuna ci sono stati imprenditori perbene, che hanno a cuore le sorti delle persone che lavorano con loro, che hanno anticipato la cassa integrazione. Bisogna combattere una battaglia contro queste regole folli. Dei passi avanti sono stati fatti, speriamo di accelerare tutto. Modello tedesco per i diritti TV? E' complicato. Sono d'accordo con il Ministro Spadafora su questo. Ripartire a porte chiuse e dare a tutti gli italiani la possibilità di guardare il calcio. Chi dice una cosa del genere, poi deve per forza pensare al danno economico di chi ha abbonamenti o a chi trasmette le partite. Sono sicuro che in tanti sono d'accordo. Ritorno agli stadi? La penso come Pregliasco. Bisogna pensare anche a questo, ripartire a porte chiuse e poi pian piano riaprire in sicurezza a piccoli numeri. Magari in autunno si può tornare alla normalità. Sarei lieto se domani Spadafora annunciasse la ripartenza del calcio".

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ITALIA VIVA - Nobili: "La decisione della quarantena del CTS? Surreale, Spadafora sul calcio ha cambiato più volte idea: nessuno voleva riaprire con 700 morti al giorno, la politica è pagata per scegliere, ragioniamo sulla parziale riapertura degli stadi"

di Napoli Magazine

27/05/2024 - 13:49

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luciano Nobili, Italia Viva: “Speriamo che una volta terminati i nostri problemi, potremo fare a meno dei giudizi morali del CTS. Sono da sempre in prima linea ad ascoltare la scienza, come Italia Viva l'abbiamo sempre fatto e continueremo a difenderli, ma la loro posizione sul campionato di calcio è un po' forzata. Siccome su altre cose li abbiamo portati a ragionare, come i centri estivi: il presidente del CTS disse di dimenticarci i centri estivi, invece non è stato così, non sarà così. I nostri ragazzi sono stati chiusi in casa per oltre 100 giorni, stroncati da ogni tipo di rapporto sociale. In egual modo, diciamo loro che devono fornirci di tutte le indicazioni più precise da seguire per la ripresa, ma poi le decisioni le prende la politica. Come succede in tutti gli altri Paesi d'Europa, è ovvio che quando un calciatore risulterà positivo, sarà trattato come un infortunato dal punto di vista calcistico, e da un punto di vista sanitario verrà messo in quarantena. Pensare che insieme a lui vada in quarantena tutta la squadra, tutto lo staff, è assurdo, non si capisce perché quello che va bene in Germania o in Spagna non può andare bene in Italia. Il calcio italiano non può continuare ad aspettare. Ripartiamo in totale sicurezza, senza regole che diventino alibi per non ripartire. Renzi? Siamo amici. Condivide la posizione, la battaglia è mia, ma l'ha fatta anche lui. Noi di Italia Viva non abbiamo paura delle posizioni impopolari. Ciò che secondo noi è utile per il Paese, va fatto. Spadafora? Ha la mia stima, lo conosco da tempo. Su questa vicenda ha cambiato le carte in tavola troppe volte, ci vuole correttezza e chiarezza, lavorare senza cercare alibi. 3 settimane fa, alla nostra richiesta di progettare la ripartenza dei luoghi di lavoro, aziende – arrivati anche troppo tardi, molti non riescono a ripartire – chiedemmo anche la ripartenza dello sport. Finalmente stanno riaprendo palestre, impianti sportivi, piscine, con dei protocolli. I nostri ragazzi possono andare a fare almeno sport dopo essere stati rinchiusi in casa? Abbiamo faticato per far passare il messaggio che lo sport è salute, ed adesso vogliamo dire che lo sport è contro la salute? Spadafora ha cambiato troppo spesso pensiero. Nessuno voleva far ricominciare lo sport in piena pandemia. Alla ripartenza del Paese, deve ripartire anche lo sport. Lo stesso Spadafora ha detto che i protocolli erano adeguati, la quarantena di squadra sarebbe stata rivista e che c'era intesa con la Federcalcio, non facciamo passi indietro in un ridicolo gioco dell'oca. Si sta aspettando una decisione che deve arrivare, giustamente, dal Governo, ma è ora che arrivi. Cipriani? Ha ragione. Ciò accade perché ci sono cattivi politici che pensano che il Paese può andare avanti a suon di reddito di cittadinanza, di cassa integrazione e così via. Sono misure che vanno bene in un periodo di emergenza e basta. Qualche settimana fa ci fu una discussione tra Burioni e la Ministra Azzolina, quest'ultima ha chiesto quando si può riaprire. Il virologo, che è consapevole della differenza tra scienzia e politica, ha detto che lui può dare indicazioni su come riaprire in sicurezza, ma quando e come riaprire la scuola ai ragazzi, tocca alla politica. La nostra politica non vuole assumersi responsabilità, di questo passo si delega: “Decidessero gli scienziati”. La politica è pagata per scegliere, decidere, non per commentare le decisioni degli scienziati, altrimenti sostituiamo il Governo con il CTS. E' un Paese che muore soffocato di burocrazia folle che impedisce alla cassa integrazione – decisa a febbraio – di non essere nelle tasche di chi deve averle. Sono mortificato. Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente dell'INPS per questo pasticcio, quando devi pagare una tassa si deve essere precisi, puntuali. Quando lo Stato deve dare, non si è mai precisi e puntuali, questo demolisce i rapporti. Come dice Draghi, se la liquidità, la cassa integrazione, non arrivano, sono totalmente inutili: soldi stanziati che non servono a niente. Per fortuna ci sono stati imprenditori perbene, che hanno a cuore le sorti delle persone che lavorano con loro, che hanno anticipato la cassa integrazione. Bisogna combattere una battaglia contro queste regole folli. Dei passi avanti sono stati fatti, speriamo di accelerare tutto. Modello tedesco per i diritti TV? E' complicato. Sono d'accordo con il Ministro Spadafora su questo. Ripartire a porte chiuse e dare a tutti gli italiani la possibilità di guardare il calcio. Chi dice una cosa del genere, poi deve per forza pensare al danno economico di chi ha abbonamenti o a chi trasmette le partite. Sono sicuro che in tanti sono d'accordo. Ritorno agli stadi? La penso come Pregliasco. Bisogna pensare anche a questo, ripartire a porte chiuse e poi pian piano riaprire in sicurezza a piccoli numeri. Magari in autunno si può tornare alla normalità. Sarei lieto se domani Spadafora annunciasse la ripartenza del calcio".