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JUVENTUS - L'allenatore Sarri: "Ho vissuto la gara col Napoli chiuso in una stanza, umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l'episodio sia stato fortunoso"
13.09.2019 13:22 di Napoli Magazine

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match con la Fiorentina: "Non è stato semplice rimanere fuori. Ringrazio i medici che mi hanno curato, e mi hanno fatto capire che dovevo fare un piccolo passo indietro. Ma ero sereno perché lo staff tecnico andava alla grande. Non è stato semplice né gratificante effettuare le scelte per la lista Champions, ma era una cosa necessaria: mi spiace, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi. Queste difficoltà, però, dimostrano la grande forza della nostra rosa. Adesso penso solo al campionato, la nostra attenzione deve essere rivolta a domani. Siamo in una fase in cui fare rotazioni è difficile, perché stiamo trovando la nostra identità e il nostro assetto. Abbiamo tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco, come Khedira, Ramsey e Rabiot. Ma devo dire una cosa: mai nella mia carriera ho visto la squadra lavorare così bene durante la sosta per le Nazionali. E' normale che quando un giocatore subisce una scelta forte e impattante ci sia un aspetto emozionale: bisogna dargli l'opportunità di 'buttare fuori' quello che prova. Ho l'età giusta per capire le reazioni. Ho forti sensazioni su Bentancur: penso che possa diventare davvero un giocatore importante. Ramsey arriva da un infortunio serio, fino a 10 giorni fa era indietro fisicamente, poi ho visto passi avanti enormi. Ho sempre detto che la Juventus è la squadra più forte, anche dal punto di vista societario. In questi mesi mi sono reso conto che la forza della Juve è nell'organizzazione, nella testa, nella mentalità e nel proiettarsi verso la prossima partita. Dobbiamo cambiare il nostro modo di gestire alcuni momenti della gara, facendo più possesso palla e non aspettando gli avversari al limite dell'area di rigore. Contro il Napoli abbiamo aspettato troppo, e abbiamo gestito alcune fasi con superficialità. E poi, non siamo ancora al top fisicamente. La perdita di Chiellini è stata pesante per noi. Adesso il mio obiettivo è recuperare completamente Rugani e fare adattare nel minor tempo possibile De Ligt al calcio italiano. Fra qualche mese esprimerà cose importanti. A Napoli c'era una differenza fra i 14/15 che giocavano di più e gli altri. Al Chelsea abbiamo adottato una rotazione forte, che ha coinvolto 18 giocatori. Adesso non siamo ancora totalmente pronti, ma l'obiettivo è avere 10 giocatori interscambiabili. Tornare in panchina a Firenze, a poca distanza da casa mia, mi fa estremamente piacere. Higuain ha giocato per quello che mi ha fatto vedere durante gli allenamenti e in partita ha portato risultati. Rabiot è un ragazzo di grandi doti, tecniche e fisiche. Paga il fatto che è stato fuori a lungo. Matuidi per noi è importante, ha la capacità di adattarsi al meglio a quello che succede davanti, dimostra grande maturità. Ho vissuto Juve-Napoli chiuso in una stanza. Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l'episodio sia stato fortunoso".

 

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JUVENTUS - L'allenatore Sarri: "Ho vissuto la gara col Napoli chiuso in una stanza, umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l'episodio sia stato fortunoso"

di Napoli Magazine

13/09/2024 - 13:22

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match con la Fiorentina: "Non è stato semplice rimanere fuori. Ringrazio i medici che mi hanno curato, e mi hanno fatto capire che dovevo fare un piccolo passo indietro. Ma ero sereno perché lo staff tecnico andava alla grande. Non è stato semplice né gratificante effettuare le scelte per la lista Champions, ma era una cosa necessaria: mi spiace, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi. Queste difficoltà, però, dimostrano la grande forza della nostra rosa. Adesso penso solo al campionato, la nostra attenzione deve essere rivolta a domani. Siamo in una fase in cui fare rotazioni è difficile, perché stiamo trovando la nostra identità e il nostro assetto. Abbiamo tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco, come Khedira, Ramsey e Rabiot. Ma devo dire una cosa: mai nella mia carriera ho visto la squadra lavorare così bene durante la sosta per le Nazionali. E' normale che quando un giocatore subisce una scelta forte e impattante ci sia un aspetto emozionale: bisogna dargli l'opportunità di 'buttare fuori' quello che prova. Ho l'età giusta per capire le reazioni. Ho forti sensazioni su Bentancur: penso che possa diventare davvero un giocatore importante. Ramsey arriva da un infortunio serio, fino a 10 giorni fa era indietro fisicamente, poi ho visto passi avanti enormi. Ho sempre detto che la Juventus è la squadra più forte, anche dal punto di vista societario. In questi mesi mi sono reso conto che la forza della Juve è nell'organizzazione, nella testa, nella mentalità e nel proiettarsi verso la prossima partita. Dobbiamo cambiare il nostro modo di gestire alcuni momenti della gara, facendo più possesso palla e non aspettando gli avversari al limite dell'area di rigore. Contro il Napoli abbiamo aspettato troppo, e abbiamo gestito alcune fasi con superficialità. E poi, non siamo ancora al top fisicamente. La perdita di Chiellini è stata pesante per noi. Adesso il mio obiettivo è recuperare completamente Rugani e fare adattare nel minor tempo possibile De Ligt al calcio italiano. Fra qualche mese esprimerà cose importanti. A Napoli c'era una differenza fra i 14/15 che giocavano di più e gli altri. Al Chelsea abbiamo adottato una rotazione forte, che ha coinvolto 18 giocatori. Adesso non siamo ancora totalmente pronti, ma l'obiettivo è avere 10 giocatori interscambiabili. Tornare in panchina a Firenze, a poca distanza da casa mia, mi fa estremamente piacere. Higuain ha giocato per quello che mi ha fatto vedere durante gli allenamenti e in partita ha portato risultati. Rabiot è un ragazzo di grandi doti, tecniche e fisiche. Paga il fatto che è stato fuori a lungo. Matuidi per noi è importante, ha la capacità di adattarsi al meglio a quello che succede davanti, dimostra grande maturità. Ho vissuto Juve-Napoli chiuso in una stanza. Umanamente mi è dispiaciuto per Koulibaly, ma ho pensato che abbiamo meritato di vincere, sebbene l'episodio sia stato fortunoso".