In Evidenza
L'ANALISI - Callegari: "Pensieri del giorno dopo su Napoli-Udinese con vista sulla sfida Scudetto: la spinta del San Paolo, l’effetto Milik, i dilemmi Dybala e Hamsik, il peso dei 2 risultati a disposizione della Juventus"
19.04.2018 12:00 di Napoli Magazine
aA

Scrive su Facebook il giornalista Massimo Callegari: "Pensieri del giorno dopo Napoli-Udinese che ho commentato al San Paolo, con vista sulla sfida scudetto  dello Stadium:

 

1. Finale romanzesco di campionato. L’onda emotiva del pareggio del Crotone ha inciso tanto quanto il cambio di Sarri, che ha rotto gli indugi con Mertens alle spalle di Milik. Con 4 uomini offensivi in campo, il Napoli ha spinto con più forza, efficacia e imprevedibilità

 

2. Come contro Cagliari e Lazio, l’Udinese è andata in vantaggio e ha tenuto molto bene il campo. Poi è crollata per scarsa autostima ma anche per una tenuta atletica deficitaria: troppe rimonte e gol subiti nei secondi tempi

 

3. Baljc (20 anni, croato) grande talento. Il paragone con Modric è prematuro ma ci sta per movenze e capello fluente. Regista di grande personalità e con ottimi tempi di inserimento

 

4. Il turnover di Sarri è stato importante quanto tardivo. Ci sono giocatori a corto di energie (Callejon su tutti) e altri che avrebbero potuto giocare più spesso: Tonelli è stato tra i migliori ieri e con la Lazio, Rog non ha giocato una sola partita da titolare, Diawara appena 5. Impiegarli in gare abbordabili di campionato avrebbe permesso ai titolarissimi di essere più freschi per la volata finale e anche nelle coppe, abbandonate troppo presto: giocare ad alti livelli e per vincere trofei è un aiuto e non un ostacolo alla crescita di un club

 

5. Al netto di queste osservazioni, il Napoli ha avuto un rendimento straordinario. +10 punti sull’anno scorso alla 33ma, unico modo per sognare lo scudetto contro la Juve che viaggia a +2 sul 2016/17

 

6. Milik in questo momento è più fresco e brillante di Mertens (solo 2 gol in più di 2 mesi). Aumenta l’impatto fisico del Napoli senza togliere qualità alla manovra offensivo: schierarlo dal 1’ a Torino sarebbe una scelta coraggiosa quanto condivisibile

 

7. Il dilemma tattico del momento per Allegri è Dybala. Ha inciso solo contro il Milan e a Benevento. Con lui in campo la squadra fatica a essere equilibrata

 

8. Quello di Sarri è Hamsik. E’ uno dei leader della squadra, capitano e simbolo. Ma è il giocatore più sostituito del campionato (23 volte), nel 2018 ha giocato solo una volta per 90’ e nelle altre mai oltre il 75’: quanti top club d’Europa si privano di un giocatore così importante per così tanti minuti?

 

9. La Juventus ha affrontato in modo molto simile i big match allo Stadium contro Lazio, Inter, Roma e Milan: palleggio iniziale lasciato all’avversario e ripartenze feroci, cercando di sfruttare forza fisica e palle inattive. Il Napoli ha sofferto tantissimo l’Udinese sul gioco aereo ma poi i celebri “33 schemi di Sarri” da corner a favore sono tornati decisivi: gol di Albiol e Tonelli, 12 totali da calcio d’angolo, più di tutti in questo campionato

 

10. Allegri può giocare per 2 risultati su 3 e per il suo stile di gioco è un grande vantaggio. Col pareggio, alla Juve poi basterebbero 2 vittorie contro Bologna e Verona e 2 punti tra Inter e Roma. Il successo del Napoli ribalterebbe il quadro tecnico ed emotivo della volatona: nel calendario delle ultime 4 giornate degli azzurri ci sono meno ostacoli".

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'ANALISI - Callegari: "Pensieri del giorno dopo su Napoli-Udinese con vista sulla sfida Scudetto: la spinta del San Paolo, l’effetto Milik, i dilemmi Dybala e Hamsik, il peso dei 2 risultati a disposizione della Juventus"

di Napoli Magazine

19/04/2018 - 12:00

Scrive su Facebook il giornalista Massimo Callegari: "Pensieri del giorno dopo Napoli-Udinese che ho commentato al San Paolo, con vista sulla sfida scudetto  dello Stadium:

 

1. Finale romanzesco di campionato. L’onda emotiva del pareggio del Crotone ha inciso tanto quanto il cambio di Sarri, che ha rotto gli indugi con Mertens alle spalle di Milik. Con 4 uomini offensivi in campo, il Napoli ha spinto con più forza, efficacia e imprevedibilità

 

2. Come contro Cagliari e Lazio, l’Udinese è andata in vantaggio e ha tenuto molto bene il campo. Poi è crollata per scarsa autostima ma anche per una tenuta atletica deficitaria: troppe rimonte e gol subiti nei secondi tempi

 

3. Baljc (20 anni, croato) grande talento. Il paragone con Modric è prematuro ma ci sta per movenze e capello fluente. Regista di grande personalità e con ottimi tempi di inserimento

 

4. Il turnover di Sarri è stato importante quanto tardivo. Ci sono giocatori a corto di energie (Callejon su tutti) e altri che avrebbero potuto giocare più spesso: Tonelli è stato tra i migliori ieri e con la Lazio, Rog non ha giocato una sola partita da titolare, Diawara appena 5. Impiegarli in gare abbordabili di campionato avrebbe permesso ai titolarissimi di essere più freschi per la volata finale e anche nelle coppe, abbandonate troppo presto: giocare ad alti livelli e per vincere trofei è un aiuto e non un ostacolo alla crescita di un club

 

5. Al netto di queste osservazioni, il Napoli ha avuto un rendimento straordinario. +10 punti sull’anno scorso alla 33ma, unico modo per sognare lo scudetto contro la Juve che viaggia a +2 sul 2016/17

 

6. Milik in questo momento è più fresco e brillante di Mertens (solo 2 gol in più di 2 mesi). Aumenta l’impatto fisico del Napoli senza togliere qualità alla manovra offensivo: schierarlo dal 1’ a Torino sarebbe una scelta coraggiosa quanto condivisibile

 

7. Il dilemma tattico del momento per Allegri è Dybala. Ha inciso solo contro il Milan e a Benevento. Con lui in campo la squadra fatica a essere equilibrata

 

8. Quello di Sarri è Hamsik. E’ uno dei leader della squadra, capitano e simbolo. Ma è il giocatore più sostituito del campionato (23 volte), nel 2018 ha giocato solo una volta per 90’ e nelle altre mai oltre il 75’: quanti top club d’Europa si privano di un giocatore così importante per così tanti minuti?

 

9. La Juventus ha affrontato in modo molto simile i big match allo Stadium contro Lazio, Inter, Roma e Milan: palleggio iniziale lasciato all’avversario e ripartenze feroci, cercando di sfruttare forza fisica e palle inattive. Il Napoli ha sofferto tantissimo l’Udinese sul gioco aereo ma poi i celebri “33 schemi di Sarri” da corner a favore sono tornati decisivi: gol di Albiol e Tonelli, 12 totali da calcio d’angolo, più di tutti in questo campionato

 

10. Allegri può giocare per 2 risultati su 3 e per il suo stile di gioco è un grande vantaggio. Col pareggio, alla Juve poi basterebbero 2 vittorie contro Bologna e Verona e 2 punti tra Inter e Roma. Il successo del Napoli ribalterebbe il quadro tecnico ed emotivo della volatona: nel calendario delle ultime 4 giornate degli azzurri ci sono meno ostacoli".