"Un pensiero ai 10 mila tifosi del Napoli che avevano già prenotato il viaggio per la finale di Varsavia". Lo afferma a NapoliMagazine.Com il giornalista Emanuele Cammaroto. "Nello sport come nella vita si vince e si perde, l'importante è lottare. Di certo non si può soccombere col Dnipro, non in quel modo senza orgoglio. Processi e recriminazioni arbitrali, analisi su errori o complotti, li lascio agli altri perché una serata cosi scioccante lascia senza parole e toglie la voglia di commentare. Viene da pensare che il Napoli appartenga a quella categoria di squadre "maledette", condannate all'eterna incompiutezza e a far soffrire. E' un eterno bonsai, bello ma che non cresce mai. La sensazione è che ci sia sempre una storia già scritta e i vari protagonisti non possono far altro che seguirla. Solo Maradona ha rovesciato quel destino, contro tutto e tutti, perché era il più forte. Per la gente è l'ennesima amarezza, stavolta una delusione atroce. Il mio pensiero va alle migliaia di tifosi che avevano già bloccato l'aereo per Varsavia e l'albergo pagando con i propri risparmi almeno 600 euro. Per molti, specie i più giovani, ben oltre lo sport, era un momento atteso da una vita e forse non ci sarà mai. Si sapeva che prenotare prima il viaggio in Polonia fosse un rischio ma era necessario visti i costi e d'altronde non esiste neppure nei racconti di Dante quanto si è verificato col Dnipro".
di Napoli Magazine
15/05/2015 - 11:09
"Un pensiero ai 10 mila tifosi del Napoli che avevano già prenotato il viaggio per la finale di Varsavia". Lo afferma a NapoliMagazine.Com il giornalista Emanuele Cammaroto. "Nello sport come nella vita si vince e si perde, l'importante è lottare. Di certo non si può soccombere col Dnipro, non in quel modo senza orgoglio. Processi e recriminazioni arbitrali, analisi su errori o complotti, li lascio agli altri perché una serata cosi scioccante lascia senza parole e toglie la voglia di commentare. Viene da pensare che il Napoli appartenga a quella categoria di squadre "maledette", condannate all'eterna incompiutezza e a far soffrire. E' un eterno bonsai, bello ma che non cresce mai. La sensazione è che ci sia sempre una storia già scritta e i vari protagonisti non possono far altro che seguirla. Solo Maradona ha rovesciato quel destino, contro tutto e tutti, perché era il più forte. Per la gente è l'ennesima amarezza, stavolta una delusione atroce. Il mio pensiero va alle migliaia di tifosi che avevano già bloccato l'aereo per Varsavia e l'albergo pagando con i propri risparmi almeno 600 euro. Per molti, specie i più giovani, ben oltre lo sport, era un momento atteso da una vita e forse non ci sarà mai. Si sapeva che prenotare prima il viaggio in Polonia fosse un rischio ma era necessario visti i costi e d'altronde non esiste neppure nei racconti di Dante quanto si è verificato col Dnipro".