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L'ANALISI - Negri: "Napoli, Conte riesce a tirar fuori il meglio da Lukaku, farà bene"
11.09.2024 13:26 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Negri, allenatore, ex attaccante di Bologna, Cagliari e Rangers. Di seguito, un estratto dell’intervista.


Ha svolto una carriera molto lunga: il Bologna riuscirà a bissare la scorsa stagione?
“Difficile… L’allenatore è cambiato, quindi è tutto nuovo. Ci vuole tempo per mister Italiano. Non c’è dubbio poi che in campo, l’anno scorso, c’erano dei giocatori che avevano fatto una stagione strepitosa come Zirkzee, Ferguson e Calafiori. Oltre ad esser cambiate le idee, sono cambiati anche gli interpreti in campo. Ci vorrà tempo. L’impresa dell’anno scorso è stata incredibile”.


Come mai dopo l’esperienza in Scozia è andato al Vicenza? Eppure aveva fatto oltre trenta gol…
“Un giorno sono andato a giocare a squash con Porrini, e la pallina mi aveva infortunato l’occhio. Sono stato fuori due mesi. La magia scozzese dell’inizio era finita. Avevo avuto una polmonite, un’ernia… Sono entrato nell’incubo degli infortuni. Purtroppo non sono più riuscito a mantenere la forma di un tempo. Qualche volta riecheggia nella mia testa che avrei potuto fare un’altra carriera. Io avevo rischiato di perdere la vista con quella maledetta pallina, e ci ripensi, che avresti potuto fare altro: si vociferava della nazionale…”.


Da vero bomber, il Napoli ci ha guadagnato o ci ha perso nel cambio Osimhen-Lukaku?
“Conte riesce a tirar fuori il meglio da Lukaku, e Lukaku al meglio fa la differenza in Italia. Inoltre, l’attaccante belga sposa perfettamente le idee del mister. Ha bisogno di rientrare in forma, però tatticamente già conosce i dettami di Conte. Osimhen aveva un attacco alla profondità unica, uno dei migliori al mondo. Però, per adattarsi al gioco di Conte, quindi dialogare con altri uomini, venire incontro, ci sarebbe voluto un po’ di tempo e il suo rendimento ne avrebbe risentito. Con Spalletti era micidiale perché era il finalizzatore”.


C’è da temere di più il Napoli di Conte, o il Cagliari che ha fame di salvezza?
“Il pubblico del Sant’Elia è un vero dodicesimo uomo in campo: i tifosi sono addosso ai giocatori! La squadra di casa è abituata. Però se il Napoli ha ambizioni di alta classifica, sono partite che vanno portate a casa. Conte vuole vedere dei miglioramenti, e Cagliari è il primo palcoscenico per dimostrare un gioco migliore”.


Qual è stato il colpo di mercato della serie A?
“A me è piaciuto tanto Koopmeiners alla Juve: si adatta perfettamente al centrocampo di Thiago Motta, così come Ferguson era perfetto per il centrocampo del Bologna. Se Koop si rivela il giocatore che s’è visto a Bergamo, e si inserisce bene nel modulo di Motta, è la vera spinta per puntare allo scudetto”.


Lotta scudetto, ancora Inter in vantaggio?
“Sicuramente: Lautaro e Thuram sono giocatori strepitosi, mi sarebbe piaciuto giocare con loro! È una squadra collaudata. Ha fatto un mercato attento, con pochi inserimenti, come Zielinski che a Napoli conoscete bene. L’Inter resta la favorita, ma non escludo che Napoli e Atalanta possono dare fastidio, sono pronte a dar noia ai primi inciampi dei nerazzurri”. 

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L'ANALISI - Negri: "Napoli, Conte riesce a tirar fuori il meglio da Lukaku, farà bene"

di Napoli Magazine

11/09/2024 - 13:26

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Negri, allenatore, ex attaccante di Bologna, Cagliari e Rangers. Di seguito, un estratto dell’intervista.


Ha svolto una carriera molto lunga: il Bologna riuscirà a bissare la scorsa stagione?
“Difficile… L’allenatore è cambiato, quindi è tutto nuovo. Ci vuole tempo per mister Italiano. Non c’è dubbio poi che in campo, l’anno scorso, c’erano dei giocatori che avevano fatto una stagione strepitosa come Zirkzee, Ferguson e Calafiori. Oltre ad esser cambiate le idee, sono cambiati anche gli interpreti in campo. Ci vorrà tempo. L’impresa dell’anno scorso è stata incredibile”.


Come mai dopo l’esperienza in Scozia è andato al Vicenza? Eppure aveva fatto oltre trenta gol…
“Un giorno sono andato a giocare a squash con Porrini, e la pallina mi aveva infortunato l’occhio. Sono stato fuori due mesi. La magia scozzese dell’inizio era finita. Avevo avuto una polmonite, un’ernia… Sono entrato nell’incubo degli infortuni. Purtroppo non sono più riuscito a mantenere la forma di un tempo. Qualche volta riecheggia nella mia testa che avrei potuto fare un’altra carriera. Io avevo rischiato di perdere la vista con quella maledetta pallina, e ci ripensi, che avresti potuto fare altro: si vociferava della nazionale…”.


Da vero bomber, il Napoli ci ha guadagnato o ci ha perso nel cambio Osimhen-Lukaku?
“Conte riesce a tirar fuori il meglio da Lukaku, e Lukaku al meglio fa la differenza in Italia. Inoltre, l’attaccante belga sposa perfettamente le idee del mister. Ha bisogno di rientrare in forma, però tatticamente già conosce i dettami di Conte. Osimhen aveva un attacco alla profondità unica, uno dei migliori al mondo. Però, per adattarsi al gioco di Conte, quindi dialogare con altri uomini, venire incontro, ci sarebbe voluto un po’ di tempo e il suo rendimento ne avrebbe risentito. Con Spalletti era micidiale perché era il finalizzatore”.


C’è da temere di più il Napoli di Conte, o il Cagliari che ha fame di salvezza?
“Il pubblico del Sant’Elia è un vero dodicesimo uomo in campo: i tifosi sono addosso ai giocatori! La squadra di casa è abituata. Però se il Napoli ha ambizioni di alta classifica, sono partite che vanno portate a casa. Conte vuole vedere dei miglioramenti, e Cagliari è il primo palcoscenico per dimostrare un gioco migliore”.


Qual è stato il colpo di mercato della serie A?
“A me è piaciuto tanto Koopmeiners alla Juve: si adatta perfettamente al centrocampo di Thiago Motta, così come Ferguson era perfetto per il centrocampo del Bologna. Se Koop si rivela il giocatore che s’è visto a Bergamo, e si inserisce bene nel modulo di Motta, è la vera spinta per puntare allo scudetto”.


Lotta scudetto, ancora Inter in vantaggio?
“Sicuramente: Lautaro e Thuram sono giocatori strepitosi, mi sarebbe piaciuto giocare con loro! È una squadra collaudata. Ha fatto un mercato attento, con pochi inserimenti, come Zielinski che a Napoli conoscete bene. L’Inter resta la favorita, ma non escludo che Napoli e Atalanta possono dare fastidio, sono pronte a dar noia ai primi inciampi dei nerazzurri”.