A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore ex Napoli ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, partiamo innanzitutto dall’ultima giornata di campionato, tutte le prime della classe hanno vinto e la testa della classifica non si è mossa, abbiamo cinque squadre per quattro posti in Champions chi resterà fuori?
“È una bella domanda. Io credo che la lotta sarà tra Roma e Juventus per l’ultimo posto, perché penso che nelle prime tre posizioni arriveranno Napoli, Inter e Milan. Poi bisognerà vedere chi la spunterà. Il campionato è tornato sui suoi livelli: hanno ricominciato a segnare gli attaccanti e le grandi squadre sono tornate a imporsi. Fino a qualche settimana fa il capocannoniere era Orsolini o altri giocatori, adesso invece si è ristabilito tutto. Sarà una bella lotta. Il Milan, non avendo le coppe, sarà molto competitivo. Per lo scudetto vedo una corsa a tre tra Napoli e le due milanesi".
Lei ha toccato un punto importante, il campionato degli attaccanti. In casa Napoli, partita dopo partita, cresce il rendimento di Rasmus Højlund. Quando tornerà Lukaku, partirà comunque lui con i gradi da titolare?
“Lukaku ha la stima di Conte ma oggi Hojlund non può essere fatto fuori. Questo non sarà un problema per Conte, ma per chi deve fare le formazioni e per chi le commenta. Sono problemi bellissimi per un allenatore. Conte, pur avendo grande stima per Lukaku, pensa solo a far vincere il Napoli. Poi che giochi uno o l’altro conta relativamente. Potrebbero anche giocare insieme, anche se credo sia una soluzione più da gara in corso. Onestamente, oggi togliere Højlund è complicato. Conte avrà il compito di conciliare questi due bomber nel contesto tattico del Napoli. Ma voglio dire una cosa, pensi davvero che Lukaku, con la carriera che ha fatto e con Antonio Conte che è come un padre per lui, si faccia un problema se gioca cinque o sei partite in meno? Lui è un uomo spogliatoio, è venuto a Napoli solo per vincere. La gestione di Lukaku per Conte è la cosa più semplice che ci sia".
Il campionato è molto compatto, con tante squadre racchiuse in pochi punti. Secondo lei quando inizierà a spezzettarsi e a crearsi un divario tra le prime tre e le altre?
“Io credo che la Juventus sia in crescita. La Roma, se troverà un attaccante di livello come vuole Gasperini o comunque un compagno offensivo affidabile, può restare lì. Ci sarà una grande lotta per la Champions. Attenzione anche a squadre che stanno attraversando un momento leggermente sotto tono, come il Bologna, ma restano pericolose. Alla fine credo che nei primi cinque posti ci saranno queste squadre e basta".
Quindi per i posti Champions pensa siano solo queste le candidate? Non vede possibili outsider, nonostante organici importanti?
“È quello che credo. Non vedo squadre che possano staccarsi nettamente o inserirsi stabilmente. Ci sarà sempre questo margine ridotto. Pensiamo anche alla Juventus: ha davanti alcune partite abbordabili e vedremo cosa succederà tra quattro domeniche. Ma non credo che possano inserirsi altre squadre nella lotta con quelle che ho citato".
Il Como, sarebbe quasi un miracolo vederlo in Champions, ma anche qualcosa di molto affascinante, forse una delle squadre più europee del nostro campionato. Lei che ne pensa?
“Non c’è dubbio. Il Como è una squadra molto ‘spagnola’, prende tanto dal suo allenatore. Sarebbe una novità affascinante. Però va detto che ha speso circa 150 milioni di euro, e non sono pochi. La cosa certa è che li ha spesi bene. A volte si spendono tanti soldi e si sbaglia tutto. Basta vedere il Liverpool, aveva speso tantissimo ed era andato in crisi, ora si sta riprendendo".
Sembra essere in difficoltà la Lazio, anche se è stata penalizzata dall’episodio arbitrale che ha convalidato il gol di Davis dell’Udinese. Domenica alle 12:30 all’Olimpico, nel lunch match contro il Napoli, cosa si aspetta?
“La Lazio è una squadra difficile da affrontare per tutti. Ha dimostrato nelle ultime uscite di essere molto solida ed è stata penalizzata in modo clamoroso tra Milano, Parma e Udine. Non è assolutamente in crisi dal punto di vista del gioco e delle prestazioni. Il Napoli sarà favorito, questo è chiaro, ma è una partita che va conquistata. La solidità della Lazio può mettere in difficoltà anche questo Napoli, che però mi sembra stia andando davvero alla grande”.
di Napoli Magazine
30/12/2025 - 12:27
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore ex Napoli ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, partiamo innanzitutto dall’ultima giornata di campionato, tutte le prime della classe hanno vinto e la testa della classifica non si è mossa, abbiamo cinque squadre per quattro posti in Champions chi resterà fuori?
“È una bella domanda. Io credo che la lotta sarà tra Roma e Juventus per l’ultimo posto, perché penso che nelle prime tre posizioni arriveranno Napoli, Inter e Milan. Poi bisognerà vedere chi la spunterà. Il campionato è tornato sui suoi livelli: hanno ricominciato a segnare gli attaccanti e le grandi squadre sono tornate a imporsi. Fino a qualche settimana fa il capocannoniere era Orsolini o altri giocatori, adesso invece si è ristabilito tutto. Sarà una bella lotta. Il Milan, non avendo le coppe, sarà molto competitivo. Per lo scudetto vedo una corsa a tre tra Napoli e le due milanesi".
Lei ha toccato un punto importante, il campionato degli attaccanti. In casa Napoli, partita dopo partita, cresce il rendimento di Rasmus Højlund. Quando tornerà Lukaku, partirà comunque lui con i gradi da titolare?
“Lukaku ha la stima di Conte ma oggi Hojlund non può essere fatto fuori. Questo non sarà un problema per Conte, ma per chi deve fare le formazioni e per chi le commenta. Sono problemi bellissimi per un allenatore. Conte, pur avendo grande stima per Lukaku, pensa solo a far vincere il Napoli. Poi che giochi uno o l’altro conta relativamente. Potrebbero anche giocare insieme, anche se credo sia una soluzione più da gara in corso. Onestamente, oggi togliere Højlund è complicato. Conte avrà il compito di conciliare questi due bomber nel contesto tattico del Napoli. Ma voglio dire una cosa, pensi davvero che Lukaku, con la carriera che ha fatto e con Antonio Conte che è come un padre per lui, si faccia un problema se gioca cinque o sei partite in meno? Lui è un uomo spogliatoio, è venuto a Napoli solo per vincere. La gestione di Lukaku per Conte è la cosa più semplice che ci sia".
Il campionato è molto compatto, con tante squadre racchiuse in pochi punti. Secondo lei quando inizierà a spezzettarsi e a crearsi un divario tra le prime tre e le altre?
“Io credo che la Juventus sia in crescita. La Roma, se troverà un attaccante di livello come vuole Gasperini o comunque un compagno offensivo affidabile, può restare lì. Ci sarà una grande lotta per la Champions. Attenzione anche a squadre che stanno attraversando un momento leggermente sotto tono, come il Bologna, ma restano pericolose. Alla fine credo che nei primi cinque posti ci saranno queste squadre e basta".
Quindi per i posti Champions pensa siano solo queste le candidate? Non vede possibili outsider, nonostante organici importanti?
“È quello che credo. Non vedo squadre che possano staccarsi nettamente o inserirsi stabilmente. Ci sarà sempre questo margine ridotto. Pensiamo anche alla Juventus: ha davanti alcune partite abbordabili e vedremo cosa succederà tra quattro domeniche. Ma non credo che possano inserirsi altre squadre nella lotta con quelle che ho citato".
Il Como, sarebbe quasi un miracolo vederlo in Champions, ma anche qualcosa di molto affascinante, forse una delle squadre più europee del nostro campionato. Lei che ne pensa?
“Non c’è dubbio. Il Como è una squadra molto ‘spagnola’, prende tanto dal suo allenatore. Sarebbe una novità affascinante. Però va detto che ha speso circa 150 milioni di euro, e non sono pochi. La cosa certa è che li ha spesi bene. A volte si spendono tanti soldi e si sbaglia tutto. Basta vedere il Liverpool, aveva speso tantissimo ed era andato in crisi, ora si sta riprendendo".
Sembra essere in difficoltà la Lazio, anche se è stata penalizzata dall’episodio arbitrale che ha convalidato il gol di Davis dell’Udinese. Domenica alle 12:30 all’Olimpico, nel lunch match contro il Napoli, cosa si aspetta?
“La Lazio è una squadra difficile da affrontare per tutti. Ha dimostrato nelle ultime uscite di essere molto solida ed è stata penalizzata in modo clamoroso tra Milano, Parma e Udine. Non è assolutamente in crisi dal punto di vista del gioco e delle prestazioni. Il Napoli sarà favorito, questo è chiaro, ma è una partita che va conquistata. La solidità della Lazio può mettere in difficoltà anche questo Napoli, che però mi sembra stia andando davvero alla grande”.