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L'EX - Bianchi: "Il nostro libero ora è il portiere"
25.09.2025 19:51 di Napoli Magazine
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Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, è intervenuto quest’oggi nel corso di “Radiogoal” in onda tutti i giorni su Kiss Kiss Napoli: “Allora i migliori giocatori erano in Italia, i protagonisti sono sempre i giocatori. Adesso il campionato italiano non so in che posizione metterlo a livello europeo. Un tempo i campioni venivano in Italia, adesso ci dobbiamo accontentare del quinto/sesto posto, e di questo poi ne soffre anche la nazionale. Lobotka-Romano? Sono due situazioni completamente diverse. Si gioca di più, si gioca in un fazzoletto e la velocità di esecuzione è aumentata. La velocità tra il calcio mio e quello di adesso sta tutto nel fatto che prima stoppavi la palla, alzavi la testa e poi facevi la giocata, adesso bisogna fare tutto indirizzando bene la palla. Ma non solo, perché il nostro libero dell’epoca adesso è il portiere. Ma poi anche l’alimentazione era diversa, noi prima delle partite mangiavamo riso alla parmigiana. Adesso ci sono medici dello sport che fanno soltanto questo, e la medicina è progredita in maniera sensibile. All’epoca erano medici specializzati in altre discipline prestati allo sport”.

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L'EX - Bianchi: "Il nostro libero ora è il portiere"

di Napoli Magazine

25/09/2025 - 19:51

Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, è intervenuto quest’oggi nel corso di “Radiogoal” in onda tutti i giorni su Kiss Kiss Napoli: “Allora i migliori giocatori erano in Italia, i protagonisti sono sempre i giocatori. Adesso il campionato italiano non so in che posizione metterlo a livello europeo. Un tempo i campioni venivano in Italia, adesso ci dobbiamo accontentare del quinto/sesto posto, e di questo poi ne soffre anche la nazionale. Lobotka-Romano? Sono due situazioni completamente diverse. Si gioca di più, si gioca in un fazzoletto e la velocità di esecuzione è aumentata. La velocità tra il calcio mio e quello di adesso sta tutto nel fatto che prima stoppavi la palla, alzavi la testa e poi facevi la giocata, adesso bisogna fare tutto indirizzando bene la palla. Ma non solo, perché il nostro libero dell’epoca adesso è il portiere. Ma poi anche l’alimentazione era diversa, noi prima delle partite mangiavamo riso alla parmigiana. Adesso ci sono medici dello sport che fanno soltanto questo, e la medicina è progredita in maniera sensibile. All’epoca erano medici specializzati in altre discipline prestati allo sport”.