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L'EX - De Napoli: "Primo Scudetto e Maradona, vi racconto qualcosa di quel giorno"
10.05.2022 13:29 di Napoli Magazine

Fernando De Napoli, ai microfoni di CalcioNapoli24, ha ricordato il primo scudetto in azzurro per poi analizzare l'ultima stagione del club di De Laurentiis:

 

"Primo scudetto Napoli il 10 maggio 1987? Il Mio primo pensiero è per la città, che era tutta a festeggiare. Non ho mai visto una cosa del genere, mi auguro che il Napoli rivinca lo scudetto perchè questa gente è straordinaria e lo merita.

 

Ricordo che quel giorno Bianchi ci disse di non guardare la Tv per mantenere alta la concentrazione, anche se in città si sentiva la pressione e la voglia di festeggiare. Alcuni giocatori scherzavano per smorzare la tensione, altri invece, come me, restavano concentrati. Io ho avuto la fortuna di vivere diversi trionfi con il Napoli, ma il primo Scudetto è ovviamente quello con maggiori retroscena da raccontare perchè era la prima volta. Nella rosa eravamo quasi tutti giocatori del sud e ricordo che Maradona ci caricò prima di entrare sul pullman, anche se poi nessuno parlava. Fu qualcosa di pazzesco, tutti i motorini che ci seguivano ed era impressionate. Quando arrivammo al San Paolo poi fu da brividi, una marea di tifosi ad accoglierci e fu impagabile. Una volta entrati allo stadio ci caricammo ancora di più ed il resto lo sapete".

 

Poi un ricordo su Maradona:

 

"Diego ci teneva molto al Napoli e alla gente di Napoli. Lui giocò anche sul dolore, aveva tanti problemi alla schiena ma andò sempre oltre solo per amore di questa maglia".

 

Sul Napoli attuale e lo scudetto:

 

"Quest'anno è stata l'occasione più grande mancata, anche più del 2018 con Sarri. Un vero peccato, il Napoli di oggi ha pochi leader ed è questo che è mancato rispetto ai tempi nostri. Inoltre non c'è una figura dirigenziale come Allodi, lui aveva una marcia in più. Poi c'erano Marino e Pavarese, dirigenti di altissimo livello. Se fossi De Laurentiis penserei ad una figura come quella di Allodi, che ci faceva stare tranquilli e non ci faceva mancare mai niente".

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L'EX - De Napoli: "Primo Scudetto e Maradona, vi racconto qualcosa di quel giorno"

di Napoli Magazine

10/05/2024 - 13:29

Fernando De Napoli, ai microfoni di CalcioNapoli24, ha ricordato il primo scudetto in azzurro per poi analizzare l'ultima stagione del club di De Laurentiis:

 

"Primo scudetto Napoli il 10 maggio 1987? Il Mio primo pensiero è per la città, che era tutta a festeggiare. Non ho mai visto una cosa del genere, mi auguro che il Napoli rivinca lo scudetto perchè questa gente è straordinaria e lo merita.

 

Ricordo che quel giorno Bianchi ci disse di non guardare la Tv per mantenere alta la concentrazione, anche se in città si sentiva la pressione e la voglia di festeggiare. Alcuni giocatori scherzavano per smorzare la tensione, altri invece, come me, restavano concentrati. Io ho avuto la fortuna di vivere diversi trionfi con il Napoli, ma il primo Scudetto è ovviamente quello con maggiori retroscena da raccontare perchè era la prima volta. Nella rosa eravamo quasi tutti giocatori del sud e ricordo che Maradona ci caricò prima di entrare sul pullman, anche se poi nessuno parlava. Fu qualcosa di pazzesco, tutti i motorini che ci seguivano ed era impressionate. Quando arrivammo al San Paolo poi fu da brividi, una marea di tifosi ad accoglierci e fu impagabile. Una volta entrati allo stadio ci caricammo ancora di più ed il resto lo sapete".

 

Poi un ricordo su Maradona:

 

"Diego ci teneva molto al Napoli e alla gente di Napoli. Lui giocò anche sul dolore, aveva tanti problemi alla schiena ma andò sempre oltre solo per amore di questa maglia".

 

Sul Napoli attuale e lo scudetto:

 

"Quest'anno è stata l'occasione più grande mancata, anche più del 2018 con Sarri. Un vero peccato, il Napoli di oggi ha pochi leader ed è questo che è mancato rispetto ai tempi nostri. Inoltre non c'è una figura dirigenziale come Allodi, lui aveva una marcia in più. Poi c'erano Marino e Pavarese, dirigenti di altissimo livello. Se fossi De Laurentiis penserei ad una figura come quella di Allodi, che ci faceva stare tranquilli e non ci faceva mancare mai niente".