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L'EX DG - Marino: "Higuain è il trascinatore"
01.12.2015 21:18 di Napoli Magazine
Pierpaolo Marino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Sono molto contento della vittoria del Napoli e del primo posto in classifica. Higuain è diventato un trascinatore: in questo momento fa la differenza. Ora gli azzurri devono continuare così senza farsi prendere dall’entusiasmo. Ho contribuito a gettare le fondamenta del progetto. Sarei tornato in azzurro anche senza De Laurentiis: Pozzo aveva presentato un’offerta di poco inferiore a quella di Aurelio, con cui poi ho lavorato. Il successo con l’Inter è stato importante soprattutto dal punto di vista della convizione: c’è stato anche un pizzico di fortuna, una componente che non guasta. L’espulsione di Nagatomo? Di solito gli arbitri, dopo un primo giallo, concedono una terza entrata prima di estrarre il rosso, stavolta è andata diversamente. Tra Orsato e Mancini ci sono dei precedenti. L’allenatore dell’Inter è stato il catalizzatore del malumore, gli allenatori devono fare così per proteggere anche i giocatori da provvedimenti disciplinari. Lo scudetto? Anche noi nel 1987 non ne parlavamo all’esterno, ma nello spogliatoio ci comportavamo diversamente. Ricordo una cena a Roma dopo la sconfitta di Firenze: facemmo un patto d’acciaio a cena con Bruscolotti, Ferrario e Maradoina. Diego non voleva perdere neanche a ping pong”.
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L'EX DG - Marino: "Higuain è il trascinatore"

di Napoli Magazine

01/12/2024 - 21:18

Pierpaolo Marino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Sono molto contento della vittoria del Napoli e del primo posto in classifica. Higuain è diventato un trascinatore: in questo momento fa la differenza. Ora gli azzurri devono continuare così senza farsi prendere dall’entusiasmo. Ho contribuito a gettare le fondamenta del progetto. Sarei tornato in azzurro anche senza De Laurentiis: Pozzo aveva presentato un’offerta di poco inferiore a quella di Aurelio, con cui poi ho lavorato. Il successo con l’Inter è stato importante soprattutto dal punto di vista della convizione: c’è stato anche un pizzico di fortuna, una componente che non guasta. L’espulsione di Nagatomo? Di solito gli arbitri, dopo un primo giallo, concedono una terza entrata prima di estrarre il rosso, stavolta è andata diversamente. Tra Orsato e Mancini ci sono dei precedenti. L’allenatore dell’Inter è stato il catalizzatore del malumore, gli allenatori devono fare così per proteggere anche i giocatori da provvedimenti disciplinari. Lo scudetto? Anche noi nel 1987 non ne parlavamo all’esterno, ma nello spogliatoio ci comportavamo diversamente. Ricordo una cena a Roma dopo la sconfitta di Firenze: facemmo un patto d’acciaio a cena con Bruscolotti, Ferrario e Maradoina. Diego non voleva perdere neanche a ping pong”.