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L'EX - Santacroce: "Il Napoli non ha chiuso i conti ed il Cagliari si è guadagnato il punto"
27.02.2024 21:08 di Napoli Magazine

Fabiano Santacroce, ex difensore del Napoli, ha parlato a TuttoCagliari.net: "Il Cagliari si è guadagnato il punto, soprattutto perché è rimasto in partita nonostante lo svantaggio e non ha mai mollato fino all’ultimo secondo del recupero. Il Napoli ha avuto diverse occasioni per raddoppiare, ma non è riuscito a chiudere i conti. Peccato mortale, perché sappiamo tutti che il Cagliari è una squadra viva e coriacea. I sardi hanno sorpreso gli azzurri nel primo tempo? Il Cagliari è una squadra che può permettersi di approcciare le partite in questo modo. Certo, i rossoblù devono stare attenti a non scoprirsi troppo e curare con grande meticolosità la fase difensiva, ma hanno ampiamente dimostrato di poter aggredire gli avversari col pressing alto, risultando così più pericolosi. Quindi ben vengano questa mentalità e questo atteggiamento. Marcatura a uomo o a zona? Io personalmente sono per la marcatura a uomo. Però dipende, perché non tutti i difensori sanno marcare a uomo. Anzi, di questi tempi sono sempre meno i centrali e i terzini capaci di interpretare al meglio questo tipo di marcatura. Per cui, applicandola, si rischia di fare più danni che altro. Ripeto, dipende soprattutto dagli uomini che si hanno a disposizione".

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L'EX - Santacroce: "Il Napoli non ha chiuso i conti ed il Cagliari si è guadagnato il punto"

di Napoli Magazine

27/02/2024 - 21:08

Fabiano Santacroce, ex difensore del Napoli, ha parlato a TuttoCagliari.net: "Il Cagliari si è guadagnato il punto, soprattutto perché è rimasto in partita nonostante lo svantaggio e non ha mai mollato fino all’ultimo secondo del recupero. Il Napoli ha avuto diverse occasioni per raddoppiare, ma non è riuscito a chiudere i conti. Peccato mortale, perché sappiamo tutti che il Cagliari è una squadra viva e coriacea. I sardi hanno sorpreso gli azzurri nel primo tempo? Il Cagliari è una squadra che può permettersi di approcciare le partite in questo modo. Certo, i rossoblù devono stare attenti a non scoprirsi troppo e curare con grande meticolosità la fase difensiva, ma hanno ampiamente dimostrato di poter aggredire gli avversari col pressing alto, risultando così più pericolosi. Quindi ben vengano questa mentalità e questo atteggiamento. Marcatura a uomo o a zona? Io personalmente sono per la marcatura a uomo. Però dipende, perché non tutti i difensori sanno marcare a uomo. Anzi, di questi tempi sono sempre meno i centrali e i terzini capaci di interpretare al meglio questo tipo di marcatura. Per cui, applicandola, si rischia di fare più danni che altro. Ripeto, dipende soprattutto dagli uomini che si hanno a disposizione".