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LA RAPINA - Pistola in faccia a Milik per il Rolex: caccia al basista fuori l'uscita del San Paolo
05.10.2018 11:03 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

Una bella serata, rovinata proprio al momento di rientrare a casa. L’attaccante del Napoli Arkadiusz Milik ha subito una rapina fuori il cancello della sua villa, in via Ripuaria a Giugliano. Una zona isolata, di notte buia e solitaria. Di ritorno dal San Paolo dopo Napoli-Liverpool, l’attaccante polacco era nella sua Audi Q5 nera, con alla guida la compagna Jessica Ziolek. Al polso aveva il suo costoso Rolex Daytona, dal costo di circa 30mila euro, che era l’oggetto del desiderio dei malvimenti.

 

QUANDO L’AUTO di Milik si è fermata davanti al cancello che porta nel viale che conduce alla villa dell’attaccante, due rapinatori a bordo di uno scooter di grossa cilindrata si sono avvicinati all’auto. Caschi integrali in testa, con un colpo secco hanno sfondato il finestrino lato passeggero, dove era seduto Milik. Nessuno si è ferito, per fortuna, ma il calciatore si è ritrovato una pistola puntata al viso. È quanto ha raccontato il polacco ieri mattina, quando si è presentato dai carabinieri di Varcaturo per la denuncia. Milik ha raccontato di aver capito dai gesti e carpendo qualche parola, che il farabutto voleva il suo orologio. Senza esitare un momento il calciatore se lo è sfilato dal braccio e lo ha consegnato al ladro, che immediatamente si è dileguato con il suo complice. Probabilmente i malviventi lo aspettavano fuori casa. Indaga la Digos.

 

TANTA PAURA, ma anche un sospiro di sollievo. L’attaccante e la compagna, terrorizzati, temevano che la rapina potesse andare facilmente oltre. Il suv, costosissimo, i due smartphone, parecchi soldi in contanti e perfino le chiavi di casa. I malviventi avrebbero potuto fare razzia, ma evidentemente l’obiettivo era il Rolex del giocatore. Immediatamente sono partite le indagini, che non sono semplici. Nella zona dove è accaduto l’episodio non esistono telecamere di sorveglianza, ma gli inquirenti sono convinti che il colpo era studiato. Probabilmente un basista fuori l’uscita dello stadio San Paolo, che conosceva le abitudini del calciatore, ha avvisato quando l’Audi ha lasciato lo stadio. Da rettificare l’orario dell’aggressione: era circa la mezza e non le 2 di notte. Dopo le partite Milik preferisce rincasare subito e riposare, senza andare per locali o al ristorante. Stavolta la serata è stata agitata, ma il polacco ieri è apparso sereno agli allenamenti, rassicurando i compagni. E' turbato, dispiaciuto soprattutto per lo spavento avuto dalla sua Jessica, ma è pronto per giocare: non ci sono problemi per un suo utilizzo domenica nella partita col Sassuolo. Solo un grande spavento. Per fortuna.

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LA RAPINA - Pistola in faccia a Milik per il Rolex: caccia al basista fuori l'uscita del San Paolo

di Napoli Magazine

05/10/2018 - 11:03

Una bella serata, rovinata proprio al momento di rientrare a casa. L’attaccante del Napoli Arkadiusz Milik ha subito una rapina fuori il cancello della sua villa, in via Ripuaria a Giugliano. Una zona isolata, di notte buia e solitaria. Di ritorno dal San Paolo dopo Napoli-Liverpool, l’attaccante polacco era nella sua Audi Q5 nera, con alla guida la compagna Jessica Ziolek. Al polso aveva il suo costoso Rolex Daytona, dal costo di circa 30mila euro, che era l’oggetto del desiderio dei malvimenti.

 

QUANDO L’AUTO di Milik si è fermata davanti al cancello che porta nel viale che conduce alla villa dell’attaccante, due rapinatori a bordo di uno scooter di grossa cilindrata si sono avvicinati all’auto. Caschi integrali in testa, con un colpo secco hanno sfondato il finestrino lato passeggero, dove era seduto Milik. Nessuno si è ferito, per fortuna, ma il calciatore si è ritrovato una pistola puntata al viso. È quanto ha raccontato il polacco ieri mattina, quando si è presentato dai carabinieri di Varcaturo per la denuncia. Milik ha raccontato di aver capito dai gesti e carpendo qualche parola, che il farabutto voleva il suo orologio. Senza esitare un momento il calciatore se lo è sfilato dal braccio e lo ha consegnato al ladro, che immediatamente si è dileguato con il suo complice. Probabilmente i malviventi lo aspettavano fuori casa. Indaga la Digos.

 

TANTA PAURA, ma anche un sospiro di sollievo. L’attaccante e la compagna, terrorizzati, temevano che la rapina potesse andare facilmente oltre. Il suv, costosissimo, i due smartphone, parecchi soldi in contanti e perfino le chiavi di casa. I malviventi avrebbero potuto fare razzia, ma evidentemente l’obiettivo era il Rolex del giocatore. Immediatamente sono partite le indagini, che non sono semplici. Nella zona dove è accaduto l’episodio non esistono telecamere di sorveglianza, ma gli inquirenti sono convinti che il colpo era studiato. Probabilmente un basista fuori l’uscita dello stadio San Paolo, che conosceva le abitudini del calciatore, ha avvisato quando l’Audi ha lasciato lo stadio. Da rettificare l’orario dell’aggressione: era circa la mezza e non le 2 di notte. Dopo le partite Milik preferisce rincasare subito e riposare, senza andare per locali o al ristorante. Stavolta la serata è stata agitata, ma il polacco ieri è apparso sereno agli allenamenti, rassicurando i compagni. E' turbato, dispiaciuto soprattutto per lo spavento avuto dalla sua Jessica, ma è pronto per giocare: non ci sono problemi per un suo utilizzo domenica nella partita col Sassuolo. Solo un grande spavento. Per fortuna.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma