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LAVORO DI SQUADRA - Napoli, staff tecnico e staff sanitario artefici di risultati strabilianti!
06.02.2016 11:17 di Napoli Magazine Fonte: La Gazzetta dello Sport

Maurizio Sarri ha detto in tempi non sospetti che «bastano 18 uomini per un colpo di stato». L’importante, però, è che godano sempre di buona salute. Soltanto così, infatti, è possibile per il Napoli sovvertire le gerarchie precostituite che a inizio stagione vedevano la Juve davanti a tutti. Merito di Sarri, certamente, ma anche della sinergia che si è venuta a creare tra staff tecnico e staff sanitario che sta producendo risultati strabilianti. Il medico sociale De Nicola e il preparatore atletico Sinatti sono solo la punta dell’iceberg di una equipe che a Castel Volturno è operativa dall’alba al tramonto. Lo staff medico del Napoli abbina tradizione e innovazione. Ad esempio, il club azzurro è stato il primo a studiare il Dna dei propri calciatori (compresi quelli del vivaio) perché il fattore genetico aiuta a chiarire il quadro clinico di un atleta. La prevenzione degli infortuni è maniacale, del resto De Nicola già negli anni Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la maggiore mentre Raffaele Canonico, come De Nicola professore alle Temple University di Philadelphia, si occupa della nutrizione dei calciatori. Non si parla di una vera e propria dieta ma di programmi specifici di educazione alimentare. Sui lettini della sala medica si vede spesso Reina, uno che lo scorso anno a Monaco ha giocato poco e si è infortunato molto. Lo staff sanitario azzurro si è assunto una grossa responsabilità facendosi garante della tenuta fisica dello spagnolo e così Pepe è rinato grazie al dottore Enrico D’Andrea, il guru della medicina manuale. I fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano e Fabio Sannino e il massiofisioterapista Marco Di Lullo accarezzano di continuo i muscoli di Hamsik e compagni. Giocando ogni tre giorni, infatti, ci si concentra essenzialmente sul recupero della fatica neuromuscolare e sul riequilibrio posturale. Se poi si va comunque incontro a qualche acciacco, allora ci pensa il riabilitatore di campo Massimo Buono a restituire in tempi brevi a Sarri i calciatori infortunati.

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LAVORO DI SQUADRA - Napoli, staff tecnico e staff sanitario artefici di risultati strabilianti!

di Napoli Magazine

06/02/2024 - 11:17

Maurizio Sarri ha detto in tempi non sospetti che «bastano 18 uomini per un colpo di stato». L’importante, però, è che godano sempre di buona salute. Soltanto così, infatti, è possibile per il Napoli sovvertire le gerarchie precostituite che a inizio stagione vedevano la Juve davanti a tutti. Merito di Sarri, certamente, ma anche della sinergia che si è venuta a creare tra staff tecnico e staff sanitario che sta producendo risultati strabilianti. Il medico sociale De Nicola e il preparatore atletico Sinatti sono solo la punta dell’iceberg di una equipe che a Castel Volturno è operativa dall’alba al tramonto. Lo staff medico del Napoli abbina tradizione e innovazione. Ad esempio, il club azzurro è stato il primo a studiare il Dna dei propri calciatori (compresi quelli del vivaio) perché il fattore genetico aiuta a chiarire il quadro clinico di un atleta. La prevenzione degli infortuni è maniacale, del resto De Nicola già negli anni Novanta utilizzava le tecniche posturali che oggi vanno per la maggiore mentre Raffaele Canonico, come De Nicola professore alle Temple University di Philadelphia, si occupa della nutrizione dei calciatori. Non si parla di una vera e propria dieta ma di programmi specifici di educazione alimentare. Sui lettini della sala medica si vede spesso Reina, uno che lo scorso anno a Monaco ha giocato poco e si è infortunato molto. Lo staff sanitario azzurro si è assunto una grossa responsabilità facendosi garante della tenuta fisica dello spagnolo e così Pepe è rinato grazie al dottore Enrico D’Andrea, il guru della medicina manuale. I fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano e Fabio Sannino e il massiofisioterapista Marco Di Lullo accarezzano di continuo i muscoli di Hamsik e compagni. Giocando ogni tre giorni, infatti, ci si concentra essenzialmente sul recupero della fatica neuromuscolare e sul riequilibrio posturale. Se poi si va comunque incontro a qualche acciacco, allora ci pensa il riabilitatore di campo Massimo Buono a restituire in tempi brevi a Sarri i calciatori infortunati.

Fonte: La Gazzetta dello Sport