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MEDIASET - Il Napoli perde contro il Bologna e non esce dalla crisi, fischi del San Paolo, Ancelotti sprofonda a -17 dall'Inter
01.12.2019 21:50 di Napoli Magazine Fonte: Andrea Ghislandi per Sport Mediaset

Nella 14a giornata di Serie A, il Napoli perde 2-1 contro il Bologna e non esce dalla crisi: per Ancelotti sono 6 gare di fila senza vittorie in campionato e gli azzurri sprofondano a -17 dall'Inter. Al San Paolo una zampata di Llorente al 41' porta avanti i padroni di casa, che nella ripresa si fanno rimontare da Skov Olsen (58') e da Sansone (80').

 

LA PARTITA

Una crisi senza fine e i fischi del San Paolo assordanti come non si sentiva da tempo. Grande in Champions, il Napoli torna piccolo piccolo quando rientra nei confini nazionali, già a dicembre il sogno scudetto è da riporre nuovamente nel cassetto, ma di questo passo anche il quarto posto rischia di diventare un obiettivo irraggiungibile. Con la sconfitta di stasera sono sei le gare in campionato senza vittorie e l'ultimo acuto al San Paolo risale a un mese e mezzo fa, il 2-0 al Verona. Da allora 4 pareggi e due sconfitte, che hanno fatto scivolare fuori dalla zona Europa. Per un tempo, pur senza incantare, gli azzurri avevano tenuto a bada un Bologna troppo timido e impreciso nelle ripartenze. Il gol nel finale di Llorente, dopo una caparbia azione di Insigne, sembrava aver messo in discesa la gara, ma quella vecchia volpe di Mihajlovic anche via telefono ha trovato modo di ribaltare la squadra. Fuori lo spento Orsolini per il giovane danese Skov Olsen la mossa azzeccata nell'intervallo, ma è nell'atteggiamento che i rossoblù cambiano radicalmente, trasformandosi da teneri agnellini a impavidi guerrieri come è nel dna del tecnico serbo.

 

Il gol del pareggio di Skov Olsen è una mazzata per i padroni di casa, che cominciano probabilmente anche ad avvertire le fatiche di Champions e non riescono più a pressare a dovere e ad arrivare per prima sulle seconde palle. Ancelotti prova a vincerla come è giusto che sia, ma i già fragili equilibri saltano per aria anche per via della contemporanea presenza di troppi uomini offensivi. Il Bologna ci crede sempre più con il passare dei minuti, si rende conto che gli avversari sono in difficoltà e il gol di Sansone a 10' dalla fine è il giusto premio per una squadra che non ha mai mollato. Il Napoli ci prova in tutti i modi ma è impreciso e al 95' anche un po' sfortunato, quando Llorente si vede annullare il gol del 2-2 per un lieve fuorigioco. E quando Pasqua decreta la fine, piovono fischi per tutti: ora urge un chiarimento tra allenatore e giocatori per salvare quel poco di salvabile in campionato.

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MEDIASET - Il Napoli perde contro il Bologna e non esce dalla crisi, fischi del San Paolo, Ancelotti sprofonda a -17 dall'Inter

di Napoli Magazine

01/12/2019 - 21:50

Nella 14a giornata di Serie A, il Napoli perde 2-1 contro il Bologna e non esce dalla crisi: per Ancelotti sono 6 gare di fila senza vittorie in campionato e gli azzurri sprofondano a -17 dall'Inter. Al San Paolo una zampata di Llorente al 41' porta avanti i padroni di casa, che nella ripresa si fanno rimontare da Skov Olsen (58') e da Sansone (80').

 

LA PARTITA

Una crisi senza fine e i fischi del San Paolo assordanti come non si sentiva da tempo. Grande in Champions, il Napoli torna piccolo piccolo quando rientra nei confini nazionali, già a dicembre il sogno scudetto è da riporre nuovamente nel cassetto, ma di questo passo anche il quarto posto rischia di diventare un obiettivo irraggiungibile. Con la sconfitta di stasera sono sei le gare in campionato senza vittorie e l'ultimo acuto al San Paolo risale a un mese e mezzo fa, il 2-0 al Verona. Da allora 4 pareggi e due sconfitte, che hanno fatto scivolare fuori dalla zona Europa. Per un tempo, pur senza incantare, gli azzurri avevano tenuto a bada un Bologna troppo timido e impreciso nelle ripartenze. Il gol nel finale di Llorente, dopo una caparbia azione di Insigne, sembrava aver messo in discesa la gara, ma quella vecchia volpe di Mihajlovic anche via telefono ha trovato modo di ribaltare la squadra. Fuori lo spento Orsolini per il giovane danese Skov Olsen la mossa azzeccata nell'intervallo, ma è nell'atteggiamento che i rossoblù cambiano radicalmente, trasformandosi da teneri agnellini a impavidi guerrieri come è nel dna del tecnico serbo.

 

Il gol del pareggio di Skov Olsen è una mazzata per i padroni di casa, che cominciano probabilmente anche ad avvertire le fatiche di Champions e non riescono più a pressare a dovere e ad arrivare per prima sulle seconde palle. Ancelotti prova a vincerla come è giusto che sia, ma i già fragili equilibri saltano per aria anche per via della contemporanea presenza di troppi uomini offensivi. Il Bologna ci crede sempre più con il passare dei minuti, si rende conto che gli avversari sono in difficoltà e il gol di Sansone a 10' dalla fine è il giusto premio per una squadra che non ha mai mollato. Il Napoli ci prova in tutti i modi ma è impreciso e al 95' anche un po' sfortunato, quando Llorente si vede annullare il gol del 2-2 per un lieve fuorigioco. E quando Pasqua decreta la fine, piovono fischi per tutti: ora urge un chiarimento tra allenatore e giocatori per salvare quel poco di salvabile in campionato.

Fonte: Andrea Ghislandi per Sport Mediaset