Ciro Venerato, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il Napoli ha fatto un’offerta a gennaio per Osimhen. Ha parlato con Campos e Lopez, e stabilito una sorta di cronoporgramma. Sui numeri Napoli e Lille c’erano, altrimenti non si autorizza una società a parlare con un proprio tesserato. Evidentemente c’era una base già. A febbraio il ragazzo doveva venire a Napoli in gran segreto, poi è scoppiato il virus. Un mese fa il ragazzo ha perso anche il padre, punto di riferimento. Tutto questo ha rallentato la trattativa. Il Napoli ha avuto pochi giorni fa dei contatti telefonici con il nuovo agente di Osimhen, che in modo garbato, ha chiesto un po’ di tempo, perché doveva approfondire dei dialoghi con altri club di Premier League. Sicuramente non si chiuderà, se si chiuderà, con gli stessi accordi raggiunti con il precedente entourage. Il Liverpool si è interessato molto ad Osimhen. C’è stato più di un dialogo tra entourage e club, ma anche tra i club stessi. Gira anche la voce dello United, ch sta avendo un dialogo con D’Avila, agente di Osimhen. Il terzo nome che gira nell’etere è quello del Tottenham, anche se non so nulla al riguardo su eventuali dialoghi, trattative, interessi. Il Liverpool, in questo momento, mi sembra il club più interessato in maniera importante. Io sono molto pessimista per la trattativa Napoli-Osimhen. È stato molto garbato D’Avila a telefono ma anche scaltro, è come invitare una donna a cena, lei declina in modo molto garbato l’invito, ma alla fine non viene. Immobile? È in assoluto il giocatore più richiesto da Gattuso a De Laurentiis. È stato il primo nome che è stato fatto da Gattuso per il futuro. Jovic? C’è stato un colloquio con il suo entourage, con Fali Ramadani, che è anche agente di Koulibaly. Non so chi prenderà il Napoli in attacco, ma faccio un invito ai tifosi: siate positivi perché il Napoli l’anno prossimo farà un grande campionato. È tornata l’armonia di gruppo che c’era quando c’era Sarri. Tutti parlano lo stesso linguaggio. C’è totale fiducia e sinergia”.