A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Daniele D'Eustacchio, allenatore: “Il memorandum Italia-Cina significa che finalmente la Federazione si è mossa e si è fatta vedere. Saranno difficili gli interscambi perchè bisognerà entrare nella loro cultura e ci sarà da capire se la FIGC si adatterà alla metodologia cinese, è questo il mio unico dubbio. Diverse società stanno provando ad allargare il proprio brand in Cina. In molti mi hanno contattato e non c'è solo solo il Napoli, anche la Sampdoria e l'Atalanta. Ripeto, il problema sarà di adattamento e non solo a livello personale, ma anche giuridico, metodico sarà il grande scoglio da superare. La Cina può incrementare il fatturato per l'immagine del club perchè moltissimi cinesi seguono il calcio e una partita qui viene vista da 120milioni di persone. Milik in Cina è il più famoso ed è molto amato, ma anche Insigne e Koulibaly sono volti noti. Allargare il brand per le società in Cina sarebbe importante anche a livello economico perchè la Cina crea accademie e tour che sono pagati il doppio se non il triplo rispetto all'Italia. Il marchio Napoli è tra i più seguiti in Cina: quella azzurra è stata la prima squadra, insieme alla Juve, ad avere un impatto mediatico davvero forte. Il Napoli si è messo sui social network cinesi ed è stato importante perchè per il fuso orario le partite vengono trasmesse di notte in Cina. Oltretutto, da queste parti piace molto Napoli, la città ed il cibo e quindi tutto coinvolge. Dalian in inverno è una città freddissima, ha però un'ottima squadra e devo dire che la squadra femminile di calcio del Dalian è la migliore. Sarà difficile per Hamsik adattarsi al cibo, lì l'agnello, carne e le zuppe la fanno da padrona”.