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ON AIR - Gautieri: "Adesso il Napoli deve guardare solo a sè stesso e vincerle entrambe"
13.05.2025 11:55 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Roma. 

Polemiche di mister Claudio Ranieri post Atalanta-Roma. Che idea si è fatto del protocollo VAR? 

“Mi sono fatto l’idea che non c’è coerenza. Magari per la stessa situazione, in un’altra partita danno rigore. Penso che forse c’erano meno polemiche prima, senza VAR. Adesso, con la VAR, bisogna saperla gestire bene e, secondo me, ancora non l’abbiamo capito. Ma penso che non l’abbia capito nessuno, e per questo nascono tutte queste polemiche. C’è da dire che Ranieri è uno che non si lamenta mai, è un signore anche nella comunicazione. Quindi, se ha detto certe cose, evidentemente si è sentito toccato dalla gestione di questo strumento che, purtroppo, crea difficoltà".

Ranieri si è arrabbiato probabilmente anche perché si è complicata la rincorsa al quarto posto. Quale sarà la quarta squadra ad andare in Champions? 

“Potrebbe andare a chiunque. In questo momento il Bologna è un po’ più indietro rispetto a Juve, Lazio e Roma. Detto questo, quel punto per la Roma potrebbe pesare tanto in negativo. Mancano due partite, ci sono sei punti in palio, e può succedere di tutto. Si gioca anche sull’errore dell’altro: chi deve inseguire o è a pari punti deve vincere, sperando in un passo falso degli altri. Secondo me tutte hanno le stesse possibilità. Lo abbiamo visto anche con Napoli-Genoa: partite facili non ce ne sono. Probabilmente si deciderà tutto all’ultima giornata".

Il Napoli ha sprecato un jolly contro il Genoa, ed ora l’Inter lo segue ad un solo punto. Basterà agli azzurri per conquistare il quarto tricolore della loro storia? 

“Nessuno si aspettava questo mezzo passo falso del Napoli. Anche vincendo, comunque, avrebbe dovuto vincere le prossime due, con Parma e Cagliari. È normale che adesso un punto può fare la differenza. Il Napoli deve giocare per vincere entrambe, anche perché l’Inter, con la Lazio, ha una partita difficile, ma in queste situazioni sbaglia poco. Io ho visto il Parma, è una squadra viva, gioca, crea. Sarà una partita fisica. Il campionato si deciderà su chi le vince tutte e due. Secondo me, quel punto di vantaggio del Napoli può contare, ma deve fare sei punti perché l’Inter non sbaglierà. Quando sembrava che il campionato fosse finito e che l’Inter fosse sportivamente ‘morta’, è riuscita non solo ad andare in finale di Champions, ma a rientrare anche nella corsa scudetto, facendo capire che è una squadra forte, viva, che sa reagire anche alle difficoltà. Per cui, il Napoli deve guardare solo a sé stesso e vincerle entrambe".

Restando su Napoli-Genoa, Conte è stato criticato per aver tolto Raspadori per inserire Billing, sostanzialmente un centrocampista per una punta, abbassandosi. Secondo lei è stato un errore, anche alla luce del pareggio subito? 

“Se Billing avesse segnato al 93’, avremmo parlato di mossa azzeccata. Io penso che non sia la sostituzione in sé a dirti se ti stai abbassando o meno. Spesso metti un centrocampista per dare compattezza, Conte vede cose che da fuori non si colgono, ma non sempre le cose vanno come speri. Il Napoli doveva chiudere quella partita, non lo ha fatto, e l’episodio ha fatto la differenza. Quando affronti squadre come il Genoa, che non mollano mai, può succedere. Il Genoa gioca a calcio, e io l’avevo detto. Il Napoli ha avuto l’occasione per andare sul 3-1, non l’ha sfruttata, e poi ha subito il pareggio. Il calcio è questo: se non chiudi, vieni punito".

Romelu Lukaku, con 34 presenze, 13 gol e 10 assist, l’ha soddisfatta? 

“Sì, mi ha soddisfatto non solo per gol e assist, ma per tutto il lavoro che ha fatto per la squadra. È un giocatore che lavora tanto per i compagni, crea spazi, fa salire la squadra, difende. È un attaccante completo. Oggi spesso si giudica solo in base ai gol, ma secondo me è sbagliato. Lukaku ha fatto un campionato straordinario. Tutti si aspettavano qualche gol in più, ma non è facile concretizzare sempre. Per me è un giocatore fortissimo".

Conte è sempre più criptico riguardo al proprio futuro. A domanda diretta, non risponde. Lei che idea si è fatto? Resterà al Napoli o è più vicino all’addio? 

“Se Conte dovesse andare via, sarebbe un peccato. Il Napoli ha trovato un grande allenatore, e Conte ha trovato una grande piazza guidata da una società che spende per vincere, e bisogna dare atto anche a De Laurentiis: è un presidente che investe. Se dovesse andare via, dispiacerebbe. Io sinceramente non so se resterà o meno, ma sicuramente sarebbe una perdita importante. Il presidente, comunque, è uno che prende sempre allenatori di livello: da Benitez a Sarri, da Ancelotti a Spalletti, lo stesso Mazzarri che, però, nella seconda esperienza è stato sfortunato. Se Conte dovesse andare, sono certo che punterebbero comunque su un tecnico capace di fare la differenza".

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ON AIR - Gautieri: "Adesso il Napoli deve guardare solo a sè stesso e vincerle entrambe"

di Napoli Magazine

13/05/2025 - 11:55

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Gautieri, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Roma. 

Polemiche di mister Claudio Ranieri post Atalanta-Roma. Che idea si è fatto del protocollo VAR? 

“Mi sono fatto l’idea che non c’è coerenza. Magari per la stessa situazione, in un’altra partita danno rigore. Penso che forse c’erano meno polemiche prima, senza VAR. Adesso, con la VAR, bisogna saperla gestire bene e, secondo me, ancora non l’abbiamo capito. Ma penso che non l’abbia capito nessuno, e per questo nascono tutte queste polemiche. C’è da dire che Ranieri è uno che non si lamenta mai, è un signore anche nella comunicazione. Quindi, se ha detto certe cose, evidentemente si è sentito toccato dalla gestione di questo strumento che, purtroppo, crea difficoltà".

Ranieri si è arrabbiato probabilmente anche perché si è complicata la rincorsa al quarto posto. Quale sarà la quarta squadra ad andare in Champions? 

“Potrebbe andare a chiunque. In questo momento il Bologna è un po’ più indietro rispetto a Juve, Lazio e Roma. Detto questo, quel punto per la Roma potrebbe pesare tanto in negativo. Mancano due partite, ci sono sei punti in palio, e può succedere di tutto. Si gioca anche sull’errore dell’altro: chi deve inseguire o è a pari punti deve vincere, sperando in un passo falso degli altri. Secondo me tutte hanno le stesse possibilità. Lo abbiamo visto anche con Napoli-Genoa: partite facili non ce ne sono. Probabilmente si deciderà tutto all’ultima giornata".

Il Napoli ha sprecato un jolly contro il Genoa, ed ora l’Inter lo segue ad un solo punto. Basterà agli azzurri per conquistare il quarto tricolore della loro storia? 

“Nessuno si aspettava questo mezzo passo falso del Napoli. Anche vincendo, comunque, avrebbe dovuto vincere le prossime due, con Parma e Cagliari. È normale che adesso un punto può fare la differenza. Il Napoli deve giocare per vincere entrambe, anche perché l’Inter, con la Lazio, ha una partita difficile, ma in queste situazioni sbaglia poco. Io ho visto il Parma, è una squadra viva, gioca, crea. Sarà una partita fisica. Il campionato si deciderà su chi le vince tutte e due. Secondo me, quel punto di vantaggio del Napoli può contare, ma deve fare sei punti perché l’Inter non sbaglierà. Quando sembrava che il campionato fosse finito e che l’Inter fosse sportivamente ‘morta’, è riuscita non solo ad andare in finale di Champions, ma a rientrare anche nella corsa scudetto, facendo capire che è una squadra forte, viva, che sa reagire anche alle difficoltà. Per cui, il Napoli deve guardare solo a sé stesso e vincerle entrambe".

Restando su Napoli-Genoa, Conte è stato criticato per aver tolto Raspadori per inserire Billing, sostanzialmente un centrocampista per una punta, abbassandosi. Secondo lei è stato un errore, anche alla luce del pareggio subito? 

“Se Billing avesse segnato al 93’, avremmo parlato di mossa azzeccata. Io penso che non sia la sostituzione in sé a dirti se ti stai abbassando o meno. Spesso metti un centrocampista per dare compattezza, Conte vede cose che da fuori non si colgono, ma non sempre le cose vanno come speri. Il Napoli doveva chiudere quella partita, non lo ha fatto, e l’episodio ha fatto la differenza. Quando affronti squadre come il Genoa, che non mollano mai, può succedere. Il Genoa gioca a calcio, e io l’avevo detto. Il Napoli ha avuto l’occasione per andare sul 3-1, non l’ha sfruttata, e poi ha subito il pareggio. Il calcio è questo: se non chiudi, vieni punito".

Romelu Lukaku, con 34 presenze, 13 gol e 10 assist, l’ha soddisfatta? 

“Sì, mi ha soddisfatto non solo per gol e assist, ma per tutto il lavoro che ha fatto per la squadra. È un giocatore che lavora tanto per i compagni, crea spazi, fa salire la squadra, difende. È un attaccante completo. Oggi spesso si giudica solo in base ai gol, ma secondo me è sbagliato. Lukaku ha fatto un campionato straordinario. Tutti si aspettavano qualche gol in più, ma non è facile concretizzare sempre. Per me è un giocatore fortissimo".

Conte è sempre più criptico riguardo al proprio futuro. A domanda diretta, non risponde. Lei che idea si è fatto? Resterà al Napoli o è più vicino all’addio? 

“Se Conte dovesse andare via, sarebbe un peccato. Il Napoli ha trovato un grande allenatore, e Conte ha trovato una grande piazza guidata da una società che spende per vincere, e bisogna dare atto anche a De Laurentiis: è un presidente che investe. Se dovesse andare via, dispiacerebbe. Io sinceramente non so se resterà o meno, ma sicuramente sarebbe una perdita importante. Il presidente, comunque, è uno che prende sempre allenatori di livello: da Benitez a Sarri, da Ancelotti a Spalletti, lo stesso Mazzarri che, però, nella seconda esperienza è stato sfortunato. Se Conte dovesse andare, sono certo che punterebbero comunque su un tecnico capace di fare la differenza".