A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla Giostra”, è intervenuto Andrea Ferretti, professore di ortopedia e traumatologia, ed ex responsabile dell’area medica della Nazionale italiana: “Lukaku? Ogni infortunio ha una storia a sé. Qui c’è una lesione muscolare che interessa un muscolo importante, ma le lesioni di questo tipo sono l’infortunio più frequente; normalmente avviene nei flessori, qui invece parliamo dell’estensore del quadricipite. ‘Alto grado’ significa che si è lesionato un alto numero di fibre muscolari. Non possiamo sapere quante siano, dipende dagli esami strumentali a cui il calciatore si è sottoposto. Quando sono lesioni pure del muscolo, non necessitano di trattamento chirurgico, al quale si ricorre quando è interessata una porzione importante del tendine, che è quella parte non contrattile che collega il muscolo all’osso. Se c’è una componente tendinea importante compromessa, si può procedere chirurgicamente, normalmente invece le pure lesioni muscolari non richiedono trattamento chirurgico. I tempi sono molto variabili perché dipende dal numero di fibre interessato e dalla risposta singola alle varie terapie. Oggi abbiamo a disposizione tante terapie per le lesioni muscolari che aiutano a guarire bene. Eccetto casi particolari, le lesioni guariscono con un tessuto cicatriziale e lo scopo dei medici è agevolare questo processo naturale di cicatrizzazione. Normalmente, con il trattamento chirurgico (perché magari c’è un danno tendineo) i tempi si possono allungare sensibilmente. Può essere ragionevole parlare di 3 mesi nel primo caso e 5/6 nel secondo, ma per fortuna oggi le squadre di calcio hanno un team di medici e fisioterapisti in grado di capire e individuare i migliori trattamenti. Capisco la preoccupazione dei tifosi e dell’allenatore, ma non bisogna farsi prendere dal panico. È un infortunio muscolare dal quale l’atleta si riprenderà senza fretta. Le terapie servono a migliorare la qualità della guarigione più che accorciare i tempi. Se doveva farsi male, meglio che è successo adesso. Nazionale? Anche Gattuso come Conte è stato con me in Nazionale, conosco le sue caratteristiche umane e le sue competenze. Credo che dobbiamo avere fiducia in Gattuso e negli atleti affinché conquistino la qualificazione al mondiale, che però deve essere considerata come un punto di partenza. Dobbiamo essere fiduciosi, è un periodo in cui mancano dei grandi talenti, quindi dobbiamo aspettare che vengano fuori dei fuoriclasse dai vivai, ma per ora abbiamo comunque ottimi giocatori. Sono d’accordo con Ancelotti quando lanciò l’allarme sul numero di partite, che andrebbe diminuito perché anche in atleti che entrano solo per 15 minuti lo stress e la partecipazione emotiva sono alti e costituiscono un fattore di rischio per gli infortuni”.
di Napoli Magazine
19/08/2025 - 14:21
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla Giostra”, è intervenuto Andrea Ferretti, professore di ortopedia e traumatologia, ed ex responsabile dell’area medica della Nazionale italiana: “Lukaku? Ogni infortunio ha una storia a sé. Qui c’è una lesione muscolare che interessa un muscolo importante, ma le lesioni di questo tipo sono l’infortunio più frequente; normalmente avviene nei flessori, qui invece parliamo dell’estensore del quadricipite. ‘Alto grado’ significa che si è lesionato un alto numero di fibre muscolari. Non possiamo sapere quante siano, dipende dagli esami strumentali a cui il calciatore si è sottoposto. Quando sono lesioni pure del muscolo, non necessitano di trattamento chirurgico, al quale si ricorre quando è interessata una porzione importante del tendine, che è quella parte non contrattile che collega il muscolo all’osso. Se c’è una componente tendinea importante compromessa, si può procedere chirurgicamente, normalmente invece le pure lesioni muscolari non richiedono trattamento chirurgico. I tempi sono molto variabili perché dipende dal numero di fibre interessato e dalla risposta singola alle varie terapie. Oggi abbiamo a disposizione tante terapie per le lesioni muscolari che aiutano a guarire bene. Eccetto casi particolari, le lesioni guariscono con un tessuto cicatriziale e lo scopo dei medici è agevolare questo processo naturale di cicatrizzazione. Normalmente, con il trattamento chirurgico (perché magari c’è un danno tendineo) i tempi si possono allungare sensibilmente. Può essere ragionevole parlare di 3 mesi nel primo caso e 5/6 nel secondo, ma per fortuna oggi le squadre di calcio hanno un team di medici e fisioterapisti in grado di capire e individuare i migliori trattamenti. Capisco la preoccupazione dei tifosi e dell’allenatore, ma non bisogna farsi prendere dal panico. È un infortunio muscolare dal quale l’atleta si riprenderà senza fretta. Le terapie servono a migliorare la qualità della guarigione più che accorciare i tempi. Se doveva farsi male, meglio che è successo adesso. Nazionale? Anche Gattuso come Conte è stato con me in Nazionale, conosco le sue caratteristiche umane e le sue competenze. Credo che dobbiamo avere fiducia in Gattuso e negli atleti affinché conquistino la qualificazione al mondiale, che però deve essere considerata come un punto di partenza. Dobbiamo essere fiduciosi, è un periodo in cui mancano dei grandi talenti, quindi dobbiamo aspettare che vengano fuori dei fuoriclasse dai vivai, ma per ora abbiamo comunque ottimi giocatori. Sono d’accordo con Ancelotti quando lanciò l’allarme sul numero di partite, che andrebbe diminuito perché anche in atleti che entrano solo per 15 minuti lo stress e la partecipazione emotiva sono alti e costituiscono un fattore di rischio per gli infortuni”.