Guglielmo Miccichè, ex vice presidente del Palermo e fratello del Presidente della Figc, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Confermo la richiesta del Napoli di giocare le ultime due in contemporanea con la Juve. Importante giocare in contemporanea. Solo così si può avere un equilibrio mentale per fronteggiare la tensione e l’ansia. Contestazione dei tifosi della Juve? Dispiace molto, dopo tutto ciò che la Juve ha dimostrato in questi 6 anni poi. Dybala? Quando ero al Palermo, non l’aveva cercato solo la Juve ma anche il Napoli e molto il Milan. Sono convinto che la Joya a Napoli sarebbe esploso ancora di più, come ha fatto Cavani, per i sudamericani è la piazza ideale, in azzurro fanno benissimo. Anche Pastore fu vicino agli azzurri e pure lui nel Napoli avrebbe fatto cose straordinarie. Jorginho? Grandissimo giocatore. Era un obiettivo forte per il Palermo prima che approdasse al Napoli. Grande visione di gioco e piedi molto eleganti. Chi era il migliore al Palermo? Ricordo con immensa ammirazione Pastore, talento sopraffino ma incapace di sbloccarsi a pieno nel suo periodo rosanero".
di Napoli Magazine
25/04/2018 - 19:36
Guglielmo Miccichè, ex vice presidente del Palermo e fratello del Presidente della Figc, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Confermo la richiesta del Napoli di giocare le ultime due in contemporanea con la Juve. Importante giocare in contemporanea. Solo così si può avere un equilibrio mentale per fronteggiare la tensione e l’ansia. Contestazione dei tifosi della Juve? Dispiace molto, dopo tutto ciò che la Juve ha dimostrato in questi 6 anni poi. Dybala? Quando ero al Palermo, non l’aveva cercato solo la Juve ma anche il Napoli e molto il Milan. Sono convinto che la Joya a Napoli sarebbe esploso ancora di più, come ha fatto Cavani, per i sudamericani è la piazza ideale, in azzurro fanno benissimo. Anche Pastore fu vicino agli azzurri e pure lui nel Napoli avrebbe fatto cose straordinarie. Jorginho? Grandissimo giocatore. Era un obiettivo forte per il Palermo prima che approdasse al Napoli. Grande visione di gioco e piedi molto eleganti. Chi era il migliore al Palermo? Ricordo con immensa ammirazione Pastore, talento sopraffino ma incapace di sbloccarsi a pieno nel suo periodo rosanero".