A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Rebus attacco in casa Napoli: più Lucca o Núñez? Oppure è tra coloro che pensano possano arrivare entrambi?
“Ci dicono che potrebbero arrivare entrambi. Di sicuro, oggi abbiamo raccontato dell’incontro tra De Laurentiis e Ramadani, avvenuto nei giorni scorsi, e questo mi fa pensare che il Napoli voglia fare un investimento importante in attacco andando su Nunez. Chiaramente sono due profili molto diversi: anche i costi parlano da soli. Se uno come Núñez è stato pagato 100 milioni dal Liverpool, un motivo c’è. Parliamo di due giocatori forti, con caratteristiche ed esperienze differenti, e che potrebbero occupare ruoli diversi all’interno della squadra. Secondo me, il Napoli non ha ancora scelto in via definitiva quale strada intraprendere. Anche perché, come spesso abbiamo detto, entrambe le opzioni comportano costi molto elevati. Mi aspetto che nel giro di qualche giorno la situazione si sblocchi. Anche perché, da quanto ci risulta, Osimhen ha chiesto esplicitamente al Napoli di non essere disturbato prima del 10 luglio, il club sta prendendo tempo anche per questo motivo. Osimhen ha tutto il diritto di scegliere quando parlare di mercato. Non ha alcun obbligo in tal senso. L’unico obbligo che ha è quello di presentarsi in ritiro, qualora convocato dal club. Potrebbe anche decidere di non accettare alcuna offerta e restare a Napoli. È una sua facoltà, rientra pienamente nei suoi diritti. Detto ciò, è chiaro che la situazione non è semplice. Nella testa di Osimhen c’è la volontà di voltare pagina, di trovare una nuova sfida per la propria carriera. E il Napoli, dal canto suo, non vede l’ora di definire la situazione: qualora Osimhen dovesse partire, avrebbe una maggiore libertà d’azione sul mercato, oltre a una serenità diversa. La situazione rischia di diventare delicata, come lo è stata anche l’anno scorso.”
A suo avviso, quanto è concreta la possibilità di vedere Osimhen alla Juventus, considerando anche che Vlahovic abbia le valigie in mano, dato l’incremento di ingaggio a 10,5 milioni a stagione dal 1° luglio?
“Le possibilità, almeno per come la vedo io oggi, sono bassissime. Però sai, nel mercato non si può mai escludere nulla. Lo dico sempre: nel calciomercato non esistono sentenze, ma solo rinvii. Detto questo, il Napoli non ha alcuna intenzione di rinforzare una diretta concorrente. È ovvio che, davanti a un’offerta irrinunciabile, tutto può succedere, ma se dovessi rispondere in modo provocatorio direi che, tra tenerlo o venderlo alla Juventus, il club se lo terrebbe. Inoltre, la Juventus è ad un passo dalla chiusura di David, dunque le chance di prendere Osimhen si abbassano ulteriormente.”
Stiamo assistendo al muro alzato dal Bologna nei confronti del Napoli per Ndoye. Per Beukema, invece, pare si sia mosso direttamente l’entourage del calciatore, chiedendo la cessione. Che notizie ha da questo fronte?
“Per quanto riguarda Beukema, è una trattativa complicata. C’è anche qui una data da segnare in rosso: il 10 luglio, termine oltre il quale scade la famosa clausola di Lucumi. Il Bologna, al momento, è in difficoltà anche per quanto riguarda Italiano: se parte Beukema e qualcuno pagasse la clausola di Lucumí, a quel punto il tecnico dovrebbe ricostruire da zero la coppia centrale. Per Ndoye la richiesta economica è alta. Il Napoli dovrà avere pazienza, sperando che Conte non sia troppo esigente e non pretenda chiusure immediate, soprattutto dopo essere rimasto scottato l’anno scorso con acquisti fatti a fine agosto.”
L’ultima domanda, direttore, riguarda Noa Lang. Si parla insistentemente di lui: quanto è vicino al Napoli?
“Lang sarà con ogni probabilità il terzo acquisto del Napoli, dopo Marianucci e De Bruyne. Credo che sia ormai tutto fatto, manca solo l’ufficialità. È una questione di formalità: mi aspetto che possa arrivare in Italia già nei prossimi giorni, forse già in questa settimana, per sostenere le visite mediche a Roma.”