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ON AIR - Sollitto: "De Bruyne può dare tanto al Napoli, Nusa sarebbe un'ottima risorsa"
13.06.2025 11:21 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Vincenzo Sollitto, direttore sportivo ex Anderlecht.

Ieri è stato il “Kevin De Bruyne day”: si è trattato di un colpo più mediatico o più tecnico? 

“Direi sicuramente tecnico, perché per il ruolo che ricopre può ancora dare tanto. Lo ribadisco, nonostante l’età, può essere ancora molto utile alla causa, anche in una squadra come il Napoli. È chiaro che c’è anche un risvolto mediatico, ma non credo che De Laurentiis punti solo a quello: anzi, per lui conta molto la concretezza. Con un centrocampo già di ottimo livello, con Lobotka, McTominay ed Anguissa, De Bruyne rappresenta un vero valore aggiunto. Mi auguro, però, che il Napoli faccia altre operazioni sia qualitative che quantitative. L’anno prossimo, escludendo la Coppa Italia – che, si sa, Conte non considera una priorità – il Napoli dovrà affrontare due competizioni importanti: il campionato e la Champions League. Con l’attuale rosa, non riuscirebbe a reggere entrambi gli impegni. Quest’anno ha giocato ben 19 partite in meno rispetto all’Inter, e anche per questo gli azzurri sono riusciti meritatamente a portare a casa il titolo. Per la prossima stagione, serviranno sia qualità che quantità. Serve anche un’opera di ringiovanimento, considerato che la rosa ha bisogno di abbassare l’età media".

A tal proposito, uno dei nomi accostati al Napoli è quello di Antonio Nusa: quando era al Bruges era un conto, ma ora che è entrato nell’orbita Red Bull le cose sembrano più complicate, non crede? 

“Assolutamente sì, è un altro elemento che potrebbe tornare molto utile al Napoli. Però ormai il suo cartellino ha un valore importante, non è certo economico. Ha preso mercato e questo è un dato di fatto. Il campionato belga, poi, è da sempre considerato una vetrina per chi vuole emergere, soprattutto per giocatori scandinavi e sudamericani. Quindi sì, Nusa sarebbe un’ottima risorsa per Conte".

Da ex Anderlecht, le risulta che la volontà di Romelu Lukaku sia di tornare lì a chiudere la carriera? 

“È una mia sensazione, e non aggiungo altro, se non che non si parla di questa estate, bensì la prossima. Il ragazzo vuole ancora giocarsi le sue carte, almeno per un’altra stagione. Poi, vuoi per l’età, vuoi per la voglia di tornare vicino casa o per il legame con il club bianco-malva, ci può stare. Potrebbe succedere, ma non in questa finestra di mercato. Escludo che si possa concretizzare un’uscita in questa sessione. L’anno prossimo, sì".

Il Napoli sembra intenzionato ad acquistare un altro attaccante di livello da affiancare a Lukaku, visto che la prossima sarà una stagione lunga. Tra i nomi emersi ci sono Núñez, Gyökeres, Lucca… Secondo le sue informazioni, su chi potrebbe fare realmente follie il club azzurro? 

“Se parliamo solo di questi nomi, vedo Lucca molto avanti. Però a mio avviso tutto ruota attorno a un altro nome: Osimhen. Dipenderà tutto da quando e a quanto verrà venduto. L’anno scorso, ad esempio, si rischiava di trattenerlo, infatti è stato mandato in prestito in Turchia a mercato già chiuso. Quest’anno dovranno gestire tutto per tempo, e in base alle valutazioni economiche su Osimhen verranno fatte anche quelle sugli altri attaccanti. È tutto collegato".

Vorrei un suo parere su Chemsdine Talbi, un altro giocatore della scuola Bruges. Ha fatto bene, lo abbiamo visto anche contro l’Atalanta. Secondo lei è già pronto per la Serie A e per un progetto ambizioso come quello del nuovo Napoli? 

“Non lo prenderei come titolare immediato, te lo dico sinceramente. Lo vedo come un elemento da inserire nella rosa, da far crescere con calma. È vero che il Belgio propone tanti talenti, ma spesso all’inizio fanno fatica ad affermarsi in Italia. Prendi il caso di Saelemaekers: è in Italia da anni, ha solo 25 anni, ma ci ha messo un po’ per emergere. All’inizio ha faticato al Milan, poi ha trovato spazio prima al Bologna e ora alla Roma. Ecco, Chemsdine Talbi ha bisogno di tempo per adattarsi. Quindi sì, lo prenderei, ma non come titolare pronto fin da subito".

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ON AIR - Sollitto: "De Bruyne può dare tanto al Napoli, Nusa sarebbe un'ottima risorsa"

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13/06/2025 - 11:21

A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Vincenzo Sollitto, direttore sportivo ex Anderlecht.

Ieri è stato il “Kevin De Bruyne day”: si è trattato di un colpo più mediatico o più tecnico? 

“Direi sicuramente tecnico, perché per il ruolo che ricopre può ancora dare tanto. Lo ribadisco, nonostante l’età, può essere ancora molto utile alla causa, anche in una squadra come il Napoli. È chiaro che c’è anche un risvolto mediatico, ma non credo che De Laurentiis punti solo a quello: anzi, per lui conta molto la concretezza. Con un centrocampo già di ottimo livello, con Lobotka, McTominay ed Anguissa, De Bruyne rappresenta un vero valore aggiunto. Mi auguro, però, che il Napoli faccia altre operazioni sia qualitative che quantitative. L’anno prossimo, escludendo la Coppa Italia – che, si sa, Conte non considera una priorità – il Napoli dovrà affrontare due competizioni importanti: il campionato e la Champions League. Con l’attuale rosa, non riuscirebbe a reggere entrambi gli impegni. Quest’anno ha giocato ben 19 partite in meno rispetto all’Inter, e anche per questo gli azzurri sono riusciti meritatamente a portare a casa il titolo. Per la prossima stagione, serviranno sia qualità che quantità. Serve anche un’opera di ringiovanimento, considerato che la rosa ha bisogno di abbassare l’età media".

A tal proposito, uno dei nomi accostati al Napoli è quello di Antonio Nusa: quando era al Bruges era un conto, ma ora che è entrato nell’orbita Red Bull le cose sembrano più complicate, non crede? 

“Assolutamente sì, è un altro elemento che potrebbe tornare molto utile al Napoli. Però ormai il suo cartellino ha un valore importante, non è certo economico. Ha preso mercato e questo è un dato di fatto. Il campionato belga, poi, è da sempre considerato una vetrina per chi vuole emergere, soprattutto per giocatori scandinavi e sudamericani. Quindi sì, Nusa sarebbe un’ottima risorsa per Conte".

Da ex Anderlecht, le risulta che la volontà di Romelu Lukaku sia di tornare lì a chiudere la carriera? 

“È una mia sensazione, e non aggiungo altro, se non che non si parla di questa estate, bensì la prossima. Il ragazzo vuole ancora giocarsi le sue carte, almeno per un’altra stagione. Poi, vuoi per l’età, vuoi per la voglia di tornare vicino casa o per il legame con il club bianco-malva, ci può stare. Potrebbe succedere, ma non in questa finestra di mercato. Escludo che si possa concretizzare un’uscita in questa sessione. L’anno prossimo, sì".

Il Napoli sembra intenzionato ad acquistare un altro attaccante di livello da affiancare a Lukaku, visto che la prossima sarà una stagione lunga. Tra i nomi emersi ci sono Núñez, Gyökeres, Lucca… Secondo le sue informazioni, su chi potrebbe fare realmente follie il club azzurro? 

“Se parliamo solo di questi nomi, vedo Lucca molto avanti. Però a mio avviso tutto ruota attorno a un altro nome: Osimhen. Dipenderà tutto da quando e a quanto verrà venduto. L’anno scorso, ad esempio, si rischiava di trattenerlo, infatti è stato mandato in prestito in Turchia a mercato già chiuso. Quest’anno dovranno gestire tutto per tempo, e in base alle valutazioni economiche su Osimhen verranno fatte anche quelle sugli altri attaccanti. È tutto collegato".

Vorrei un suo parere su Chemsdine Talbi, un altro giocatore della scuola Bruges. Ha fatto bene, lo abbiamo visto anche contro l’Atalanta. Secondo lei è già pronto per la Serie A e per un progetto ambizioso come quello del nuovo Napoli? 

“Non lo prenderei come titolare immediato, te lo dico sinceramente. Lo vedo come un elemento da inserire nella rosa, da far crescere con calma. È vero che il Belgio propone tanti talenti, ma spesso all’inizio fanno fatica ad affermarsi in Italia. Prendi il caso di Saelemaekers: è in Italia da anni, ha solo 25 anni, ma ci ha messo un po’ per emergere. All’inizio ha faticato al Milan, poi ha trovato spazio prima al Bologna e ora alla Roma. Ecco, Chemsdine Talbi ha bisogno di tempo per adattarsi. Quindi sì, lo prenderei, ma non come titolare pronto fin da subito".