A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.
Il Napoli, domani, si giocherà lo Scudetto. Innanzitutto, lei che sensazioni ha in merito alla sfida con il Cagliari?
“Sensazioni positive. Comunque non potrebbe essere diversamente: hai un punto di vantaggio, giochi in casa… Non voglio nemmeno pensare al fatto che i rossoblu siano già salvi e non abbiano stimoli, perché non è su questo che il Napoli deve fare leva. Deve invece concentrarsi sull’obiettivo, che è troppo importante. Hai una città intera che ti spinge e, soprattutto, i valori sono nettamente a favore del Napoli. Quindi, avanti tutta, come si dice. Serve una grande partita, sperando già nel primo tempo di metterla nella giusta direzione. E poi non dico altro, perché se dovesse succedere sarebbe qualcosa di meraviglioso, di storico. Il tavolo, per usare un’espressione ricorrente, è già stato apparecchiato. Si tratta quindi della situazione migliore possibile. La preparazione della partita, anche sotto il profilo caratteriale, sembra già fatta. Non resta che tenere tranquilli i calciatori".
Secondo lei, esiste il rischio che domani scendano in campo con le gambe paralizzate?
“No, dai. Parliamo di giocatori abituati, importanti, con esperienza. È una partita che tutti vorrebbero giocare, e loro hanno questa grande opportunità, che si sono meritati per un anno intero. È vero che l’Inter ha sbagliato qualcosina, ma poteva esserci anche il Milan o la Juve: invece c’è il Napoli. Questo vuol dire che sono stati quelli che hanno creduto fino in fondo di poter fare qualcosa di importante. Quindi mi auguro che vada tutto bene, anche per loro, ma soprattutto per la città. Un traguardo del genere sarà sempre storico, anche se giocassero per il centesimo scudetto. A Napoli si vivono diversamente, certi eventi".
Nelle ultime valutazioni della Lega Calcio si è discusso della possibilità di introdurre i playoff per lo Scudetto in Serie A. Le piacerebbe un’ipotesi del genere?
“Mah, renderebbe il campionato più acceso. I playoff mi sarebbero piaciuti, come li fanno in Serie B, ad esempio. Però servirebbero dei parametri giusti, perché così come sono pensati oggi non sono molto corretti. Dare chance Scudetto a chi, magari, ha chiuso il campionato con 15 o 18 punti in meno… è un po’ troppo azzardato. Servirebbe una formula con dei limiti di differenza punti".
Si continua a parlare di un ritorno di Antonio Conte sulla panchina bianconera. Qual è la sua sensazione a riguardo?
“Se ne parla tanto, quindi qualcosa di vero potrebbe anche esserci. Però io credo che, al di là di tutto, oggi conti solo il presente. Se Mister Conte dovesse rimanere a Napoli, e se avesse a disposizione una squadra adeguata e un grande mercato, il Napoli – dopo un anno del genere – potrebbe solo crescere. Poi, se proprio deve essere un addio, speriamo che lasci quella ciliegina sulla torta chiamata Scudetto, come ha detto lui stesso, prima di andarsene".
Chi è stato l’uomo copertina della stagione partenopea?
“Lo dico da sempre: per me l’uomo scudetto è Antonio Conte. I ragazzi lo hanno seguito dall’inizio alla fine. Dopo l’anno scorso, disastroso, dico che soltanto lui – senza paragoni – poteva portare il Napoli a giocarsi lo Scudetto".
di Napoli Magazine
22/05/2025 - 11:34
A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.
Il Napoli, domani, si giocherà lo Scudetto. Innanzitutto, lei che sensazioni ha in merito alla sfida con il Cagliari?
“Sensazioni positive. Comunque non potrebbe essere diversamente: hai un punto di vantaggio, giochi in casa… Non voglio nemmeno pensare al fatto che i rossoblu siano già salvi e non abbiano stimoli, perché non è su questo che il Napoli deve fare leva. Deve invece concentrarsi sull’obiettivo, che è troppo importante. Hai una città intera che ti spinge e, soprattutto, i valori sono nettamente a favore del Napoli. Quindi, avanti tutta, come si dice. Serve una grande partita, sperando già nel primo tempo di metterla nella giusta direzione. E poi non dico altro, perché se dovesse succedere sarebbe qualcosa di meraviglioso, di storico. Il tavolo, per usare un’espressione ricorrente, è già stato apparecchiato. Si tratta quindi della situazione migliore possibile. La preparazione della partita, anche sotto il profilo caratteriale, sembra già fatta. Non resta che tenere tranquilli i calciatori".
Secondo lei, esiste il rischio che domani scendano in campo con le gambe paralizzate?
“No, dai. Parliamo di giocatori abituati, importanti, con esperienza. È una partita che tutti vorrebbero giocare, e loro hanno questa grande opportunità, che si sono meritati per un anno intero. È vero che l’Inter ha sbagliato qualcosina, ma poteva esserci anche il Milan o la Juve: invece c’è il Napoli. Questo vuol dire che sono stati quelli che hanno creduto fino in fondo di poter fare qualcosa di importante. Quindi mi auguro che vada tutto bene, anche per loro, ma soprattutto per la città. Un traguardo del genere sarà sempre storico, anche se giocassero per il centesimo scudetto. A Napoli si vivono diversamente, certi eventi".
Nelle ultime valutazioni della Lega Calcio si è discusso della possibilità di introdurre i playoff per lo Scudetto in Serie A. Le piacerebbe un’ipotesi del genere?
“Mah, renderebbe il campionato più acceso. I playoff mi sarebbero piaciuti, come li fanno in Serie B, ad esempio. Però servirebbero dei parametri giusti, perché così come sono pensati oggi non sono molto corretti. Dare chance Scudetto a chi, magari, ha chiuso il campionato con 15 o 18 punti in meno… è un po’ troppo azzardato. Servirebbe una formula con dei limiti di differenza punti".
Si continua a parlare di un ritorno di Antonio Conte sulla panchina bianconera. Qual è la sua sensazione a riguardo?
“Se ne parla tanto, quindi qualcosa di vero potrebbe anche esserci. Però io credo che, al di là di tutto, oggi conti solo il presente. Se Mister Conte dovesse rimanere a Napoli, e se avesse a disposizione una squadra adeguata e un grande mercato, il Napoli – dopo un anno del genere – potrebbe solo crescere. Poi, se proprio deve essere un addio, speriamo che lasci quella ciliegina sulla torta chiamata Scudetto, come ha detto lui stesso, prima di andarsene".
Chi è stato l’uomo copertina della stagione partenopea?
“Lo dico da sempre: per me l’uomo scudetto è Antonio Conte. I ragazzi lo hanno seguito dall’inizio alla fine. Dopo l’anno scorso, disastroso, dico che soltanto lui – senza paragoni – poteva portare il Napoli a giocarsi lo Scudetto".