Roberto De Zerbi, allenatore del Palermo, ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno in vista della gara col Napoli.
De Zerbi, di fronte ci sarà la squadra, dove lei ha giocato per due stagioni dal 2006 al 2008 con 33 presenze e tre reti. Contro il Napoli sarà un esordio da incorniciare?
«È emozionante incontrare il Napoli. So che la Serie A è il top e non sarà facile, ma so di avere il coraggio e le idee per fare bene. Purtroppo non ho il tempo di assaporare questa emozione, ammetto che non riesco a godermi appieno l’arrivo in Serie A».
A Palermo dovrà fare i conti con Zamparini.
«Sono disponibile al dialogo e al confronto con tutti. Con Zamparini ho parlato chiaro. Ascolto tutti ma poi decido con la mia testa».
Con Zamparini avrà parlato di obiettivi?
«No, solo dell’idea di gioco che vuole imprimere al Palermo. Non abbiamo parlato di obiettivi prefissati e se me li chiedete sarei bugiardo a rispondere, perché ancora non conosco tutta la squadra».
Torniamo al campo, sabato non potrà sedersi in panchina. Quanto le pesa la squalifica?
«Mi brucia tanto e mi compromette un momento storico nella mia vita, però è così, devo adeguarmi a questo e concentrarmi a preparare la partita nel migliore dei modi».
Forse il Napoli è la squadra peggiore da affrontare?
«Ho detto ai ragazzi che per affrontare il Napoli dovremo lavorare anche la notte. La squadra che affronteremo è tra le più organizzate, ma voglio giocare con una mentalità chiara».
Al Napoli ha fatto da chioccia ad un giovanissimo Hamsik. Lo sloveno è la vera bestia nera del Palermo: 7 reti contro i rosanero.
«Mi fa piacere incontrarlo. Hamsik è un giocatore completo, un fuoriclasse. Le cose sono cambiate, lui ancora gioca ed è sulla cresta dell’onda, io invece, alleno. Vorrà dire che sono già invecchiato».
L’intero ricavato della sfida andrà alle popolazioni colpite dal sisma. Vuole inviare un messaggio ai tifosi?
«Invito i tifosi a riempire lo stadio. Molti pensano che io abbia solo da guadagnare venendo ad allenare qui, ma non è vero, mi sto giocando tanto anch’io e spero vada bene».
di Napoli Magazine
10/09/2016 - 10:27
Roberto De Zerbi, allenatore del Palermo, ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno in vista della gara col Napoli.
De Zerbi, di fronte ci sarà la squadra, dove lei ha giocato per due stagioni dal 2006 al 2008 con 33 presenze e tre reti. Contro il Napoli sarà un esordio da incorniciare?
«È emozionante incontrare il Napoli. So che la Serie A è il top e non sarà facile, ma so di avere il coraggio e le idee per fare bene. Purtroppo non ho il tempo di assaporare questa emozione, ammetto che non riesco a godermi appieno l’arrivo in Serie A».
A Palermo dovrà fare i conti con Zamparini.
«Sono disponibile al dialogo e al confronto con tutti. Con Zamparini ho parlato chiaro. Ascolto tutti ma poi decido con la mia testa».
Con Zamparini avrà parlato di obiettivi?
«No, solo dell’idea di gioco che vuole imprimere al Palermo. Non abbiamo parlato di obiettivi prefissati e se me li chiedete sarei bugiardo a rispondere, perché ancora non conosco tutta la squadra».
Torniamo al campo, sabato non potrà sedersi in panchina. Quanto le pesa la squalifica?
«Mi brucia tanto e mi compromette un momento storico nella mia vita, però è così, devo adeguarmi a questo e concentrarmi a preparare la partita nel migliore dei modi».
Forse il Napoli è la squadra peggiore da affrontare?
«Ho detto ai ragazzi che per affrontare il Napoli dovremo lavorare anche la notte. La squadra che affronteremo è tra le più organizzate, ma voglio giocare con una mentalità chiara».
Al Napoli ha fatto da chioccia ad un giovanissimo Hamsik. Lo sloveno è la vera bestia nera del Palermo: 7 reti contro i rosanero.
«Mi fa piacere incontrarlo. Hamsik è un giocatore completo, un fuoriclasse. Le cose sono cambiate, lui ancora gioca ed è sulla cresta dell’onda, io invece, alleno. Vorrà dire che sono già invecchiato».
L’intero ricavato della sfida andrà alle popolazioni colpite dal sisma. Vuole inviare un messaggio ai tifosi?
«Invito i tifosi a riempire lo stadio. Molti pensano che io abbia solo da guadagnare venendo ad allenare qui, ma non è vero, mi sto giocando tanto anch’io e spero vada bene».