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PRESS CONFERENCE - Genoa, Vieira: "Dobbiamo crescere, giocare contro il Napoli non è mai facile, lotterà per lo scudetto, vogliamo fare punti, l'anno scorso ce la siamo giocata"
03.10.2025 15:35 di Napoli Magazine
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Patrick Vieira, allenatore del Genoa, a due giorni dal match contro il Napoli è intervenuto in conferenza stampa: "Credo che la voglia di tornare in campo ci sia. Dopo la partita, quando ho visto come i tifosi hanno salutato la squadra, mi ha dato il sentimento di unità. E’ un messaggio importantissimo per noi e questo ci dà la voglia di essere più aggressivi e di competere. Abbiamo analizzato la partita e su un percorso di crescita dobbiamo prendere le cose da migliorare le performance della squadra. Per questo, i tre pugni che abbiamo preso siano importanti per la crescita. Ho già in testa quanto e cosa cambiare? Credo che sulla partita che abbiamo fatto non dobbiamo nascondere che non abbiamo fatto la partita che non dovevamo fare. La mia responsabilità è anche guardare quanto fatto da inizio campionato e per questo che non dobbiamo buttare tutto. Siamo una squadra giovane, dobbiamo imparare e crescere. E queste gare aiutano la squadra a crescere. Dobbiamo solo analizzare la partita con calma e guardare quello che non abbiamo fatto bene. Io non dimentico le partite fatte contro Como, Juventus o Bologna. Ma anche contro il Lecce dove meritavamo di più e non abbiamo raccolto quanto seminato. Dobbiamo rimanere uniti, continuare a lavorare e migliorare questi dettagli che sono importanti per vincere. Ruolo un po’ atipico di Thorsby. Può essere una soluzione ideale per il modulo? Sulla partita che abbiamo giocato contro la Lazio abbiamo parlato di prenderci un po’ più di rischi e con i rischi che abbiamo preso ha mancato equilibrio. Thorsby può essere un’opzione ma ci sono anche altri giocatori. E’ importante per me come allenatore analizzare questa partita per crescere ma non farei è cambiare il modulo o cambiare la filosofia o i giocatori. Ho sempre detto che ho un gruppo di giocatori con cui sono contento di lavorare. Che corde ho toccato per sfidare il Napoli? Non è facile andare contro il Napoli. Una squadra che lotterà per il campionato e tra le più forti in Italia. Noi abbiamo parlato della squadra nostra. Dobbiamo guardare noi. Spaventa la classifica? La classifica è la realtà. Siamo ad inizio campionato ma per noi è importante capire dove siamo e reagire. Questo è stato il messaggio. Contro la Lazio abbiamo avuto momenti difficili ma la squadra non ha mai visto nessun giocatore scontento. E’ un momento difficile però ho visto giocatori che hanno provato a tornare su in partita. Ci sono momenti chiave dove non abbiamo fatto gol. Se avessimo fatto un gol prima della fine del primo tempo la partita poteva essere diversa. Mi aspettavo, vedendo anche il calendario molto impegnativo in questa prima fase, di essere a questo punto della classifica con questi alti e bassi? Deluso no. Sono realista sulla classifica e sui due punti che abbiamo. Dall’altra parte vedo le performance che sono più positive che negative. E’ vero che nelle ultime gare non abbiamo visto il vero Genoa ma siamo una squadra giovane e dobbiamo fare questo percorso accettando che si può anche fare un passo indietro. Dobbiamo continuare a lavorare stando attenti a non essere soddisfatti solo della prestazione. Vogliamo sì la prestazione, ma anche la vittoria. Il fatto che sia una squadra giovane che ha perso alcuni giocatori di esperienza, come Badelj, può essere in questa fase un problema? Dobbiamo crescere e imparare velocemente. Io ho un gruppo a disposizione a cui non posso nulla dire sul piano dell'atteggiamento. Abbiamo perso giocatori di esperienza ma abbiamo giocatori in gruppo che devono prendersi responsabilità. Malinovskyi, Sabelli, Leali, Vitinha, Martin hanno questa responsabilità di prendere più spazio ed avere una leadership sul campo e fuori dal campo. E far capire ai più giovani che quest’anno sarà complicato ma siamo pronti a competere. L'anno scorso abbiamo fermato il Napoli che poi avrebbe vinto lo scudetto. Non dovrà mancare quella voglia di lottare su ogni pallone e quella compattezza? Lottare su tutti i palloni dobbiamo farlo sempre. Serve quello per avere la meglio sulla qualità individuale del Napoli. Sarà una partita difficile ma dobbiamo essere più compatti, pressare su ogni palla e avere più copertura. Non possiamo fare errori perché con la qualità dei giocatori del Napoli la paghiamo subito. L'anno scorso abbiamo fatto una grande partita di personalità. Come stanno gli infortunati? Purtroppo Stanciu sarà fuori, Cornet ha avuto un affaticamento agli adduttori e sarà fuori come sarà fuori anche Messias. Per quanto riguarda Onana aspettiamo domani perché ha fatto quasi tutta la settimana con la squadra e aspettiamo l'allenamento di domani. Contro la Lazio è mancata determinazione in qualche giocatore fra quelli che erano in campo nel primo tempo e in alcuni nel secondo? Lei pensa che noi abbiamo mancato di determinazione? Non sono d’accordo. La determinazione la squadra l’ha sempre avuta, dalla prima partita che abbiamo giocato contro il Lecce. Contro la Lazio la mia prima frustrazione era non esser vicino ai miei giocatori per via della squalifica. La squadra ha sempre avuto determinazione e voglia di lottare perché penso che sia nel DNA della mia squadra. Abbiamo sbagliato sul piano tattico perché hanno segnato quando noi abbiamo sbagliato posizionamento. Abbiamo fallito situazioni importanti, passaggi importati, situazioni dove possiamo fare meglio. Dopo il Napoli ci saranno tre partite dove si devono fare punti? Prima di pensare alle prossime gare c’è il Napoli dove vogliamo fare punti. L’anno scorso abbiamo dimostrato che possiamo competere contro di loro. Abbiamo giocatori giovani e dobbiamo accettarlo. Vogliamo sempre fare un passo avanti nel percorso ma nel corso della stagione ci sono momenti difficili. E noi siamo uniti perché vogliamo fare punti. La cosa più bella è stata vedere i tifosi alla fine della partita. Perché vedere come hanno reagito dopo una sconfitta per 3-0 ci dà quella voglia di andare a Napoli e cercare punti. Chi doveva fare la differenza, quelli arrivati in estate, secondo me l’hanno fatta in queste partite? Io credo al collettivo e non ai singoli. Chi è arrivato ha qualità, ma dobbiamo vedere il gioco di squadra. Solo così si vede la qualità. Se noi vogliamo continuare e performare ancora di più per vincere, la priorità è fare un gioco di squadra. Colombo e un mediano in più possono fare la differenza? Parliamo di Colombo, ma possiamo anche parlare di Ekuban, Ekhator, Gronbaek…Io ho un gruppo di giocatori e la qualità individuale non serve a niente se non facciamo una bella partita. Quello che sta facendo Colombo per la squadra è interessantissimo per noi, sta facendo un lavoro bellissimo ed importantissimo. Poi sull’aspetto offensivo può fare di più come Gronbaek e Carboni, possiamo giocare meglio dietro prendendoci più responsabilità con i difensori o fare meglio con i centrocampisti. Per quello che non è un problema individuale ma il nostro focus è sull’aspetto collettivo. Noi possiamo uscire da questo momento negativo solo così, non con gli aspetti individuali".

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03/10/2025 - 15:35

Patrick Vieira, allenatore del Genoa, a due giorni dal match contro il Napoli è intervenuto in conferenza stampa: "Credo che la voglia di tornare in campo ci sia. Dopo la partita, quando ho visto come i tifosi hanno salutato la squadra, mi ha dato il sentimento di unità. E’ un messaggio importantissimo per noi e questo ci dà la voglia di essere più aggressivi e di competere. Abbiamo analizzato la partita e su un percorso di crescita dobbiamo prendere le cose da migliorare le performance della squadra. Per questo, i tre pugni che abbiamo preso siano importanti per la crescita. Ho già in testa quanto e cosa cambiare? Credo che sulla partita che abbiamo fatto non dobbiamo nascondere che non abbiamo fatto la partita che non dovevamo fare. La mia responsabilità è anche guardare quanto fatto da inizio campionato e per questo che non dobbiamo buttare tutto. Siamo una squadra giovane, dobbiamo imparare e crescere. E queste gare aiutano la squadra a crescere. Dobbiamo solo analizzare la partita con calma e guardare quello che non abbiamo fatto bene. Io non dimentico le partite fatte contro Como, Juventus o Bologna. Ma anche contro il Lecce dove meritavamo di più e non abbiamo raccolto quanto seminato. Dobbiamo rimanere uniti, continuare a lavorare e migliorare questi dettagli che sono importanti per vincere. Ruolo un po’ atipico di Thorsby. Può essere una soluzione ideale per il modulo? Sulla partita che abbiamo giocato contro la Lazio abbiamo parlato di prenderci un po’ più di rischi e con i rischi che abbiamo preso ha mancato equilibrio. Thorsby può essere un’opzione ma ci sono anche altri giocatori. E’ importante per me come allenatore analizzare questa partita per crescere ma non farei è cambiare il modulo o cambiare la filosofia o i giocatori. Ho sempre detto che ho un gruppo di giocatori con cui sono contento di lavorare. Che corde ho toccato per sfidare il Napoli? Non è facile andare contro il Napoli. Una squadra che lotterà per il campionato e tra le più forti in Italia. Noi abbiamo parlato della squadra nostra. Dobbiamo guardare noi. Spaventa la classifica? La classifica è la realtà. Siamo ad inizio campionato ma per noi è importante capire dove siamo e reagire. Questo è stato il messaggio. Contro la Lazio abbiamo avuto momenti difficili ma la squadra non ha mai visto nessun giocatore scontento. E’ un momento difficile però ho visto giocatori che hanno provato a tornare su in partita. Ci sono momenti chiave dove non abbiamo fatto gol. Se avessimo fatto un gol prima della fine del primo tempo la partita poteva essere diversa. Mi aspettavo, vedendo anche il calendario molto impegnativo in questa prima fase, di essere a questo punto della classifica con questi alti e bassi? Deluso no. Sono realista sulla classifica e sui due punti che abbiamo. Dall’altra parte vedo le performance che sono più positive che negative. E’ vero che nelle ultime gare non abbiamo visto il vero Genoa ma siamo una squadra giovane e dobbiamo fare questo percorso accettando che si può anche fare un passo indietro. Dobbiamo continuare a lavorare stando attenti a non essere soddisfatti solo della prestazione. Vogliamo sì la prestazione, ma anche la vittoria. Il fatto che sia una squadra giovane che ha perso alcuni giocatori di esperienza, come Badelj, può essere in questa fase un problema? Dobbiamo crescere e imparare velocemente. Io ho un gruppo a disposizione a cui non posso nulla dire sul piano dell'atteggiamento. Abbiamo perso giocatori di esperienza ma abbiamo giocatori in gruppo che devono prendersi responsabilità. Malinovskyi, Sabelli, Leali, Vitinha, Martin hanno questa responsabilità di prendere più spazio ed avere una leadership sul campo e fuori dal campo. E far capire ai più giovani che quest’anno sarà complicato ma siamo pronti a competere. L'anno scorso abbiamo fermato il Napoli che poi avrebbe vinto lo scudetto. Non dovrà mancare quella voglia di lottare su ogni pallone e quella compattezza? Lottare su tutti i palloni dobbiamo farlo sempre. Serve quello per avere la meglio sulla qualità individuale del Napoli. Sarà una partita difficile ma dobbiamo essere più compatti, pressare su ogni palla e avere più copertura. Non possiamo fare errori perché con la qualità dei giocatori del Napoli la paghiamo subito. L'anno scorso abbiamo fatto una grande partita di personalità. Come stanno gli infortunati? Purtroppo Stanciu sarà fuori, Cornet ha avuto un affaticamento agli adduttori e sarà fuori come sarà fuori anche Messias. Per quanto riguarda Onana aspettiamo domani perché ha fatto quasi tutta la settimana con la squadra e aspettiamo l'allenamento di domani. Contro la Lazio è mancata determinazione in qualche giocatore fra quelli che erano in campo nel primo tempo e in alcuni nel secondo? Lei pensa che noi abbiamo mancato di determinazione? Non sono d’accordo. La determinazione la squadra l’ha sempre avuta, dalla prima partita che abbiamo giocato contro il Lecce. Contro la Lazio la mia prima frustrazione era non esser vicino ai miei giocatori per via della squalifica. La squadra ha sempre avuto determinazione e voglia di lottare perché penso che sia nel DNA della mia squadra. Abbiamo sbagliato sul piano tattico perché hanno segnato quando noi abbiamo sbagliato posizionamento. Abbiamo fallito situazioni importanti, passaggi importati, situazioni dove possiamo fare meglio. Dopo il Napoli ci saranno tre partite dove si devono fare punti? Prima di pensare alle prossime gare c’è il Napoli dove vogliamo fare punti. L’anno scorso abbiamo dimostrato che possiamo competere contro di loro. Abbiamo giocatori giovani e dobbiamo accettarlo. Vogliamo sempre fare un passo avanti nel percorso ma nel corso della stagione ci sono momenti difficili. E noi siamo uniti perché vogliamo fare punti. La cosa più bella è stata vedere i tifosi alla fine della partita. Perché vedere come hanno reagito dopo una sconfitta per 3-0 ci dà quella voglia di andare a Napoli e cercare punti. Chi doveva fare la differenza, quelli arrivati in estate, secondo me l’hanno fatta in queste partite? Io credo al collettivo e non ai singoli. Chi è arrivato ha qualità, ma dobbiamo vedere il gioco di squadra. Solo così si vede la qualità. Se noi vogliamo continuare e performare ancora di più per vincere, la priorità è fare un gioco di squadra. Colombo e un mediano in più possono fare la differenza? Parliamo di Colombo, ma possiamo anche parlare di Ekuban, Ekhator, Gronbaek…Io ho un gruppo di giocatori e la qualità individuale non serve a niente se non facciamo una bella partita. Quello che sta facendo Colombo per la squadra è interessantissimo per noi, sta facendo un lavoro bellissimo ed importantissimo. Poi sull’aspetto offensivo può fare di più come Gronbaek e Carboni, possiamo giocare meglio dietro prendendoci più responsabilità con i difensori o fare meglio con i centrocampisti. Per quello che non è un problema individuale ma il nostro focus è sull’aspetto collettivo. Noi possiamo uscire da questo momento negativo solo così, non con gli aspetti individuali".