La Repubblica ha fatto il punto sul caso Acerbi-Juan Jesus, soffermandosi sulla possibile squalifica per il difensore dell'Inter: "Una cosa che vale almeno dieci giornate di squalifica, ma di più la vergogna per aver usato espressioni inaccettabili. Dove stia la verità, dovrà scoprirlo la Procura federale Figc, a cui oggi arriverà dal giudice sportivo la richiesta di supplemento d’indagine. Saranno sentiti i due protagonisti — forse addirittura insieme — e alcuni loro compagni, a partire da Thuram, a cui Acerbi ha subito chiesto aiuto, indicandolo: «Lui lo sa che non sono razzista!». Se l’indagine della Procura federale dovesse confermare la matrice razzista delle parole di Acerbi, l’articolo violato sarebbe il 28 del Codice di Giustizia Sportiva, che sanziona i“comportamenti discriminatori”. Le pene sono severe. Il comma 2 dell’articolo prevede infatti che il calciatore sia punito “con la squalifica per almeno 10 giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo”. È però ovviamente necessario che la violazione sia accertata con prove inoppugnabili".
di Napoli Magazine
19/03/2024 - 08:48
La Repubblica ha fatto il punto sul caso Acerbi-Juan Jesus, soffermandosi sulla possibile squalifica per il difensore dell'Inter: "Una cosa che vale almeno dieci giornate di squalifica, ma di più la vergogna per aver usato espressioni inaccettabili. Dove stia la verità, dovrà scoprirlo la Procura federale Figc, a cui oggi arriverà dal giudice sportivo la richiesta di supplemento d’indagine. Saranno sentiti i due protagonisti — forse addirittura insieme — e alcuni loro compagni, a partire da Thuram, a cui Acerbi ha subito chiesto aiuto, indicandolo: «Lui lo sa che non sono razzista!». Se l’indagine della Procura federale dovesse confermare la matrice razzista delle parole di Acerbi, l’articolo violato sarebbe il 28 del Codice di Giustizia Sportiva, che sanziona i“comportamenti discriminatori”. Le pene sono severe. Il comma 2 dell’articolo prevede infatti che il calciatore sia punito “con la squalifica per almeno 10 giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo”. È però ovviamente necessario che la violazione sia accertata con prove inoppugnabili".