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REPUBBLICA - "Fidatevi di me", Conte rompe gli indugi dopo la vittoria contro la Fiorentina
11.03.2025 08:57 di Napoli Magazine

Repubblica scrive a proposito dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte: "Tre parole, ma suffragate da 60 punti in classifica e soprattutto da una quantità extra large di fatti. «Fidatevi di me». Conte ha rotto gli indugi dopo la vittoria con la Fiorentina, col duplice intento di massimizzare la compattezza dell’ambiente intorno al Napoli e togliersi qualche sassolino dalle scarpe, avendo tollerato per sette mesi delle critiche a suo giudizio infondate e che il tecnico leccese non si aspettava nemmeno di ricevere. Sulla panchina azzurra l’ex ct della Nazionale era arrivato infatti con la difficile missione di rimettere in linea di galleggiamento una nave affondata e invece ha dovuto convivere spesso con un clima di inopinato scetticismo, che si è appoggiato di volta in volta su diverse e sovente strumentali motivazioni. Dalla qualità del gioco degli azzurri alla scelta del modulo, dall’acquisto caldeggiato di Romelu Lukaku alla carenza di incisività della squadra in zona gol. Parva materia in tutti i casi, però, classifica alla mano. Il secondo posto a - 1 dall’Inter all’inizio della stagione era impensabile e adesso basta e avanza per zittire gli irriducibili denigratori del tecnico pugliese, che è sempre andato avanti per la sua strada e si è guadagnato sul campo il diritto di competere fino alla fine per lo scudetto: pretendendo, tuttavia, che per nessuno si possa confondere con un obbligo".

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REPUBBLICA - "Fidatevi di me", Conte rompe gli indugi dopo la vittoria contro la Fiorentina

di Napoli Magazine

11/03/2025 - 08:57

Repubblica scrive a proposito dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte: "Tre parole, ma suffragate da 60 punti in classifica e soprattutto da una quantità extra large di fatti. «Fidatevi di me». Conte ha rotto gli indugi dopo la vittoria con la Fiorentina, col duplice intento di massimizzare la compattezza dell’ambiente intorno al Napoli e togliersi qualche sassolino dalle scarpe, avendo tollerato per sette mesi delle critiche a suo giudizio infondate e che il tecnico leccese non si aspettava nemmeno di ricevere. Sulla panchina azzurra l’ex ct della Nazionale era arrivato infatti con la difficile missione di rimettere in linea di galleggiamento una nave affondata e invece ha dovuto convivere spesso con un clima di inopinato scetticismo, che si è appoggiato di volta in volta su diverse e sovente strumentali motivazioni. Dalla qualità del gioco degli azzurri alla scelta del modulo, dall’acquisto caldeggiato di Romelu Lukaku alla carenza di incisività della squadra in zona gol. Parva materia in tutti i casi, però, classifica alla mano. Il secondo posto a - 1 dall’Inter all’inizio della stagione era impensabile e adesso basta e avanza per zittire gli irriducibili denigratori del tecnico pugliese, che è sempre andato avanti per la sua strada e si è guadagnato sul campo il diritto di competere fino alla fine per lo scudetto: pretendendo, tuttavia, che per nessuno si possa confondere con un obbligo".