La Repubblica ha commentato la gara tra Lazio e Napoli terminata 0-0: "Una partita così, se mancano il coraggio nel piano tattico e gli uomini più abili nell’uno contro uno (Kvara e Zaccagni), non la sblocchi neanche se giochi 7 ore. Poteva servire un calcio piazzato, ma Zielinski ha tirato fuori una punizione da posizione intrigante e Luis Alberto non ha creato insidie dalla bandierina. Tra le due delusioni della prima parte del campionato, preoccupate più di non perdere che di vincere, è finita con uno 0-0 apparso quasi subito inevitabile. Irriconoscibili, il Napoli e la Lazio, rispetto alla scorsa stagione, quando gli azzurri conquistarono lo scudetto e i biancocelesti il secondo posto. D’altronde della formazione titolare di Spalletti, solo 5 — sei se si considera Politano, che si alternava con Lozano — hanno iniziato la partita ieri all’Olimpico. Insomma lo spettacolo è stato pessimo, da sbadigli, Mazzarri però aveva l’attenuante delle nove assenze, di cui tre molto pesanti: Osimhen, Kvara e Anguissa. Da qui il prudentissimo 5-3-1-1 costruito per evitare di perdere altro terreno da una diretta concorrente per la Champions. Missione compiuta, per carità, ma chi era abituato ad ammirare il Napoli di Spalletti non può ritenersi appagato dal nulla dell’Olimpico in fase offensiva: zero tiri in porta e Raspadori costretto a inventarsi primo difensore. La missione è stata in qualche modo compiuta e non c’è motivo di arrossire, perché il Napoli s’era presentato all’Olimpico in condizioni di estrema difficoltà e per questo vale oro il pareggio senza gol portato via dal campo della Lazio: una diretta concorrente per la zona Champions. Per gli azzurri verranno tempi migliori ed è importante che nel frattempo Walter Mazzarri sia riuscito a restituire solidità alla sua squadra, mettendo a posto almeno la fase difensiva e restituendo ai campioni d’Italia la voglia di battersi, nella circostanza pure con grande umiltà".
di Napoli Magazine
29/01/2024 - 10:16
La Repubblica ha commentato la gara tra Lazio e Napoli terminata 0-0: "Una partita così, se mancano il coraggio nel piano tattico e gli uomini più abili nell’uno contro uno (Kvara e Zaccagni), non la sblocchi neanche se giochi 7 ore. Poteva servire un calcio piazzato, ma Zielinski ha tirato fuori una punizione da posizione intrigante e Luis Alberto non ha creato insidie dalla bandierina. Tra le due delusioni della prima parte del campionato, preoccupate più di non perdere che di vincere, è finita con uno 0-0 apparso quasi subito inevitabile. Irriconoscibili, il Napoli e la Lazio, rispetto alla scorsa stagione, quando gli azzurri conquistarono lo scudetto e i biancocelesti il secondo posto. D’altronde della formazione titolare di Spalletti, solo 5 — sei se si considera Politano, che si alternava con Lozano — hanno iniziato la partita ieri all’Olimpico. Insomma lo spettacolo è stato pessimo, da sbadigli, Mazzarri però aveva l’attenuante delle nove assenze, di cui tre molto pesanti: Osimhen, Kvara e Anguissa. Da qui il prudentissimo 5-3-1-1 costruito per evitare di perdere altro terreno da una diretta concorrente per la Champions. Missione compiuta, per carità, ma chi era abituato ad ammirare il Napoli di Spalletti non può ritenersi appagato dal nulla dell’Olimpico in fase offensiva: zero tiri in porta e Raspadori costretto a inventarsi primo difensore. La missione è stata in qualche modo compiuta e non c’è motivo di arrossire, perché il Napoli s’era presentato all’Olimpico in condizioni di estrema difficoltà e per questo vale oro il pareggio senza gol portato via dal campo della Lazio: una diretta concorrente per la zona Champions. Per gli azzurri verranno tempi migliori ed è importante che nel frattempo Walter Mazzarri sia riuscito a restituire solidità alla sua squadra, mettendo a posto almeno la fase difensiva e restituendo ai campioni d’Italia la voglia di battersi, nella circostanza pure con grande umiltà".