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SERIE A - La Juve sbaglia, il Napoli no, campionato riaperto, ma con Carletto non s'era mai chiuso, ora testa alla Champions
21.10.2018 12:13 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

La Juve sbaglia, il Napoli no. Vince ancora la squadra di Carlo Ancelotti sfruttando così il mezzo passo falso interno della Signora per portarsi a -4 dalla vetta. L’Udinese non ha potuto imitare il Genoa alla ripresa del campionato dopo la sosta. Mentre il Grifo è uscito indenne grazie al gol di Bessa dopo il vantaggio di Cristiano Ronaldo, i friulani hanno dovuto alzare bandiera bianca al cospetto della formazione azzurra. Sperava Velasquez di fare uno scherzetto al più famoso collega avversario, e ci stava anche riuscendo. Ma scampato il pericolo il Napoli ha chiuso i conti dopo il gol alla Insigne di Fabian Ruiz con Mertens e Rog appena entrato. E dire che la partita non si era messa proprio bene per Carletto. Senza Insigne out per affaticamento muscolare, dopo 110 secondi doveva fare a meno anche di Verdi. L’ex Bologna nemmeno cominciava che alzava subito bandiera bianca per un problema all’inguine. Dunque, fuori lui e dentro Fabian Ruiz con Zielinski a fare il centrocampista esterno di sinistra. Parola allo spagnolo che dopo un’azione insistita si inventava una perla con il piede non suo che freddava Scuffet e gelava il Friuli. Il vantaggio arrivava proprio nel momento in cui i tifosi di Udine urlavano: “Noi non siamo napoletani”. Boom, puniti. I soliti primi venti minuti da Napoli facevano vedere un ottimo calcio ma non si chiudeva l’incontro e se Karnezis non avesse fatto una gran parata su Kevin Lasagna la situazione si sarebbe messa diversamente. Al suo ritorno a casa il greco mostrava sicurezza tra i pali per la felicità di Ancelotti che lo aveva voluto titolare per la quarta volta in questo campionato nonostante fosse stato votato Ospina come intoccabile. Non si è giocato proprio bene ma si è mostrato un potere non da poco in tutte le zone del campo. Sicuramente il risultato del pomeriggio allo Stadium ha caricato ancora di più gli azzurri e alla fine la voglia di non mollare è stata premiata. Temeva Ancelotti la ripresa. Ma il suo Napoli ha cominciato come aveva finito: vincendo. Non ha fatto la stessa cosa la Juventus che secondo Allegri aveva la testa già a Manchester per la sfida allo United. Il Psg e la Champions sono state messe da parte per novanta minuti perché non si poteva rischiare di perdere punti a Udine. «La Juve? Il sogno ce lo abbiamo tutti ma facciamo la corsa su noi stessi», ha ammesso Carletto in conferenza stampa. «Sei o quattro punti cambia poco, è presto per farci condizionare», ha spiegato ancora il tecnico di Reggiolo. Che sa come gestire certi momenti. Addirittura poteva essere il sabato del +9 o del + 8 ma è stato quello del -4 perché nel calcio nulla è scritto. Qualche solone diceva che la Signora le avrebbe potute vincere tutte. Ma ci siamo tolti quest’altro pensiero. Il campionato è stato riaperto. Ma con Carletto non si era mai chiuso. Di sicuro non le mostreranno i francesi del Psg. Che hanno vinto in scioltezza il loro impegno di Ligue 1 con l’Amiens (5-0). Ora Cavani e compagni aspetteranno il Napoli al Parco dei Principi per provare a vincere ancora riuscendo così a superarlo in classifica. «Speriamo di non essere incartati noi», ha detto Ancelotti in riferimento alla bella prova fatta con il Liverpool prima della sosta. Di sicuro anche in Francia ci vorrà la partita perfetta. Per l’occasione dovrebbe recuperare Insigne. Che vuole sfidare l’amico Matador. In questi giorni di allenamento Carletto studierà qualche contromossa perché quando c’è lui tutto è possibile.

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SERIE A - La Juve sbaglia, il Napoli no, campionato riaperto, ma con Carletto non s'era mai chiuso, ora testa alla Champions

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21/10/2024 - 12:13

La Juve sbaglia, il Napoli no. Vince ancora la squadra di Carlo Ancelotti sfruttando così il mezzo passo falso interno della Signora per portarsi a -4 dalla vetta. L’Udinese non ha potuto imitare il Genoa alla ripresa del campionato dopo la sosta. Mentre il Grifo è uscito indenne grazie al gol di Bessa dopo il vantaggio di Cristiano Ronaldo, i friulani hanno dovuto alzare bandiera bianca al cospetto della formazione azzurra. Sperava Velasquez di fare uno scherzetto al più famoso collega avversario, e ci stava anche riuscendo. Ma scampato il pericolo il Napoli ha chiuso i conti dopo il gol alla Insigne di Fabian Ruiz con Mertens e Rog appena entrato. E dire che la partita non si era messa proprio bene per Carletto. Senza Insigne out per affaticamento muscolare, dopo 110 secondi doveva fare a meno anche di Verdi. L’ex Bologna nemmeno cominciava che alzava subito bandiera bianca per un problema all’inguine. Dunque, fuori lui e dentro Fabian Ruiz con Zielinski a fare il centrocampista esterno di sinistra. Parola allo spagnolo che dopo un’azione insistita si inventava una perla con il piede non suo che freddava Scuffet e gelava il Friuli. Il vantaggio arrivava proprio nel momento in cui i tifosi di Udine urlavano: “Noi non siamo napoletani”. Boom, puniti. I soliti primi venti minuti da Napoli facevano vedere un ottimo calcio ma non si chiudeva l’incontro e se Karnezis non avesse fatto una gran parata su Kevin Lasagna la situazione si sarebbe messa diversamente. Al suo ritorno a casa il greco mostrava sicurezza tra i pali per la felicità di Ancelotti che lo aveva voluto titolare per la quarta volta in questo campionato nonostante fosse stato votato Ospina come intoccabile. Non si è giocato proprio bene ma si è mostrato un potere non da poco in tutte le zone del campo. Sicuramente il risultato del pomeriggio allo Stadium ha caricato ancora di più gli azzurri e alla fine la voglia di non mollare è stata premiata. Temeva Ancelotti la ripresa. Ma il suo Napoli ha cominciato come aveva finito: vincendo. Non ha fatto la stessa cosa la Juventus che secondo Allegri aveva la testa già a Manchester per la sfida allo United. Il Psg e la Champions sono state messe da parte per novanta minuti perché non si poteva rischiare di perdere punti a Udine. «La Juve? Il sogno ce lo abbiamo tutti ma facciamo la corsa su noi stessi», ha ammesso Carletto in conferenza stampa. «Sei o quattro punti cambia poco, è presto per farci condizionare», ha spiegato ancora il tecnico di Reggiolo. Che sa come gestire certi momenti. Addirittura poteva essere il sabato del +9 o del + 8 ma è stato quello del -4 perché nel calcio nulla è scritto. Qualche solone diceva che la Signora le avrebbe potute vincere tutte. Ma ci siamo tolti quest’altro pensiero. Il campionato è stato riaperto. Ma con Carletto non si era mai chiuso. Di sicuro non le mostreranno i francesi del Psg. Che hanno vinto in scioltezza il loro impegno di Ligue 1 con l’Amiens (5-0). Ora Cavani e compagni aspetteranno il Napoli al Parco dei Principi per provare a vincere ancora riuscendo così a superarlo in classifica. «Speriamo di non essere incartati noi», ha detto Ancelotti in riferimento alla bella prova fatta con il Liverpool prima della sosta. Di sicuro anche in Francia ci vorrà la partita perfetta. Per l’occasione dovrebbe recuperare Insigne. Che vuole sfidare l’amico Matador. In questi giorni di allenamento Carletto studierà qualche contromossa perché quando c’è lui tutto è possibile.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma