“Alea iacta est”, o nella celeberrima traduzione “il dato è tratto”, frase proferita da Giulio Cesare dopo aver varcato il fiume Rubicone con il suo esercito. Così le somme di una stagione calcistica sono state tirate, il campionato è concluso con una vincitrice, la Juventus e poi le altre, tra cui la prima illustre, il Napoli, che si è piazzata al secondo posto. Un risultato mai messo in discussione nella prima era Ancelotti, che ha ereditato la gestione Sarri tanto amata dalla tifoseria partenopea.
Per parlare del nuovo ciclo azzurro, la redazione di sportcampania.it ha contattato Antonio Petrazzuolo, direttore di NapoliMagazine e editorialista per SportMediset. Una lunga intervista a 360º sulla stagione appena conclusa, mercato e proiezioni future.
Una stagione finita al secondo posto, che smentisce le fantomatiche “griglie” dello scorso agosto. Come valuti il campionato del Napoli? Bravura degli azzurri o demeriti delle altre squadre concorrenti al podio?
“Le griglie furono sbagliate. Già all’epoca trovai anomalo sminuire il Napoli rispetto a milanesi e romane, dopo i 91 punti realizzati. Il campionato del Napoli si è confermato di livello. Il secondo posto non va sminuito. Merito degli azzurri, che hanno tenuto a distanza le inseguitrici”.
Un cambio di panchina importante, da Sarri si è passati ad Ancelotti, secondo te quali sono stati gli errori del tecnico ex Real Madrid?
“Paradossalmente l’aver utilizzato tutti ma proprio tutti. Alcuni hanno deluso le aspettative e pertanto non li rivedremo la prossima stagione in maglia azzurra”.
Che voto daresti ad Ancelotti e quale al Napoli?
“6.5 ad entrambi, un voto da stimolo per migliorare. Si può fare di più”.
A bocce ferme già è tempo di mercato, tanti nomi iniziano a circolare intorno all’ambiente azzurro. Il Napoli, però, ha già chiuso per Di Lorenzo, è lui il terzino di cui aveva bisogno Ancelotti?
“Di Lorenzo promette bene, è una bella scommessa. Tra i terzini destri è stato uno dei migliori quest’anno in Italia”.
Tre nomi per il futuro, chi deve prendere il De Laurentiis per fare il salto di qualità e tentare l’assalto alla Juventus?
“Serve un bomber, prenderei Icardi. Poi un regista di qualità, per questo si parla di Veretout, e un difensore centrale come Manolas”.
De Laurentiis e i 900 milioni, verità o sopravvalutazione?
“Se l’ha detto non sono nessuno per smentirlo. Di sicuro al posto suo mi sarebbe stato difficile rifiutare 900 milioni”.
Infine, come vedi il Napoli 2019/20, che ambizioni avrà?
“Sarà come sempre un Napoli competitivo, che se la giocherà con tutti”.
di Napoli Magazine
29/05/2019 - 15:02
“Alea iacta est”, o nella celeberrima traduzione “il dato è tratto”, frase proferita da Giulio Cesare dopo aver varcato il fiume Rubicone con il suo esercito. Così le somme di una stagione calcistica sono state tirate, il campionato è concluso con una vincitrice, la Juventus e poi le altre, tra cui la prima illustre, il Napoli, che si è piazzata al secondo posto. Un risultato mai messo in discussione nella prima era Ancelotti, che ha ereditato la gestione Sarri tanto amata dalla tifoseria partenopea.
Per parlare del nuovo ciclo azzurro, la redazione di sportcampania.it ha contattato Antonio Petrazzuolo, direttore di NapoliMagazine e editorialista per SportMediset. Una lunga intervista a 360º sulla stagione appena conclusa, mercato e proiezioni future.
Una stagione finita al secondo posto, che smentisce le fantomatiche “griglie” dello scorso agosto. Come valuti il campionato del Napoli? Bravura degli azzurri o demeriti delle altre squadre concorrenti al podio?
“Le griglie furono sbagliate. Già all’epoca trovai anomalo sminuire il Napoli rispetto a milanesi e romane, dopo i 91 punti realizzati. Il campionato del Napoli si è confermato di livello. Il secondo posto non va sminuito. Merito degli azzurri, che hanno tenuto a distanza le inseguitrici”.
Un cambio di panchina importante, da Sarri si è passati ad Ancelotti, secondo te quali sono stati gli errori del tecnico ex Real Madrid?
“Paradossalmente l’aver utilizzato tutti ma proprio tutti. Alcuni hanno deluso le aspettative e pertanto non li rivedremo la prossima stagione in maglia azzurra”.
Che voto daresti ad Ancelotti e quale al Napoli?
“6.5 ad entrambi, un voto da stimolo per migliorare. Si può fare di più”.
A bocce ferme già è tempo di mercato, tanti nomi iniziano a circolare intorno all’ambiente azzurro. Il Napoli, però, ha già chiuso per Di Lorenzo, è lui il terzino di cui aveva bisogno Ancelotti?
“Di Lorenzo promette bene, è una bella scommessa. Tra i terzini destri è stato uno dei migliori quest’anno in Italia”.
Tre nomi per il futuro, chi deve prendere il De Laurentiis per fare il salto di qualità e tentare l’assalto alla Juventus?
“Serve un bomber, prenderei Icardi. Poi un regista di qualità, per questo si parla di Veretout, e un difensore centrale come Manolas”.
De Laurentiis e i 900 milioni, verità o sopravvalutazione?
“Se l’ha detto non sono nessuno per smentirlo. Di sicuro al posto suo mi sarebbe stato difficile rifiutare 900 milioni”.
Infine, come vedi il Napoli 2019/20, che ambizioni avrà?
“Sarà come sempre un Napoli competitivo, che se la giocherà con tutti”.