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STADIO - Convenzione per il San Paolo, altra fumata grigia, ma filtra ottimismo, le ultime
18.09.2019 12:03 di Napoli Magazine Fonte: Dario De Martino per il Roma

«Ci sarà anche il terzo round». L’incontro all’hotel Vesuvio era ancora in corso, ma Edo De Laurentiis aveva già inteso che la firma sulla convenzione e l’accordo tra club e Comune non si sarebbe trovato. E così, durante una pausa sigaretta, il vicepresidente del Napoli ha lasciato intendere che la vicenda è tutt’altro che chiusa: «le annualità sono tante», dice tra una boccata di fumo e l’altra. Una fumata grigia quella uscita dalla canna fumaria dell’albergo del lungomare. La nuova missione del capo di Gabinetto del Comune Attilio Auricchio all’hotel Vesuvio per trovare l’intesa con Aurelio De Laurentiis si è conclusa con un altro nulla di fatto, anche se le parti continuano a far trapelare ottimismo. Dopo le quattro ore e più di vertice di lunedì, ieri un altro paio d’ore insieme: dalle 15 alle 17 circa. Poi incombeva Napoli-Liverpool, con la squadra inglese che alloggiava nello stesso albergo e i tifosi che sul lungomare già ne attendevano l’uscita. L’incontro è finito, così, senza risultati notevoli. Bisognerà riaggiornasi. Non c’è ancora un appuntamento ma potrebbe essere già oggi, visto che l’obiettivo dichiarato di Palazzo San Giacomo è quello di trovare un’intesa entro venerdì.

 

IL NODO DEL QUANTUM DA VERSARE. Le parole di De Laurentiis jr, però, confermano che si sta lavorando sui conti. Bisogna trovare l’intesa sul quantum che deve versare il Napoli per le annualità in cui ha utilizzato il San Paolo senza convenzione ma con il servizio a domanda individuale. Palazzo San Giacomo dovrebbe incassare circa 4,5 milioni: è il totale del 10% sull’incasso netto per ogni partita nelle stagioni 2016-17 e 2017-18. Evidentemente si staranno rivedendo i conti partita per partita. E non solo. Al tavolo ci sono anche alcuni crediti - ammessi dallo stesso Auricchio - vantati dal calcio Napoli per alcuni interventi all’impianto nelle scorse stagioni (non quelli dei tornelli che sono stati liquidati, come spiegato proprio ieri da Auricchio). «Tempo fa, approvammo una convenzione in cui la somma a credito poteva essere compensata dalla somma a debito», ha spiegato ieri Auricchio intervenendo a radio punto nuovo prima di iniziare il nuovo incontro con il club. Ed allora si tratta. «L’obiettivo è chiudere in settimana la sottoscrizione della convenzione», le altre parole del capo di Gabinetto nel suo intervento radiofonico. Quel che è certo è che la convenzione non può essere toccata. Se la firma ci sarà il Napoli potrà utilizzare il San Paolo per cinque anni (a partire dalla stagione passata, ma rinnovabili per altri cinque) ad un costo di 835mila euro annui più 90mila euro per la pubblicità.

 

GLI ALTRI TEMI. Il nodo della trattativa non riguarda soltanto i soldi, ma anche altri spazi, oltre a quelli previsti in concessione, che il Napoli vorrebbe utilizzare per lo stadio. Uno di questi è sicuramente quello per un museo che il produttore cinematografico vorrebbe realizzare nel ventre del catino di Fuorigrotta. Ma non solo. «Il presidente - aveva spiegato Auricchio lunedì, al termine del primo incontro - vuole fare una riflessione per implementare il suo impegno. Il Napoli potrà mettere mano all’impianto, avanzando un’istanza all’amministrazione comunale che sarà valutata». Si ragiona, ma prima di tutto c’è la convenzione. Senza quella è impossibile progettare il futuro.

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STADIO - Convenzione per il San Paolo, altra fumata grigia, ma filtra ottimismo, le ultime

di Napoli Magazine

18/09/2024 - 12:03

«Ci sarà anche il terzo round». L’incontro all’hotel Vesuvio era ancora in corso, ma Edo De Laurentiis aveva già inteso che la firma sulla convenzione e l’accordo tra club e Comune non si sarebbe trovato. E così, durante una pausa sigaretta, il vicepresidente del Napoli ha lasciato intendere che la vicenda è tutt’altro che chiusa: «le annualità sono tante», dice tra una boccata di fumo e l’altra. Una fumata grigia quella uscita dalla canna fumaria dell’albergo del lungomare. La nuova missione del capo di Gabinetto del Comune Attilio Auricchio all’hotel Vesuvio per trovare l’intesa con Aurelio De Laurentiis si è conclusa con un altro nulla di fatto, anche se le parti continuano a far trapelare ottimismo. Dopo le quattro ore e più di vertice di lunedì, ieri un altro paio d’ore insieme: dalle 15 alle 17 circa. Poi incombeva Napoli-Liverpool, con la squadra inglese che alloggiava nello stesso albergo e i tifosi che sul lungomare già ne attendevano l’uscita. L’incontro è finito, così, senza risultati notevoli. Bisognerà riaggiornasi. Non c’è ancora un appuntamento ma potrebbe essere già oggi, visto che l’obiettivo dichiarato di Palazzo San Giacomo è quello di trovare un’intesa entro venerdì.

 

IL NODO DEL QUANTUM DA VERSARE. Le parole di De Laurentiis jr, però, confermano che si sta lavorando sui conti. Bisogna trovare l’intesa sul quantum che deve versare il Napoli per le annualità in cui ha utilizzato il San Paolo senza convenzione ma con il servizio a domanda individuale. Palazzo San Giacomo dovrebbe incassare circa 4,5 milioni: è il totale del 10% sull’incasso netto per ogni partita nelle stagioni 2016-17 e 2017-18. Evidentemente si staranno rivedendo i conti partita per partita. E non solo. Al tavolo ci sono anche alcuni crediti - ammessi dallo stesso Auricchio - vantati dal calcio Napoli per alcuni interventi all’impianto nelle scorse stagioni (non quelli dei tornelli che sono stati liquidati, come spiegato proprio ieri da Auricchio). «Tempo fa, approvammo una convenzione in cui la somma a credito poteva essere compensata dalla somma a debito», ha spiegato ieri Auricchio intervenendo a radio punto nuovo prima di iniziare il nuovo incontro con il club. Ed allora si tratta. «L’obiettivo è chiudere in settimana la sottoscrizione della convenzione», le altre parole del capo di Gabinetto nel suo intervento radiofonico. Quel che è certo è che la convenzione non può essere toccata. Se la firma ci sarà il Napoli potrà utilizzare il San Paolo per cinque anni (a partire dalla stagione passata, ma rinnovabili per altri cinque) ad un costo di 835mila euro annui più 90mila euro per la pubblicità.

 

GLI ALTRI TEMI. Il nodo della trattativa non riguarda soltanto i soldi, ma anche altri spazi, oltre a quelli previsti in concessione, che il Napoli vorrebbe utilizzare per lo stadio. Uno di questi è sicuramente quello per un museo che il produttore cinematografico vorrebbe realizzare nel ventre del catino di Fuorigrotta. Ma non solo. «Il presidente - aveva spiegato Auricchio lunedì, al termine del primo incontro - vuole fare una riflessione per implementare il suo impegno. Il Napoli potrà mettere mano all’impianto, avanzando un’istanza all’amministrazione comunale che sarà valutata». Si ragiona, ma prima di tutto c’è la convenzione. Senza quella è impossibile progettare il futuro.

Fonte: Dario De Martino per il Roma