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STIPENDI DEI CALCIATORI - Due le ipotesi: sospensione per il periodo in cui non si è lavorato o taglio proporzionale all'ingaggio
28.03.2020 11:56 di Napoli Magazine

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, una delle idee per sopperire ai mancati incassi, riguarda la sospensione degli stipendi dei calciatori. L’idea fa parte del pacchetto di proposte di cui club e Figc già discutono, con al tavolo anche l’Aic che lunedì prossimo riceverà un piano più dettagliato. Ad oggi sul tavolo ci sono due ipotesi. Una sospensione degli stipendi per il periodo di tempo non lavorato: lo stipendio di marzo da pagare entro i primi dieci giorni di aprile potrebbe essere in gran parte trattenuto. Oppure richiedere ai giocatori uno sconto proporzionale. Esempio: per chi guadagna fino a 100mila euro ci sarebbe un taglio differente da chi ne guadagna fino a 500mila, e differente ancora da chi riceve più di un milione all’anno e così via, fino ad arrivare a una decurtazione percentuale del 30% sugli ingaggi più onerosi. Se il governo non riconoscesse subito uno strumento legislativo valido, come succede in Francia, a intervenire sarebbero Lega e Figc.

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STIPENDI DEI CALCIATORI - Due le ipotesi: sospensione per il periodo in cui non si è lavorato o taglio proporzionale all'ingaggio

di Napoli Magazine

28/03/2024 - 11:56

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, una delle idee per sopperire ai mancati incassi, riguarda la sospensione degli stipendi dei calciatori. L’idea fa parte del pacchetto di proposte di cui club e Figc già discutono, con al tavolo anche l’Aic che lunedì prossimo riceverà un piano più dettagliato. Ad oggi sul tavolo ci sono due ipotesi. Una sospensione degli stipendi per il periodo di tempo non lavorato: lo stipendio di marzo da pagare entro i primi dieci giorni di aprile potrebbe essere in gran parte trattenuto. Oppure richiedere ai giocatori uno sconto proporzionale. Esempio: per chi guadagna fino a 100mila euro ci sarebbe un taglio differente da chi ne guadagna fino a 500mila, e differente ancora da chi riceve più di un milione all’anno e così via, fino ad arrivare a una decurtazione percentuale del 30% sugli ingaggi più onerosi. Se il governo non riconoscesse subito uno strumento legislativo valido, come succede in Francia, a intervenire sarebbero Lega e Figc.