In Evidenza
SULLA CRESTA DELL'ONDA - Napoli, ecco il vero Marek Hamsik, e col Palermo si scatena
11.03.2016 11:21 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Scotto per il Roma
aA

Il Napoli sulla cresta dell’onda. O meglio, di Hamsik. Il capitano ha messo alle spalle le annate grigie con Benitez ed è tornato prepotentemente protagonista. In verità di prepotenza lui ne ha ben poca. Sempre pacato, silenzioso e per bene. Mai una polemica, un lamento o qualche gesto inconsulto. I silenzi ed i sorrisi, le parole che puntuali arrivano a commentare dopo ogni partita tramite il suo sito. Hamsik va dritto per la sua strada, e lo fa nel modo che meglio conosce: pulito. E in campo è un Hamsik nuovo, che ormai non si vedeva quasi più: corre tantissimo (col Chievo ha percorso oltre 11 chilometri) e tocca più palloni di tutti: sono stati ben 121, con una percentuale di passaggi riusciti da spavento. Il 90%, come nessun altro nella stessa giornata di Serie A.

 

E SARRI GUARDA A LUI con ritrovata fiducia: l’allenatore azzurro non si fida di questo Palermo in apparente disarmo e che domenica potrebbe fare qualche scherzo di quelli a cui è meglio non pensare. E anche in questo caso strofinare la cresta di Hamsik ricorda la lampada di Aladino. Il genio slovacco è l’uomo giusto quando si parla di Palermo: ha già segnato sette reti ai rosanero. La sua vittima preferita. E senza dimenticare i sei assist che ha messo come contorno. Numeri che confortano Sarri, soprattutto perché sei sette gol segnati da Hamsik al Palermo quattro sono arrivati in Sicilia. Lui che di gol in campionato ne ha segnate ottanta (ne manca una per eguagliare Maradona), 97 sommando tutte le competizioni. Per questo il Napoli non può andare a Palermo preoccupato. Almeno non può farlo oltremisura: il bilancio parla di otto vittorie, due pareggi e cinque sconfitte.

 

E SARRI GLI DARÀ DI NUOVO LA FASCIA: perché questo Hamsik è proprio un bel capitano. Corre, passa e segna. Cosa volere di più? Certo, il sogno è sempre quello. Lo scudetto prima mai dichiarato, poi minimamente accennato, e infine sdoganato senza timori reverenziali. Hamsik può essere l’esempio giusto di come si fa a scrollarsi le pressioni di dosso. Quelle pericolose, quelle che non fanno dormire. Lo ha fatto lui nel tormentato ciclo Benitez, quando quella panchina nella semifinale di Europa League col Dnipro fu l’apice di un rapporto mai nato, di un ingranaggio che forse mai oleato, non è neanche partito. Ora è tutto cambiato: guai a togliere il motorino del centrocampo, che non ha dimenticato come si fa a segnare e servire assist.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SULLA CRESTA DELL'ONDA - Napoli, ecco il vero Marek Hamsik, e col Palermo si scatena

di Napoli Magazine

11/03/2016 - 11:21

Il Napoli sulla cresta dell’onda. O meglio, di Hamsik. Il capitano ha messo alle spalle le annate grigie con Benitez ed è tornato prepotentemente protagonista. In verità di prepotenza lui ne ha ben poca. Sempre pacato, silenzioso e per bene. Mai una polemica, un lamento o qualche gesto inconsulto. I silenzi ed i sorrisi, le parole che puntuali arrivano a commentare dopo ogni partita tramite il suo sito. Hamsik va dritto per la sua strada, e lo fa nel modo che meglio conosce: pulito. E in campo è un Hamsik nuovo, che ormai non si vedeva quasi più: corre tantissimo (col Chievo ha percorso oltre 11 chilometri) e tocca più palloni di tutti: sono stati ben 121, con una percentuale di passaggi riusciti da spavento. Il 90%, come nessun altro nella stessa giornata di Serie A.

 

E SARRI GUARDA A LUI con ritrovata fiducia: l’allenatore azzurro non si fida di questo Palermo in apparente disarmo e che domenica potrebbe fare qualche scherzo di quelli a cui è meglio non pensare. E anche in questo caso strofinare la cresta di Hamsik ricorda la lampada di Aladino. Il genio slovacco è l’uomo giusto quando si parla di Palermo: ha già segnato sette reti ai rosanero. La sua vittima preferita. E senza dimenticare i sei assist che ha messo come contorno. Numeri che confortano Sarri, soprattutto perché sei sette gol segnati da Hamsik al Palermo quattro sono arrivati in Sicilia. Lui che di gol in campionato ne ha segnate ottanta (ne manca una per eguagliare Maradona), 97 sommando tutte le competizioni. Per questo il Napoli non può andare a Palermo preoccupato. Almeno non può farlo oltremisura: il bilancio parla di otto vittorie, due pareggi e cinque sconfitte.

 

E SARRI GLI DARÀ DI NUOVO LA FASCIA: perché questo Hamsik è proprio un bel capitano. Corre, passa e segna. Cosa volere di più? Certo, il sogno è sempre quello. Lo scudetto prima mai dichiarato, poi minimamente accennato, e infine sdoganato senza timori reverenziali. Hamsik può essere l’esempio giusto di come si fa a scrollarsi le pressioni di dosso. Quelle pericolose, quelle che non fanno dormire. Lo ha fatto lui nel tormentato ciclo Benitez, quando quella panchina nella semifinale di Europa League col Dnipro fu l’apice di un rapporto mai nato, di un ingranaggio che forse mai oleato, non è neanche partito. Ora è tutto cambiato: guai a togliere il motorino del centrocampo, che non ha dimenticato come si fa a segnare e servire assist.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma