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UDINESE - Llorente: "Gattuso mi ha sempre trattato con rispetto, ma ha dato precedenza agli altri, il club voleva che andassi via"
18.03.2021 15:43 di Napoli Magazine
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Fernando Llorente, ex attaccante del Napoli attualmente all'Udinese, a EFE ha rilasciato un'intervista sul presente ma anche sulla decisione di lasciare la squadra azzurra: "Da quando se n’è andato Carlo Ancelotti non ho più avuto spazio. Nonostante le difficoltà che stava incontrando il club, mi hanno ceduto. Volevano che me ne andassi. Mi hanno sempre parlato molto bene dell’Udinese. Conoscevo Pereyra dai tempi della Juventus, l'ho chiamato per sapere com'era la situazione e mi ha convinto. Quando sono arrivato sono rimasto ancora più sorpreso: l'organizzazione che c'è in questo club è impressionante, è al livello di una big, per come si prendono cura dei giocatori, in pochi posti ho visto coccolare così tanto i giocatori”. 

 

Sul rapporto con Gattuso: “Il nostro rapporto è stato molto buono, mi ha sempre trattato con rispetto. Ma quando è arrivato gli hanno comprato i suoi giocatori, Victor Osimhen e Andrea Petagna. Probabilmente doveva dare loro la precedenza. Inoltre, al momento del suo arrivo, io mi sono infortunato e quando sono tornato in gruppo, tutto si è fermato per tre mesi a causa della pandemia: è stato un orrore per un giocatore con le mie caratteristiche. Poi, in questa stagione, la società mi ha tolto il numero di maglia, mi ha fatto allenare a parte con Milik e Ounas".

 

Sugli obiettivi all'Udinese: “Vorrei restare qui, fare qualcosa di bello in questo club. All'Udinese ho trovato tutto quello che volevo. L'obiettivo principale è tornare sui miei livelli: è da tanto che non ho continuità dopo aver passato più di un anno senza scendere in campo. Volevo tornare a godermi il calcio, sto facendo dei bei miglioramenti partita dopo partita, mi sento sempre meglio, ma posso ancora migliorare molto”.

 

Sul futuro: "Spero di non fare come Buffon, altrimenti finirò per giocare con il bastone (ride, ndr). Il calcio sta cambiando, i giocatori si prendono più cura di se stessi e durano più a lungo. Non è facile, significa che ti sei preso cura di te stesso e che hai avuto fortuna con gli infortuni. Non mi pongo obiettivi, quello che vorrei è continuare a godermi il calcio, poi sarà il mio corpo a dirmi quando non potrò più continuare”.

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UDINESE - Llorente: "Gattuso mi ha sempre trattato con rispetto, ma ha dato precedenza agli altri, il club voleva che andassi via"

di Napoli Magazine

18/03/2021 - 15:43

Fernando Llorente, ex attaccante del Napoli attualmente all'Udinese, a EFE ha rilasciato un'intervista sul presente ma anche sulla decisione di lasciare la squadra azzurra: "Da quando se n’è andato Carlo Ancelotti non ho più avuto spazio. Nonostante le difficoltà che stava incontrando il club, mi hanno ceduto. Volevano che me ne andassi. Mi hanno sempre parlato molto bene dell’Udinese. Conoscevo Pereyra dai tempi della Juventus, l'ho chiamato per sapere com'era la situazione e mi ha convinto. Quando sono arrivato sono rimasto ancora più sorpreso: l'organizzazione che c'è in questo club è impressionante, è al livello di una big, per come si prendono cura dei giocatori, in pochi posti ho visto coccolare così tanto i giocatori”. 

 

Sul rapporto con Gattuso: “Il nostro rapporto è stato molto buono, mi ha sempre trattato con rispetto. Ma quando è arrivato gli hanno comprato i suoi giocatori, Victor Osimhen e Andrea Petagna. Probabilmente doveva dare loro la precedenza. Inoltre, al momento del suo arrivo, io mi sono infortunato e quando sono tornato in gruppo, tutto si è fermato per tre mesi a causa della pandemia: è stato un orrore per un giocatore con le mie caratteristiche. Poi, in questa stagione, la società mi ha tolto il numero di maglia, mi ha fatto allenare a parte con Milik e Ounas".

 

Sugli obiettivi all'Udinese: “Vorrei restare qui, fare qualcosa di bello in questo club. All'Udinese ho trovato tutto quello che volevo. L'obiettivo principale è tornare sui miei livelli: è da tanto che non ho continuità dopo aver passato più di un anno senza scendere in campo. Volevo tornare a godermi il calcio, sto facendo dei bei miglioramenti partita dopo partita, mi sento sempre meglio, ma posso ancora migliorare molto”.

 

Sul futuro: "Spero di non fare come Buffon, altrimenti finirò per giocare con il bastone (ride, ndr). Il calcio sta cambiando, i giocatori si prendono più cura di se stessi e durano più a lungo. Non è facile, significa che ti sei preso cura di te stesso e che hai avuto fortuna con gli infortuni. Non mi pongo obiettivi, quello che vorrei è continuare a godermi il calcio, poi sarà il mio corpo a dirmi quando non potrò più continuare”.