Giampaolo Pozzo, presidente dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Si è fatta tanta confusione. Io credo che siamo tutti d’accordo nel voler riprendere. Abbiamo un patrimonio giocatori fermo da tre mesi. Adesso, per fortuna, fanno qualche sgambatina nei campi, però siamo, giustamente, in attesa di una crescita progressiva degli allenamenti. Spero si possa quanto prima iniziare a giocare, ovviamente in sicurezza. È inutile parlare solo di pandemia, positivi al covid. Bisogna parlare anche di ripresa dopo due mesi e mezzo di inattività. Secondo la volontà della Lega si potrebbe iniziare il 13 giugno. Sarebbe necessario avere almeno un mese di allenamento, quelli veri, con la palla. Ad inizio di ogni campionato c’è sempre un ritiro di un mese e mezzo per mettere in condizione i giocatori, per farli allenare. Altrimenti si rischiano infortuni gravi, problemi ai muscoli, ai tendini, che potrebbero protrarsi nel tempo. Appena ci daranno il via per gli allenamenti di gruppo i giocatori avranno bisogno di un mese di allenamento. Metterli in campo prima è rischioso. Premier League? Questa pandemia è stata una cosa non prevista. In Inghilterra ha cominciato dopo ed è andata peggio che in Italia. Sono ancora tutti in confusione. Accettiamo con una certa tolleranza questo isterismo che viene utilizzato in questo caso. Anche lì non hanno ancora le idee chiare e tutto dipende da come si svilupperà la malattia. I tedeschi sono un po’ dei kamikaze. Annoto 8 lesioni dopo la prima partita fatta. Questa è la dimostrazione che forzando o stravolgendo i criteri di allenamento poi di paga dazio. Adesso hanno appena iniziato ed hanno un calendario morbido, giocano una sola volta a settimana. Noi avremmo a disposizione 15 giorni allenamento e dovremmo giocare 2 partite a settimana. Questa cosa andrebbe per forza rivista. I calendari vanno rivisti. Sarà la federazione che studierà con la UEFA. Mercato? Difficile prevedere cosa succederà. Delle perdite ci sono state perché siamo fermi. Mancano gli incassi delle Tv, quelli dei botteghini. Vivremo un anno di transizione e ci arrangeremo. Niente di speciale. Nessun botto. De Laurentiis? Lo stimo molto perché ha fatto tanto per il Napoli. È una persona molto duttile che faceva un altro mestiere e appena è entrato in questo settore è andato subito bene. Ha creato una realtà importante con capacità di competizione internazionali. Zielinski? Si vedeva fin da ragazzo che era serio, in gamba. Questo sono ragazzi che vengono da tradizioni pseudo tedesche e ci hanno sempre dato soddisfazione".
di Napoli Magazine
18/05/2020 - 18:06
Giampaolo Pozzo, presidente dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Si è fatta tanta confusione. Io credo che siamo tutti d’accordo nel voler riprendere. Abbiamo un patrimonio giocatori fermo da tre mesi. Adesso, per fortuna, fanno qualche sgambatina nei campi, però siamo, giustamente, in attesa di una crescita progressiva degli allenamenti. Spero si possa quanto prima iniziare a giocare, ovviamente in sicurezza. È inutile parlare solo di pandemia, positivi al covid. Bisogna parlare anche di ripresa dopo due mesi e mezzo di inattività. Secondo la volontà della Lega si potrebbe iniziare il 13 giugno. Sarebbe necessario avere almeno un mese di allenamento, quelli veri, con la palla. Ad inizio di ogni campionato c’è sempre un ritiro di un mese e mezzo per mettere in condizione i giocatori, per farli allenare. Altrimenti si rischiano infortuni gravi, problemi ai muscoli, ai tendini, che potrebbero protrarsi nel tempo. Appena ci daranno il via per gli allenamenti di gruppo i giocatori avranno bisogno di un mese di allenamento. Metterli in campo prima è rischioso. Premier League? Questa pandemia è stata una cosa non prevista. In Inghilterra ha cominciato dopo ed è andata peggio che in Italia. Sono ancora tutti in confusione. Accettiamo con una certa tolleranza questo isterismo che viene utilizzato in questo caso. Anche lì non hanno ancora le idee chiare e tutto dipende da come si svilupperà la malattia. I tedeschi sono un po’ dei kamikaze. Annoto 8 lesioni dopo la prima partita fatta. Questa è la dimostrazione che forzando o stravolgendo i criteri di allenamento poi di paga dazio. Adesso hanno appena iniziato ed hanno un calendario morbido, giocano una sola volta a settimana. Noi avremmo a disposizione 15 giorni allenamento e dovremmo giocare 2 partite a settimana. Questa cosa andrebbe per forza rivista. I calendari vanno rivisti. Sarà la federazione che studierà con la UEFA. Mercato? Difficile prevedere cosa succederà. Delle perdite ci sono state perché siamo fermi. Mancano gli incassi delle Tv, quelli dei botteghini. Vivremo un anno di transizione e ci arrangeremo. Niente di speciale. Nessun botto. De Laurentiis? Lo stimo molto perché ha fatto tanto per il Napoli. È una persona molto duttile che faceva un altro mestiere e appena è entrato in questo settore è andato subito bene. Ha creato una realtà importante con capacità di competizione internazionali. Zielinski? Si vedeva fin da ragazzo che era serio, in gamba. Questo sono ragazzi che vengono da tradizioni pseudo tedesche e ci hanno sempre dato soddisfazione".