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VIDEO - Ancelotti in cattedra alla facoltà Vanvitelli: "Razzismo? Non se ne può più"
15.01.2019 17:02 di Napoli Magazine

"Non se ne può più, anche a Bologna un giocatore di vent'anni l'altro giorno è stato insultato, non ha senso. Il calcio italiano non è cambiato, gli ignoranti e maleducati continuano ad andare negli stadi e per loro serve un corso di educazione, senso civico e rispetto". Lo ha detto l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti nel corso di un intervento all'Università Vanvitelli a Napoli tornando a parlare del razzismo negli stadi. "Ho avuto la fortuna di stare 9 anni all'estero e queste cose sono state debellate, non si può fare, si deve fare". "Ho sentito dire 'Ancelotti non può decidere di sospendere una partita', ma forse quando parlo non mi faccio capire. Non ho mai chiesto di sospendere le partite, so bene che se 60.000 persone devono uscire dallo stadio ci sono problemi. Ma in caso di cori razzisti le partite si devono interrompere, si aspetta qualche minuto e poi si riprende". Lo ha detto l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti che oggi ha tenuto una lezione sulla gestione del gruppo in una squadra di calcio all'Università Vanvitelli. "Ho sentito un'intervista del presidente della Federcalcio Gravina - ha spiegato Ancelotti - e so che la federazione sta facendo dei passi per semplificare questa norma. Questo è giusto ma ricordiamoci anche che la norma c'è ed è già applicabile quando c'è un insulto territoriale o razziale e a Milano non è stata applicata. In Bologna-Juve ci sono stati gli insulti a un ragazzo: la partita si ferma temporaneamente, si fa un annuncio, e poi si ricomincia''. "Il Napoli è un gruppo vincente e sono convinto che non c'è da aspettare tanto per vincere .La squadra è forte - ha spiegato - la società ha investito bene in questi anni, il gruppo è giovane e sano e la società vuole investire ancora". Il tecnico azzurro ha parlato anche della differenza tra i fatturati dei top club: "La grande differenza sul fatturato la fa - ha detto - chi ha la proprietà dello stadio: tutti i grandi club hanno lo stadio e fanno ricavi molto alti che si aggiungono ai diritti tv e alle sponsorizzazioni. Ricordo che al Bayern mi dissero che ad ogni partita in casa si vendevano in media 30.000 litri di birra. Ai tedeschi piace molto la birra e anche queste cose incidono sulla gestione finanziaria di un club".

 

 

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di Napoli Magazine

15/01/2024 - 17:02

"Non se ne può più, anche a Bologna un giocatore di vent'anni l'altro giorno è stato insultato, non ha senso. Il calcio italiano non è cambiato, gli ignoranti e maleducati continuano ad andare negli stadi e per loro serve un corso di educazione, senso civico e rispetto". Lo ha detto l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti nel corso di un intervento all'Università Vanvitelli a Napoli tornando a parlare del razzismo negli stadi. "Ho avuto la fortuna di stare 9 anni all'estero e queste cose sono state debellate, non si può fare, si deve fare". "Ho sentito dire 'Ancelotti non può decidere di sospendere una partita', ma forse quando parlo non mi faccio capire. Non ho mai chiesto di sospendere le partite, so bene che se 60.000 persone devono uscire dallo stadio ci sono problemi. Ma in caso di cori razzisti le partite si devono interrompere, si aspetta qualche minuto e poi si riprende". Lo ha detto l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti che oggi ha tenuto una lezione sulla gestione del gruppo in una squadra di calcio all'Università Vanvitelli. "Ho sentito un'intervista del presidente della Federcalcio Gravina - ha spiegato Ancelotti - e so che la federazione sta facendo dei passi per semplificare questa norma. Questo è giusto ma ricordiamoci anche che la norma c'è ed è già applicabile quando c'è un insulto territoriale o razziale e a Milano non è stata applicata. In Bologna-Juve ci sono stati gli insulti a un ragazzo: la partita si ferma temporaneamente, si fa un annuncio, e poi si ricomincia''. "Il Napoli è un gruppo vincente e sono convinto che non c'è da aspettare tanto per vincere .La squadra è forte - ha spiegato - la società ha investito bene in questi anni, il gruppo è giovane e sano e la società vuole investire ancora". Il tecnico azzurro ha parlato anche della differenza tra i fatturati dei top club: "La grande differenza sul fatturato la fa - ha detto - chi ha la proprietà dello stadio: tutti i grandi club hanno lo stadio e fanno ricavi molto alti che si aggiungono ai diritti tv e alle sponsorizzazioni. Ricordo che al Bayern mi dissero che ad ogni partita in casa si vendevano in media 30.000 litri di birra. Ai tedeschi piace molto la birra e anche queste cose incidono sulla gestione finanziaria di un club".