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VIDEO - Napoli, 5 minuti con Di Lorenzo: "Il San Paolo è immenso, essere qui è un sogno"
20.07.2019 18:35 di Napoli Magazine
Giovanni Di Lorenzo, difensore del Napoli, ha parlato in un'intervista diffusa dalla SSC Napoli su Instagram: "Vivo in un paesino della provincia di Lucca che si chiama Ghivizzano. E' un paese piccolo che mi segue da quando gioco. Ultimamente mi stanno seguendo sempre molti più ragazzi, anche giovani, e mi fa piacere. Ho iniziato a giocare a cinque anni nella Scuola Calcio Valdottavo, dove giocava anche mio fratello, vicino casa. Io ricordo che andavo col borsone, più grande di me, l'accompagnavo e iniziavo a tirare i primi calci. Lo ricordo con molto piacere, sono stati anni belli in cui mi avvicinavo al calcio. Averlo fatto diventare ora un lavoro per me è motivo d'orgoglio. Ghivizzano? E' un paesino piccolo, ci conosciamo tutti. Sono andato via a 15 anni, ma lì ci sono i miei amici e quando ho la possibilità di tornare lo faccio subito. Ora anche i più anziani mi salutano con affetto, sono contenti del percorso che sto facendo. Sono partito giovane da casa, ma è stata una bellissima esperienza che mi ha aiutato a crescere. Ogni cosa fatta mi ha aiutato ad essere dove sono ora. Come tutti, da piccolo ho cominciato da attaccante. Facevo tanti gol e c'era un dirigente della nostra scuola calcio che tifava per la Fiorentina e mi mise il soprannome 'Batigol'. Quando ho capito di poter arrivare in alto? "orse l'anno della Serie B, con la vittoria del campionato. Ho capito che la mia vita stava cambiando, che stavo entrando in un mondo diverso, a parte: la Serie A. E' stato quell'anno a farmi capire dove potessi arrivare. Con la chiamata del Napoli ho raggiunto sicuramente un sogno. Mi piace guardare anche il tennis, sono un appassionato, anche se non sono bravo a praticarlo. Ultimamente mi piace molto il cantante Ultimo, sono andato a vedere qualche concerto, mi piace come scrive. Non sono molto bravo a cantare, ma quando sono andato al concerto qualche canzone l'ho intonata. La mia fidanzata? Clarissa ed io siamo cresciuti insieme. Condividiamo quasi tutto. Lei è orgogliosissima di me, ma anch'io di lei perché ha fatto un percorso importante con l'università, si è laureato con 110 e lode entrambe le volte in tempi brevissimi. Sono molto contento dei suoi risultati. Quando abbiamo 2-3 giorni liberi facciamo il possibile per viaggiare e visitare, ma ci piace anche molto stare in casa. Siamo due ragazzi tranquilli. Un viaggio che vorrei fare? Non sono mai stato negli Stati Uniti, mi piacerebbe fare un coast-to-coast per visitare tutti quei paesaggi che ho visto in qualche video e qualche foto. Se c'è un viaggio che vorrei fare è quello. Sono fortunato perché con il Napoli ci andrò per la prima volta. Quando è arrivata la chiamata del Napoli all'inizio sono rimasto sorpreso, non me l'aspettavo. Poi ho visto che le cose si stavano concretizzando, ma ho deciso di tenere tutto nascosto alla mia famiglia e dirglielo solo a cose fatte. Ho finito il campionato la domenica e il giovedì ero già a fare le visite mediche, è successo tutto all'improvviso. Sono molto contento e spero di riuscire a far bene anche in questa piazza. Il San Paolo? E' uno stadio immenso. Quando entri da avversario un po' di timore te lo fa. Ricordo quando ci ho giocato, era pieno, i tifosi spingono la squadra. E' uno stadio bello da avversario, ma sarà ancora meglio con i tifosi a favore. Non vedo l'ora di esordirci. Dovremo aspettare il campionato, ma non vedo l'ora che arrivi questo momento".

 

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20/07/2024 - 18:35

Giovanni Di Lorenzo, difensore del Napoli, ha parlato in un'intervista diffusa dalla SSC Napoli su Instagram: "Vivo in un paesino della provincia di Lucca che si chiama Ghivizzano. E' un paese piccolo che mi segue da quando gioco. Ultimamente mi stanno seguendo sempre molti più ragazzi, anche giovani, e mi fa piacere. Ho iniziato a giocare a cinque anni nella Scuola Calcio Valdottavo, dove giocava anche mio fratello, vicino casa. Io ricordo che andavo col borsone, più grande di me, l'accompagnavo e iniziavo a tirare i primi calci. Lo ricordo con molto piacere, sono stati anni belli in cui mi avvicinavo al calcio. Averlo fatto diventare ora un lavoro per me è motivo d'orgoglio. Ghivizzano? E' un paesino piccolo, ci conosciamo tutti. Sono andato via a 15 anni, ma lì ci sono i miei amici e quando ho la possibilità di tornare lo faccio subito. Ora anche i più anziani mi salutano con affetto, sono contenti del percorso che sto facendo. Sono partito giovane da casa, ma è stata una bellissima esperienza che mi ha aiutato a crescere. Ogni cosa fatta mi ha aiutato ad essere dove sono ora. Come tutti, da piccolo ho cominciato da attaccante. Facevo tanti gol e c'era un dirigente della nostra scuola calcio che tifava per la Fiorentina e mi mise il soprannome 'Batigol'. Quando ho capito di poter arrivare in alto? "orse l'anno della Serie B, con la vittoria del campionato. Ho capito che la mia vita stava cambiando, che stavo entrando in un mondo diverso, a parte: la Serie A. E' stato quell'anno a farmi capire dove potessi arrivare. Con la chiamata del Napoli ho raggiunto sicuramente un sogno. Mi piace guardare anche il tennis, sono un appassionato, anche se non sono bravo a praticarlo. Ultimamente mi piace molto il cantante Ultimo, sono andato a vedere qualche concerto, mi piace come scrive. Non sono molto bravo a cantare, ma quando sono andato al concerto qualche canzone l'ho intonata. La mia fidanzata? Clarissa ed io siamo cresciuti insieme. Condividiamo quasi tutto. Lei è orgogliosissima di me, ma anch'io di lei perché ha fatto un percorso importante con l'università, si è laureato con 110 e lode entrambe le volte in tempi brevissimi. Sono molto contento dei suoi risultati. Quando abbiamo 2-3 giorni liberi facciamo il possibile per viaggiare e visitare, ma ci piace anche molto stare in casa. Siamo due ragazzi tranquilli. Un viaggio che vorrei fare? Non sono mai stato negli Stati Uniti, mi piacerebbe fare un coast-to-coast per visitare tutti quei paesaggi che ho visto in qualche video e qualche foto. Se c'è un viaggio che vorrei fare è quello. Sono fortunato perché con il Napoli ci andrò per la prima volta. Quando è arrivata la chiamata del Napoli all'inizio sono rimasto sorpreso, non me l'aspettavo. Poi ho visto che le cose si stavano concretizzando, ma ho deciso di tenere tutto nascosto alla mia famiglia e dirglielo solo a cose fatte. Ho finito il campionato la domenica e il giovedì ero già a fare le visite mediche, è successo tutto all'improvviso. Sono molto contento e spero di riuscire a far bene anche in questa piazza. Il San Paolo? E' uno stadio immenso. Quando entri da avversario un po' di timore te lo fa. Ricordo quando ci ho giocato, era pieno, i tifosi spingono la squadra. E' uno stadio bello da avversario, ma sarà ancora meglio con i tifosi a favore. Non vedo l'ora di esordirci. Dovremo aspettare il campionato, ma non vedo l'ora che arrivi questo momento".