Sotto la scorza dura del rock c'è una dichiarazione d'amore: «Ti amo Napoli, tu sei la stella che mi guida/ 'a vita sì pe' me», canta Nando Misuraca nel ritornello di «Ti amoNapoli». E tanto basterebbe per chiudere il cerchio intorno a quell’universo di emozioni che ha ispirato la sua canzone orecchiabile e grintosa, un atto di fede che il giovane cantautore napoletano ha voluto condividere con altri tre tifosi del Napoli e di Napoli: Gianni Conte, cantante solista dell' Orchestra Italiana, l’attore Umberto Bellissimo e il rapper Clementino
Armonia azzurra - Identità artistiche lontane tra loro, che nella sinfonia azzurra trovano piena armonia. «Non volevo scrivere un inno, ma semplicemente una canzone d'autore dedicata alla città e a quella maglia che ci fa battere il cuore», spiega Misuraca, vincitore del Premio Pigro Ivan Graziani 2010 e del Premio Troisi. E sono palpitazioni in quattro quarti, con la batteria a dettare il tempo, la chitarra a metterci la grinta, una manciata di rap per sincopare il canto e le voci di Misuraca e Conte a condire il tutto con una spruzzata di romanticismo: «Un cuore solo per una passione/ Undici maglie, un campo di pallone/ Bandiere azzurre per portare il cielo già/ In questo stadio siamo tutti uguali/ Come fratelli noi napoletani», canta Misuraca, mettendosi in scia con l'entusiasmo del popolo partenopeo.
Che sentimento - Il controcanto è di Umberto Bellissimo, che recitando alcuni versi dal libro di Maurizio de Giovanni «Ti racconto il 10 maggio» (edito da Cento Autori e portato in scena fino a una decina di giorni fa all' Auditorium del Teatro Bellini, ndr), ricorda l'anno di grazia dello scudetto. «Napoli è un sentimento», chiosa il brano, che conta oltre 7mila visualizzazioni su Youtube. Un sentimento, già. Tutto da cantare.
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di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Sotto la scorza dura del rock c'è una dichiarazione d'amore: «Ti amo Napoli, tu sei la stella che mi guida/ 'a vita sì pe' me», canta Nando Misuraca nel ritornello di «Ti amoNapoli». E tanto basterebbe per chiudere il cerchio intorno a quell’universo di emozioni che ha ispirato la sua canzone orecchiabile e grintosa, un atto di fede che il giovane cantautore napoletano ha voluto condividere con altri tre tifosi del Napoli e di Napoli: Gianni Conte, cantante solista dell' Orchestra Italiana, l’attore Umberto Bellissimo e il rapper Clementino
Armonia azzurra - Identità artistiche lontane tra loro, che nella sinfonia azzurra trovano piena armonia. «Non volevo scrivere un inno, ma semplicemente una canzone d'autore dedicata alla città e a quella maglia che ci fa battere il cuore», spiega Misuraca, vincitore del Premio Pigro Ivan Graziani 2010 e del Premio Troisi. E sono palpitazioni in quattro quarti, con la batteria a dettare il tempo, la chitarra a metterci la grinta, una manciata di rap per sincopare il canto e le voci di Misuraca e Conte a condire il tutto con una spruzzata di romanticismo: «Un cuore solo per una passione/ Undici maglie, un campo di pallone/ Bandiere azzurre per portare il cielo già/ In questo stadio siamo tutti uguali/ Come fratelli noi napoletani», canta Misuraca, mettendosi in scia con l'entusiasmo del popolo partenopeo.
Che sentimento - Il controcanto è di Umberto Bellissimo, che recitando alcuni versi dal libro di Maurizio de Giovanni «Ti racconto il 10 maggio» (edito da Cento Autori e portato in scena fino a una decina di giorni fa all' Auditorium del Teatro Bellini, ndr), ricorda l'anno di grazia dello scudetto. «Napoli è un sentimento», chiosa il brano, che conta oltre 7mila visualizzazioni su Youtube. Un sentimento, già. Tutto da cantare.
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