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AUDIO KK - De Laurentiis: "Sono tranquillissimo, se avessimo preso Ronaldo e non avesse segnato un gol nelle prime 3 partite, sarebbe successa una rivoluzione! Ci vuole pazienza, sono anni di investimento, la Champions? Mi chiedo cosa ci faccia il Liverpool in terza fascia"
03.09.2018 13:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state di assestamento, conoscenza, ambientamento di un allenatore che manca dall’Italia da parecchi anni. Ha nel suo carnet tanti successi ed esperienza, ma quando si cambia è come se si ricominciasse tutto daccapo. Mi scuso con i tifosi che vogliono vincere tutto e subito, io ero più attendista, mi aspettavo qualche incidente di percorso, ci vogliono 7-9 partite per assestarsi, soprattutto per i giocatori nostri che non conoscono il modo di giocare di Ancelotti. Ancelotti è un signor allenatore e ha bisogno di avere tutti i fattori della produzione a disposizione per capire cosa c’è da fare. Bisogna studiare anche gli altri come giocano, come si sono attrezzati, chi si troverà nelle nostre stesse difficoltà iniziali e chi invece avrà meno problematiche di quante ne incontreremo noi. La Juve si dice sempre che è una grande squadra e non c’è dubbio, però se avessimo preso Ronaldo e non avesse segnato un gol nelle prime 3 partite, sarebbe successa una rivoluzione. La forza della Juve è che sa affrontare con tranquillità tutto quello che accade, le difficoltà. La napoletanità è emotività, ha le onde scosse dalla Solfatara, dal Vesuvio, è chiaro che nel sangue del napoletano ci sia un ribollire continuo e va anche bene, va a supporto di chi siamo, siamo napoletani punto e basta. Ounas è stato un’intuizione di Giuntoli che un giorno mi disse l’altr’anno: ‘compriamo un ragazzo che serve per rompere le partite, quando non si riesce a sbloccare un risultato questo è un ragazzo che può creare la differenza’. Ieri Ancelotti ha cercato di sbloccare un risultato buttando giù un signore che all’inizio ha dimostrato di poter fare cose egregie. Mertens non lo vedo ancora in splendida forma dopo il Mondiale, anche se ha già fatto bene a sprazzi perché è un fuoriclasse. Io sono tranquillo. I paragoni non vanno fatti con le precedenti stagioni. Abbiamo creato una svolta, dobbiamo essere lungimiranti con un allenatore che ci farà crescere nel tempo. Ci vuole pazienza. L’altr’anno ho perso 15 milioni, quest'anno probabilmente ne perderò 25, sono i primi due anni in cui il Napoli andrà sotto come bilancio, ma sono tranquillissimo, sono anni di investimento, di crescita, non è scritto da nessuna parte che gli olandesi debbano scrivere che il Napoli è la squadra che è cresciuta di più in questi 10 anni, quindi vuol dire che abbiamo lavorato bene e questa è la cosa più importante. La Champions? Sono rimasto male solo per una cosa, me lo dovrò fare spiegare dall’Uefa: il Liverpool non è arrivato in finale di Champions? Che ci fa in terza fascia? Anche questi secondo me sono dei casinari, io ho sempre contestato quest’estrazione, sono fatte per fare un po’ di teatrino a Montecarlo, posto che abbandonerei, lo facessero a Nyon, sede molto più chic e meno roboante. Francamente che si debba giocare in terza fascia con il Liverpool che è arrivato in finale di Champions è un’anomalia. Se si deve vincere meglio farlo alla grande contro le grande, facciamo queste belle partite che servono per far crescere la squadra, verificare le capacità di quest’allenatore che anche in campo internazionale sa leggere bene le partite. Rinnovo di Koulibaly? Era nelle nostre intenzioni, non avremmo mai voluto cederlo, è tra i più importanti centrali difensivi al mondo, non c’era ragione di cederlo, trovarne degli altri sarebbe stato un problema. Ferrero? Sono contento per lui, ci sta con la fede, con la passione, mi ha fatto meno dolore perdere con lui che con qualcun altro. I conti si fanno alla fine? Sì, ma poi con Ferrero lo sfottò è continuo, va bene così, una volta vince lui, una volta lo farò io. Chi vuol fare processi li faccia, noi siamo sereni, siamo una grande società, siamo riusciti a far considerare il Napoli tra le regine, questo ci convince a continuare a lavorare nel mondo del calcio che non è facile”.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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AUDIO KK - De Laurentiis: "Sono tranquillissimo, se avessimo preso Ronaldo e non avesse segnato un gol nelle prime 3 partite, sarebbe successa una rivoluzione! Ci vuole pazienza, sono anni di investimento, la Champions? Mi chiedo cosa ci faccia il Liverpool in terza fascia"

di Napoli Magazine

03/09/2024 - 13:25

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state di assestamento, conoscenza, ambientamento di un allenatore che manca dall’Italia da parecchi anni. Ha nel suo carnet tanti successi ed esperienza, ma quando si cambia è come se si ricominciasse tutto daccapo. Mi scuso con i tifosi che vogliono vincere tutto e subito, io ero più attendista, mi aspettavo qualche incidente di percorso, ci vogliono 7-9 partite per assestarsi, soprattutto per i giocatori nostri che non conoscono il modo di giocare di Ancelotti. Ancelotti è un signor allenatore e ha bisogno di avere tutti i fattori della produzione a disposizione per capire cosa c’è da fare. Bisogna studiare anche gli altri come giocano, come si sono attrezzati, chi si troverà nelle nostre stesse difficoltà iniziali e chi invece avrà meno problematiche di quante ne incontreremo noi. La Juve si dice sempre che è una grande squadra e non c’è dubbio, però se avessimo preso Ronaldo e non avesse segnato un gol nelle prime 3 partite, sarebbe successa una rivoluzione. La forza della Juve è che sa affrontare con tranquillità tutto quello che accade, le difficoltà. La napoletanità è emotività, ha le onde scosse dalla Solfatara, dal Vesuvio, è chiaro che nel sangue del napoletano ci sia un ribollire continuo e va anche bene, va a supporto di chi siamo, siamo napoletani punto e basta. Ounas è stato un’intuizione di Giuntoli che un giorno mi disse l’altr’anno: ‘compriamo un ragazzo che serve per rompere le partite, quando non si riesce a sbloccare un risultato questo è un ragazzo che può creare la differenza’. Ieri Ancelotti ha cercato di sbloccare un risultato buttando giù un signore che all’inizio ha dimostrato di poter fare cose egregie. Mertens non lo vedo ancora in splendida forma dopo il Mondiale, anche se ha già fatto bene a sprazzi perché è un fuoriclasse. Io sono tranquillo. I paragoni non vanno fatti con le precedenti stagioni. Abbiamo creato una svolta, dobbiamo essere lungimiranti con un allenatore che ci farà crescere nel tempo. Ci vuole pazienza. L’altr’anno ho perso 15 milioni, quest'anno probabilmente ne perderò 25, sono i primi due anni in cui il Napoli andrà sotto come bilancio, ma sono tranquillissimo, sono anni di investimento, di crescita, non è scritto da nessuna parte che gli olandesi debbano scrivere che il Napoli è la squadra che è cresciuta di più in questi 10 anni, quindi vuol dire che abbiamo lavorato bene e questa è la cosa più importante. La Champions? Sono rimasto male solo per una cosa, me lo dovrò fare spiegare dall’Uefa: il Liverpool non è arrivato in finale di Champions? Che ci fa in terza fascia? Anche questi secondo me sono dei casinari, io ho sempre contestato quest’estrazione, sono fatte per fare un po’ di teatrino a Montecarlo, posto che abbandonerei, lo facessero a Nyon, sede molto più chic e meno roboante. Francamente che si debba giocare in terza fascia con il Liverpool che è arrivato in finale di Champions è un’anomalia. Se si deve vincere meglio farlo alla grande contro le grande, facciamo queste belle partite che servono per far crescere la squadra, verificare le capacità di quest’allenatore che anche in campo internazionale sa leggere bene le partite. Rinnovo di Koulibaly? Era nelle nostre intenzioni, non avremmo mai voluto cederlo, è tra i più importanti centrali difensivi al mondo, non c’era ragione di cederlo, trovarne degli altri sarebbe stato un problema. Ferrero? Sono contento per lui, ci sta con la fede, con la passione, mi ha fatto meno dolore perdere con lui che con qualcun altro. I conti si fanno alla fine? Sì, ma poi con Ferrero lo sfottò è continuo, va bene così, una volta vince lui, una volta lo farò io. Chi vuol fare processi li faccia, noi siamo sereni, siamo una grande società, siamo riusciti a far considerare il Napoli tra le regine, questo ci convince a continuare a lavorare nel mondo del calcio che non è facile”.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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