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AUDIO - De Laurentiis: "Confronto fattivo sulle Universiadi, stadio nuovo? Se trovo l'accordo col Comune, il punto sarà come far diventare il San Paolo più bello, io in politica? Non ci penso nemmeno! Insigne è attaccato alla maglia, il Napoli ha tanti capitani"
19.10.2018 14:06 di Napoli Magazine

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte al termine dell’incontro per le Universiadi alla Mostra d’Oltremare. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “La riunione è andata come doveva andare, grazie al commissario per le Universiadi, stiamo portando tutte le varie componenti coinvolte, dalla Regione al Comune, al Calcio Napoli, lo stesso commissario, stiamo verificando un crono programma per poter continuare a giocare allo stadio San Paolo e fornire per le Universiadi uno stadio all’altezza della manifestazione. Stadio nuovo discorso accantonato? Il problema dello stadio nuovo è un problema che io ho sempre da una parte nel momento in cui non dovessi trovare accordi col Comune, poiché gli accordi col Comune sono in fieri, se ci sarà accordo il problema sarà di come far diventare lo stadio San Paolo più bello di come è oggi. Il problema delle Universiadi rallenta il nostro progetto di due anni fa dove avevamo messo a disposizione 18 milioni di euro per avvicinare le tribune al campo di calcio, perchè il calcio moderno da sempre si fa in uno stadio fatto per il calcio, non per l’atletica, stesso problema dell’Olimpico di Roma che ha la pista d’atletica intorno e sia Lazio che Roma pur avendo uno stadio bello a 5 stelle, hanno entrambi deciso di farsi un proprio stadio. Non siamo pazzi, siamo corretti, sono quelli che fanno politica che in genere sono scorretti, siamo lì quasi a pietire dallo Stato di farci fare il nostro lavoro. Lo Stato è sempre stato assente da tutti i punti di vista, l’ultima volta che c’è stata la possibilità di fare gli stadi con Italia ‘90 si sono rubati i soldi e sono stati fatti male. L’Italia deve esser in mano agli industriali, agli imprenditori. L’Italia è un’impresa sofisticatissima che nessun politico ha mai capito. C’è voluto Milano lo scorso anno per capire che facciamo il cibo più buono del mondo, che abbiamo la moda? I politici vogliono fare i politici, a danno degli elettori, i cittadini italiani. Io in politica in futuro? Non ci penso nemmeno, sono nato come puro imprenditore e voglio fare l’imprenditore. E’ un incontro programmatico, ce ne saranno molti altri fino alle Universiadi quando consegneremo lo stadio in condizioni ottimali. Dovete smettere a contrapporci, questa è una riunione e ce ne saranno minimo altre 20 dove noi stiamo operativamente sul pezzo assieme a tutti gli altri, c’è un comitato attuativo, di cui fa parte il Napoli, siamo noi che garantiamo ai tifosi che vengano allo stadio che ce ne stiamo interessando acchè improvvisamente non chiudano ad esempio un intero settore per mettere i sediolini magari durante la Champions. Ora abbiamo un commissario straordinario, c’è finalmente un confronto vero, fattivo, intelligente, per favorire il pubblico. Ristoranti e cinema all’interno dello stadio? Il cinema è un bellissimo posto, ma se ci vai per accendere i telefonini o dimenticarti e lasciarli accesi, e distrarre con la luce degli stessi, cosa che sullo schermo più grande sta avvenendo, è meglio non andarci. Poiché la televisione e internet stanno gigantescamente aumentando con un passo velocissimo, ora vedremo con l’arrivo di una Disney, di un discorso di Amazon, Netflix, Apple, tutti vogliono ormai interessarsi del nostro futuro audiovisivo, intendo noi fruitori, vogliono non farti uscire di casa, nei cinema forse bisogna proiettare le cose che vedresti a casa come un punto di aggregazione. Nel calcio si impara a fare il tifo andando allo stadio, però negli anni 2000 ormai è interessante vedere anche quanti nemici uno ha ascoltando le telecronache, vedendo come sono inquadrati i giocatori e soprattutto c’è il flashback, si torna indietro, posso sedare le mie arrabbiature per un torto subito non visto dall’arbitro e verificare, con una maggiore equa giustizia visiva. Trasferta di Udine senza Insigne? Lo volete far respirare ad Insigne? E’ un grandissimo giocatore, soffrirà a non giocare, lui è uno che soffre per il Napoli, è attaccato alla maglia, vorrebbe farsi in mille per i tifosi. Insigne capitano del Napoli in futuro? Il Napoli ha tanti capitani, Hamsik è quello istituzionale. Quando dico che serve una squadra di tantissimi giocatori è perché secondo me non ci deve essere una classifica di bravura, devono essere tutti bravi e tutti portare l’acqua al mulino d una vittoria finale”.

 

L'intervista nel video dal minuto 1:27:48

 

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di Napoli Magazine

19/10/2024 - 14:06

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte al termine dell’incontro per le Universiadi alla Mostra d’Oltremare. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “La riunione è andata come doveva andare, grazie al commissario per le Universiadi, stiamo portando tutte le varie componenti coinvolte, dalla Regione al Comune, al Calcio Napoli, lo stesso commissario, stiamo verificando un crono programma per poter continuare a giocare allo stadio San Paolo e fornire per le Universiadi uno stadio all’altezza della manifestazione. Stadio nuovo discorso accantonato? Il problema dello stadio nuovo è un problema che io ho sempre da una parte nel momento in cui non dovessi trovare accordi col Comune, poiché gli accordi col Comune sono in fieri, se ci sarà accordo il problema sarà di come far diventare lo stadio San Paolo più bello di come è oggi. Il problema delle Universiadi rallenta il nostro progetto di due anni fa dove avevamo messo a disposizione 18 milioni di euro per avvicinare le tribune al campo di calcio, perchè il calcio moderno da sempre si fa in uno stadio fatto per il calcio, non per l’atletica, stesso problema dell’Olimpico di Roma che ha la pista d’atletica intorno e sia Lazio che Roma pur avendo uno stadio bello a 5 stelle, hanno entrambi deciso di farsi un proprio stadio. Non siamo pazzi, siamo corretti, sono quelli che fanno politica che in genere sono scorretti, siamo lì quasi a pietire dallo Stato di farci fare il nostro lavoro. Lo Stato è sempre stato assente da tutti i punti di vista, l’ultima volta che c’è stata la possibilità di fare gli stadi con Italia ‘90 si sono rubati i soldi e sono stati fatti male. L’Italia deve esser in mano agli industriali, agli imprenditori. L’Italia è un’impresa sofisticatissima che nessun politico ha mai capito. C’è voluto Milano lo scorso anno per capire che facciamo il cibo più buono del mondo, che abbiamo la moda? I politici vogliono fare i politici, a danno degli elettori, i cittadini italiani. Io in politica in futuro? Non ci penso nemmeno, sono nato come puro imprenditore e voglio fare l’imprenditore. E’ un incontro programmatico, ce ne saranno molti altri fino alle Universiadi quando consegneremo lo stadio in condizioni ottimali. Dovete smettere a contrapporci, questa è una riunione e ce ne saranno minimo altre 20 dove noi stiamo operativamente sul pezzo assieme a tutti gli altri, c’è un comitato attuativo, di cui fa parte il Napoli, siamo noi che garantiamo ai tifosi che vengano allo stadio che ce ne stiamo interessando acchè improvvisamente non chiudano ad esempio un intero settore per mettere i sediolini magari durante la Champions. Ora abbiamo un commissario straordinario, c’è finalmente un confronto vero, fattivo, intelligente, per favorire il pubblico. Ristoranti e cinema all’interno dello stadio? Il cinema è un bellissimo posto, ma se ci vai per accendere i telefonini o dimenticarti e lasciarli accesi, e distrarre con la luce degli stessi, cosa che sullo schermo più grande sta avvenendo, è meglio non andarci. Poiché la televisione e internet stanno gigantescamente aumentando con un passo velocissimo, ora vedremo con l’arrivo di una Disney, di un discorso di Amazon, Netflix, Apple, tutti vogliono ormai interessarsi del nostro futuro audiovisivo, intendo noi fruitori, vogliono non farti uscire di casa, nei cinema forse bisogna proiettare le cose che vedresti a casa come un punto di aggregazione. Nel calcio si impara a fare il tifo andando allo stadio, però negli anni 2000 ormai è interessante vedere anche quanti nemici uno ha ascoltando le telecronache, vedendo come sono inquadrati i giocatori e soprattutto c’è il flashback, si torna indietro, posso sedare le mie arrabbiature per un torto subito non visto dall’arbitro e verificare, con una maggiore equa giustizia visiva. Trasferta di Udine senza Insigne? Lo volete far respirare ad Insigne? E’ un grandissimo giocatore, soffrirà a non giocare, lui è uno che soffre per il Napoli, è attaccato alla maglia, vorrebbe farsi in mille per i tifosi. Insigne capitano del Napoli in futuro? Il Napoli ha tanti capitani, Hamsik è quello istituzionale. Quando dico che serve una squadra di tantissimi giocatori è perché secondo me non ci deve essere una classifica di bravura, devono essere tutti bravi e tutti portare l’acqua al mulino d una vittoria finale”.

 

L'intervista nel video dal minuto 1:27:48