In Primo Piano
EUROPEI - Italia, Insigne: "Sto vivendo una favola, Mancini fa rendere tutti al massimo, la nostra forza è il gruppo, Gattuso? Ci siamo mandati qualche messaggio, futuro? Ci sarà tempo per parlare con il Napoli, Immobile 'd.s.' per portarmi alla Lazio? Non è vero"
23.06.2021 14:50 di Napoli Magazine

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista della sfida contro l'Austria agli ottavi di finale di Euro 2020: "I giovani stanno vivendo una grande favola, è un bene anche per noi, ci stanno dando il loro entusiasmo, io sono più grande: è la prima volta che vivo una competizione così da protagonista, ne sono orgoglioso, sto vivendo una favola e sto dando più del 100% per ripagare la fiducia di squadra e mister mettendo in campo le mie qualità per arrivare a un solo obiettivo. Negli anni passati ero più giovane, c'erano altri moduli e mi sono adattato. Ho sempre ringraziato i ct come Prandelli e Conte che mi hanno portato al Mondiale ed all'Europeo. Col 3-5-2 mi sono messo a disposizione, con Mancini ho chance in più: fa un modulo adatto alle mie caratteristiche e a tutti quelli che giocano.Le big fanno calcoli per evitarci? Fa piacere ma non ci interessa: noi dobbiamo solo continuare ad allenarci bene e restare concentrati, con i piedi per terra, perché ancora non abbiamo fatto nulla. L'obiettivo per noi non è mai stato superare il girone ma è quello di arrivare in fondo. I nostri giovani si sono fatti trovare subito pronti, noi veterani non abbiamo paura anche se d'ora le partite saranno da 'dentro o fuori'. Jorginho? La nostra forza è il gruppo. Ci sono giocatori di qualità, Jorginho viene da anni stupendi col Chelsea, è un orgoglio per noi avere un giocatore come lui in squadra. Non sta a me decidere se meriti il Pallone d'Oro, spero sia in lista però: lo merita ed è un grande giocatore, lo chiamiamo il Professore e siamo contenti di averlo. La maglia numero 10' Ho una grossa responsabilità a indossare questa maglia ma non voglio mettermi pressione addosso. Cerco sempre di scendere in campo più spensierato possibile: il mister dà tanti consigli a me come agli altri, poi è stato un grande calciatore e può insegnarci tanto. Possiamo mettere in pratica i suoi insegnamenti. Le 'Notti Magiche' cantate a squarciagola davanti all'hotel di Roma dopo l'1-0 sul Galles? A me piace scherzare e vorrei sempre mettere musica napoletana, l'altra sera però volevamo fare una cosa per i tifosi tutti insieme per far vedere quanto ci teniamo. Alle spalle ho un centrocampo che mi rende contento: ce li invidiano in tanti questi giocatori. Barella, Jorginho, Verratti, Locatelli, hanno qualità e intensità. Ci danno una mano importante. Sul modulo, gli avversari ci conoscono ma facciamo il nostro calcio senza snaturarci. E' stata la nostra forza, li mettiamo in difficoltà, con Immobile e Belotti che ci creano spazi e gli avversari non sanno chi prendere. E' il sogno di tutti segnare in questi stadi. Sogno di fare una grande partita, anche se non arriva il gol, l'importante è vincere le partite. Gattuso? Ci siamo mandati qualche messaggio, mi ha detto che sono successi un po' di casini. Io però sto pensando all'Europeo, lui è in vacanza e non gli faccio certe domande. Italia protagonista a Wembley e il mio ruolo da leader? Il mio gol in amichevole è stato l'ultimo fatto a Wembley. Era un momento particolare per la Nazionale, è sempre bello segnare in questi stadi. Poi per quanto riguarda il ruolo, sono più grande, come altri, diamo qualche consiglio ai giovani. Guardiamo anche i ragazzi: sono giovani, hanno qualità, ci danno tanto come diamo a loro. La mia carriera? Non ho rimpianti. Quel che ho sempre sognato era giocare col Napoli e indossare la fascia. Si sono avverati i miei due sogni: non sono contento ma stracontento. Immobile? Ciro e Verratti sono due amici in campo e fuori. Quando Ciro ha vinto la Coppa mi sono emozionato, con loro sono cresciuto a Pescara. Un giorno potrò dire che avrò giocato con la Scarpa d'Oro. Marco gioca da dieci anni a Parigi, giocare in queste squadre non è facile. Futuro? Penso solo a giocare l'Europeo, dopo c'è tempo per parlare con la società. Non abbiamo  affrontato le big? Non rispondo: noi giochiamo con chi peschiamo, come nel girone. Facciamo il nostro calcio, prepariamo gara dopo gara. Abbiamo visto qualche gara dell'Austria, corrono, pressano, fanno riaggressione alta appena persa palla. Dobbiamo studiarli ma dobbiamo pensare a quel che dobbiamo fare noi. La prepareremo per fare una grande prestazione. I 10 dell'Europeo? Schick mi ha impressionato, poi c'è Sterling che è forte. Poi ci sono anche altri che non portano la 10 che fanno la differenza. Spero che i più forti li troveremo poù avanti possibile. Nazionale del sud? Non c'è mai stata una cosa così, se hai qualità lo dimostri in campo, non se sei di nord o sud. Non l'ho mai provato: c'è stato l'esempio di Cannavaro, capitano e Campione del Mondo. Tutti devono sognare la Nazionale. Se hai qualità e la trasmetti, tutti possono aiutarti. Il tiro a giro 'alla Insigne'? I portieri si avviano prima adesso! Sono contento, non voglio che venga definito così. Mi alleno sempre. Cerco sempre di perfezionarlo, spero che arrivino altri gol, anche normali, per far vincere la Nazionale. Sappiamo che è una gara da dentro o fuori, che un episodio può cambiare la gara. Non dobbiamo pensarci, fino ad ora i giovani che sono scesi in campo hanno fatto bene: si sono fatti trovare pronti anche nella gara decisiva, noi siamo sereni, i ragazzi hanno dimostrato di giocare con tranquillità. Barella, Locatelli, Berardi, anche se non hanno mai fatto competizioni così importanti, con la Turchia ci hanno dato loro una mano per arrivare al risultato finale. Leggiamo gli elogi, fanno piacere, dobbiamo allenarci bene ma ora in ogni partita può girarci un episodio contro. E' un orgoglio, siamo partiti che nessuno contava su di noi. Siamo sempre stati sereni a lavorare duro e serve continuare così. Non abbiamo fatto ancora nulla: abbiamo vinto il girone, il nostro obiettivo non era questo, ma arrivare in fondo. Più pensiamo a questo e più non stiamo coi piedi per terra. Serve dare ancora di più per arrivare fino in fondo. La Lazio? E' uscito che Immobile faceva il direttore qui per portarmi ma non è vero. Non mi ha detto nulla. Siamo amici, andremo in vacanza insieme e non ne abbiamo parlato".

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
EUROPEI - Italia, Insigne: "Sto vivendo una favola, Mancini fa rendere tutti al massimo, la nostra forza è il gruppo, Gattuso? Ci siamo mandati qualche messaggio, futuro? Ci sarà tempo per parlare con il Napoli, Immobile 'd.s.' per portarmi alla Lazio? Non è vero"

di Napoli Magazine

23/06/2024 - 14:50

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista della sfida contro l'Austria agli ottavi di finale di Euro 2020: "I giovani stanno vivendo una grande favola, è un bene anche per noi, ci stanno dando il loro entusiasmo, io sono più grande: è la prima volta che vivo una competizione così da protagonista, ne sono orgoglioso, sto vivendo una favola e sto dando più del 100% per ripagare la fiducia di squadra e mister mettendo in campo le mie qualità per arrivare a un solo obiettivo. Negli anni passati ero più giovane, c'erano altri moduli e mi sono adattato. Ho sempre ringraziato i ct come Prandelli e Conte che mi hanno portato al Mondiale ed all'Europeo. Col 3-5-2 mi sono messo a disposizione, con Mancini ho chance in più: fa un modulo adatto alle mie caratteristiche e a tutti quelli che giocano.Le big fanno calcoli per evitarci? Fa piacere ma non ci interessa: noi dobbiamo solo continuare ad allenarci bene e restare concentrati, con i piedi per terra, perché ancora non abbiamo fatto nulla. L'obiettivo per noi non è mai stato superare il girone ma è quello di arrivare in fondo. I nostri giovani si sono fatti trovare subito pronti, noi veterani non abbiamo paura anche se d'ora le partite saranno da 'dentro o fuori'. Jorginho? La nostra forza è il gruppo. Ci sono giocatori di qualità, Jorginho viene da anni stupendi col Chelsea, è un orgoglio per noi avere un giocatore come lui in squadra. Non sta a me decidere se meriti il Pallone d'Oro, spero sia in lista però: lo merita ed è un grande giocatore, lo chiamiamo il Professore e siamo contenti di averlo. La maglia numero 10' Ho una grossa responsabilità a indossare questa maglia ma non voglio mettermi pressione addosso. Cerco sempre di scendere in campo più spensierato possibile: il mister dà tanti consigli a me come agli altri, poi è stato un grande calciatore e può insegnarci tanto. Possiamo mettere in pratica i suoi insegnamenti. Le 'Notti Magiche' cantate a squarciagola davanti all'hotel di Roma dopo l'1-0 sul Galles? A me piace scherzare e vorrei sempre mettere musica napoletana, l'altra sera però volevamo fare una cosa per i tifosi tutti insieme per far vedere quanto ci teniamo. Alle spalle ho un centrocampo che mi rende contento: ce li invidiano in tanti questi giocatori. Barella, Jorginho, Verratti, Locatelli, hanno qualità e intensità. Ci danno una mano importante. Sul modulo, gli avversari ci conoscono ma facciamo il nostro calcio senza snaturarci. E' stata la nostra forza, li mettiamo in difficoltà, con Immobile e Belotti che ci creano spazi e gli avversari non sanno chi prendere. E' il sogno di tutti segnare in questi stadi. Sogno di fare una grande partita, anche se non arriva il gol, l'importante è vincere le partite. Gattuso? Ci siamo mandati qualche messaggio, mi ha detto che sono successi un po' di casini. Io però sto pensando all'Europeo, lui è in vacanza e non gli faccio certe domande. Italia protagonista a Wembley e il mio ruolo da leader? Il mio gol in amichevole è stato l'ultimo fatto a Wembley. Era un momento particolare per la Nazionale, è sempre bello segnare in questi stadi. Poi per quanto riguarda il ruolo, sono più grande, come altri, diamo qualche consiglio ai giovani. Guardiamo anche i ragazzi: sono giovani, hanno qualità, ci danno tanto come diamo a loro. La mia carriera? Non ho rimpianti. Quel che ho sempre sognato era giocare col Napoli e indossare la fascia. Si sono avverati i miei due sogni: non sono contento ma stracontento. Immobile? Ciro e Verratti sono due amici in campo e fuori. Quando Ciro ha vinto la Coppa mi sono emozionato, con loro sono cresciuto a Pescara. Un giorno potrò dire che avrò giocato con la Scarpa d'Oro. Marco gioca da dieci anni a Parigi, giocare in queste squadre non è facile. Futuro? Penso solo a giocare l'Europeo, dopo c'è tempo per parlare con la società. Non abbiamo  affrontato le big? Non rispondo: noi giochiamo con chi peschiamo, come nel girone. Facciamo il nostro calcio, prepariamo gara dopo gara. Abbiamo visto qualche gara dell'Austria, corrono, pressano, fanno riaggressione alta appena persa palla. Dobbiamo studiarli ma dobbiamo pensare a quel che dobbiamo fare noi. La prepareremo per fare una grande prestazione. I 10 dell'Europeo? Schick mi ha impressionato, poi c'è Sterling che è forte. Poi ci sono anche altri che non portano la 10 che fanno la differenza. Spero che i più forti li troveremo poù avanti possibile. Nazionale del sud? Non c'è mai stata una cosa così, se hai qualità lo dimostri in campo, non se sei di nord o sud. Non l'ho mai provato: c'è stato l'esempio di Cannavaro, capitano e Campione del Mondo. Tutti devono sognare la Nazionale. Se hai qualità e la trasmetti, tutti possono aiutarti. Il tiro a giro 'alla Insigne'? I portieri si avviano prima adesso! Sono contento, non voglio che venga definito così. Mi alleno sempre. Cerco sempre di perfezionarlo, spero che arrivino altri gol, anche normali, per far vincere la Nazionale. Sappiamo che è una gara da dentro o fuori, che un episodio può cambiare la gara. Non dobbiamo pensarci, fino ad ora i giovani che sono scesi in campo hanno fatto bene: si sono fatti trovare pronti anche nella gara decisiva, noi siamo sereni, i ragazzi hanno dimostrato di giocare con tranquillità. Barella, Locatelli, Berardi, anche se non hanno mai fatto competizioni così importanti, con la Turchia ci hanno dato loro una mano per arrivare al risultato finale. Leggiamo gli elogi, fanno piacere, dobbiamo allenarci bene ma ora in ogni partita può girarci un episodio contro. E' un orgoglio, siamo partiti che nessuno contava su di noi. Siamo sempre stati sereni a lavorare duro e serve continuare così. Non abbiamo fatto ancora nulla: abbiamo vinto il girone, il nostro obiettivo non era questo, ma arrivare in fondo. Più pensiamo a questo e più non stiamo coi piedi per terra. Serve dare ancora di più per arrivare fino in fondo. La Lazio? E' uscito che Immobile faceva il direttore qui per portarmi ma non è vero. Non mi ha detto nulla. Siamo amici, andremo in vacanza insieme e non ne abbiamo parlato".