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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, sono io il vostro Cavani!"
04.11.2018 18:47 di Napoli Magazine

NAPOLI - Senza respiro ed a passo di carica. Azzurri a testa bassa in cerca di gloria contro il Psg. E’ la massima aspirazione del momento da parte di un club e di una squadra alla ricerca di una definitiva consacrazione, necessaria per inserirsi stabilmente tra le grandi d’Europa, se fosse ancora necessario. Una missione dal valore straordinario e inestimabile che si può realizzare scacciando una nobile del calcio dalla Champions. Serve un’altra impresa storica per realizzare il progetto, un’impresa simile a quella portata a segno contro il Liverpool al San Paolo e che i giocatori di Ancelotti stavano per compiere anche al Parco dei Principi contro Cavani e i suoi compagni: riacciuffarono il pareggio i francesi di Tuchel, strappando negli ultimi minuti il risultato che era completamente nelle mani degli azzurri, dominatori della sfida. Già, Cavani, un involontario protagonista di un altro romanzone alla napoletana. Cuore e mandolini nel e malinconico “Torna sta casa aspetta a te”, dopo il tormentone della scorsa estate quando da più parti veniva assicurato e spergiurato il ritorno dell’uruguagio nella squadra della città in riva al Golfo. Nessuno volle convincersi del contrario. Cento, mille ragioni circolavano in giro per dare sostegno ad un’operazione che Adl con un certo spirito ed un pizzico d’ironia aveva escluso nel ritiro precampionato a Dimaro: “Il vostro Cavani sono io…”. Punto e daccapo, come se non bastasse le chiacchiere sono ricominciate come prima, più di prima. A dare sostegno alla tesi. la necessità di una prima punta di grande spessore nell’attacco del Napoli che fino a qualche partita fa si è mostrato un po’ lezioso e avaro di gol, tanto è vero che lo stesso Ancelotti più volte ha invitato i suoi ad essere più decisi e più concreti nella zona sottorete. Elogi per Insigne gran goleador, critiche per Milik, mentre Mertens ha puntato i piedi: ma quale Cavani, qui ci sono io, ha lasciato intendere Ciro che ha meritato una tiratina d’orecchi da Ancelotti, ma che venerdì sera ha strappato gli applausi scroscianti del San Paolo con una magnifica tripletta. Sembra scontato che domani sera contro i parigini al “petit” bomber gli verrà affidato una maglia dal primo minuto nella sfida dentro o fuori con i francesi e in quella indiretta tra lui e Cavani, senza dimenticare Neymar, Mbappè e Lorenzo Insigne. Voilà, Napoli-Psg è tutta qui.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

04/11/2024 - 18:47

NAPOLI - Senza respiro ed a passo di carica. Azzurri a testa bassa in cerca di gloria contro il Psg. E’ la massima aspirazione del momento da parte di un club e di una squadra alla ricerca di una definitiva consacrazione, necessaria per inserirsi stabilmente tra le grandi d’Europa, se fosse ancora necessario. Una missione dal valore straordinario e inestimabile che si può realizzare scacciando una nobile del calcio dalla Champions. Serve un’altra impresa storica per realizzare il progetto, un’impresa simile a quella portata a segno contro il Liverpool al San Paolo e che i giocatori di Ancelotti stavano per compiere anche al Parco dei Principi contro Cavani e i suoi compagni: riacciuffarono il pareggio i francesi di Tuchel, strappando negli ultimi minuti il risultato che era completamente nelle mani degli azzurri, dominatori della sfida. Già, Cavani, un involontario protagonista di un altro romanzone alla napoletana. Cuore e mandolini nel e malinconico “Torna sta casa aspetta a te”, dopo il tormentone della scorsa estate quando da più parti veniva assicurato e spergiurato il ritorno dell’uruguagio nella squadra della città in riva al Golfo. Nessuno volle convincersi del contrario. Cento, mille ragioni circolavano in giro per dare sostegno ad un’operazione che Adl con un certo spirito ed un pizzico d’ironia aveva escluso nel ritiro precampionato a Dimaro: “Il vostro Cavani sono io…”. Punto e daccapo, come se non bastasse le chiacchiere sono ricominciate come prima, più di prima. A dare sostegno alla tesi. la necessità di una prima punta di grande spessore nell’attacco del Napoli che fino a qualche partita fa si è mostrato un po’ lezioso e avaro di gol, tanto è vero che lo stesso Ancelotti più volte ha invitato i suoi ad essere più decisi e più concreti nella zona sottorete. Elogi per Insigne gran goleador, critiche per Milik, mentre Mertens ha puntato i piedi: ma quale Cavani, qui ci sono io, ha lasciato intendere Ciro che ha meritato una tiratina d’orecchi da Ancelotti, ma che venerdì sera ha strappato gli applausi scroscianti del San Paolo con una magnifica tripletta. Sembra scontato che domani sera contro i parigini al “petit” bomber gli verrà affidato una maglia dal primo minuto nella sfida dentro o fuori con i francesi e in quella indiretta tra lui e Cavani, senza dimenticare Neymar, Mbappè e Lorenzo Insigne. Voilà, Napoli-Psg è tutta qui.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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